ROMA: LA CAMERA DI COMMERCIO FA NOMINE SENZA CONSULTARE LA REGIONE…E ZINGARETTI MINACCIA L'USCITA DAL TECNOPOLO
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Tempo di lettura< 1minuto Analoga situazione è avvenuta in relazione alla vicenda della società Promex, attualmente in liquidazione e di cui la Regione possiede il 25% delle quote sempre attraverso Sviluppo Lazio
Roma – La Regione Lazio minaccia uscite di scena a seguito di nomine a sorpresa da parte della Camera di Commercio di Roma che non ha interpellato il socio di minoranza Ente Regione, ma ha fatto tutto, come dire, di testa propria. “Prendiamo atto delle nomine – dice il governatore del Lazio Nicola Zingaretti – che la Camera di Commercio di Roma ha fatto per il Tecnopolo. Pur ritenendo corretta la riduzione del numero dei consiglieri di amministrazione per contenere le spese e semplificare la governance dobbiamo constatare che il tutto è avvenuto senza che la Regione Lazio sia stata consultata. L’ente regionale infatti detiene, attraverso Sviluppo Lazio, una partecipazione di minoranza nel capitale della società Tecnopolo. Alla luce di tutto questo valuteremo se confermare quanto già deliberato dalla precedente giunta regionale e quindi di uscire definitivamente dal Tecnopolo.
Analoga situazione è avvenuta in relazione alla vicenda della società Promex (attualmente in liquidazione e di cui la Regione possiede il 25% delle quote sempre attraverso Sviluppo Lazio), sulla quale la Camera di Commercio ha assunto decisioni di natura strategica, anche in questo caso senza alcun tipo di consultazione con la Regione Lazio. L’identico modus operandi – conclude il presidente Zingaretti – ci spinge a riflettere sull’opportunità di uscire definitivamente anche da questa società”.
In un contesto di crescente preoccupazione per la sicurezza e il degrado urbano, un gruppo di residenti del VI Municipio di Roma ha indetto un sit-in di protesta in Via Mezzoiuso.
Un evento pacifico che si è svolto ieri sera proprio di fronte al condominio di via Mezzoiuso 38 da tempo al centro di molte problematiche tra cui la presenza dentro baracche di fortuna di una folto gruppo di persone.
La manifestazione nasce da un sentimento di malessere collettivo, crescente tra i residenti, che lamentano un deterioramento della sicurezza e della qualità della vita nella zona.
Gli abitanti hanno segnalato un aumento di episodi di vandalismo, spaccio di sostanze stupefacenti e atti di inciviltà che hanno contribuito a rendere Via Mezzoiuso e le aree limitrofe non più vivibili; diventa quindi necessario far sentire la propria voce e chiedere interventi concreti da parte di tutte le istituzioni.
Le interviste ai cittadini
“Io non mi sento più sicuro a passeggiare qui – ha dichiarato uno dei manifestanti – è inaccettabile che le istituzioni non si rendano conto di quanto sta accadendo. Chiediamo maggiori controlli e un intervento immediato per ripristinare la sicurezza e il decoro del nostro quartiere”. I residenti hanno evidenziato la necessità di creare spazi di socializzazione e attività per i giovani, al fine di contrastare il degrado e promuovere un senso di comunità.
Tante le testimonianze che abbiamo raccolto al microfono
Questa è una strada dove non c’è un marciapiede, dove le luci non funzionano, abbiamo richiesto più volte di rifare l’asfalto ma niente, le fognature non ci sono e dove ci sono sono insufficienti, quando piove via mezzoiuso si allaga completamente come puoi vedere dai tanti video che abbiamo girato – le parole di un altro dei cittadini intervenuti.
Ed ancora al microfono
La nostra telefonata al presidente del VI Municipio Nicola Franco
Durante il sit-in abbiamo contattato il presidente del VI Municipio Roma Le Torri, Nicola Franco, il quale ha dato la sua piena disponibilità ad incontrare martedì o mercoledì della prossima settimana, i cittadini della zona.
Il sit-in si è concluso con un invito a continuare la mobilitazione: “Non ci fermeremo qui. Questo è solo l’inizio di una serie di iniziative che intendiamo portare avanti fino a quando non vedremo realizzati i cambiamenti che meritiamo”, ha affermato uno degli organizzatori.
La manifestazione ha richiamato l’attenzione sulla necessità di ascoltare le istanze della comunità locale e di agire tempestivamente per affrontare le problematiche di sicurezza e degrado che affliggono il quartiere. Ora la palla passa alle istituzioni, che devono rispondere a queste richieste sempre più pressanti dei cittadini.
L’obiettivo è raggiungere entro il 31 ottobre, le 50.000 firme
“Andiamo tutti a firmare per riportare benessere e dignità a tutti gli italiani.” Vengono dal cuore le parole della “Madrina” di questa iniziativa, l’attrice ed icona della cultura e della bellezza italiana, Maria Grazia Cucinotta che è da sempre donna impegnata nel sociale ed in difesa dei più deboli.
Si è tenuta a Roma all’hotel Hive la conferenza stampa di presentazione della Proposta di Legge di Iniziativa Popolare promossa dal Comitato Stiamo Uniti costituito da Adusbef, Anildd, Codacons, Comitato dei 500 e Unione Popolare. Donne, uomini, professionisti, imprenditori senza sponsor politici o partiti, mossi soltanto dall’unico desiderio di recuperare importanti risorse economiche dei cittadini italiani e ridistribuirle con mirati programmi di intervento alle fasce più deboli della società e per diminuire le tasse.
L’obiettivo è raggiungere entro il 31 ottobre, le 50.000 firme necessarie per far approdare in Parlamento la proposta di legge di iniziativa popolare finalizzata al taglio di 500 miliardi di “Sprechi e di Malapolitica”. “Siamo in un baratro così forte che l’attuale situazione economico politica del nostro rischia di non permettere più di poter concedere aiuti concreti alle famiglie”, ha dichiarato nel suo intervento l’architetto Roberto Mezzaroma, già parlamentare europeo ed uno dei “motori attivi” di questo comitato. “Questa proposta popolare punta – ha poi concluso nel suo intervento – a ridare fiducia al nostro Paese permettendogli di riacquistare una credibilità economica che il forte debito pubblica mina ormai da decenni”.
“Una iniziativa che nasce dal basso, dalle necessità dei cittadini italiani – queste le parole di Maria di Prato imprenditrice con alle spalle due referendum, rispettivamente uno contro il finanziamento pubblico ai partiti con Unione Popolare e l’altro per ridurre gli stipendi ai parlamentari – che ha come obiettivo quello di sanare tante situazioni che creano e diffondono nel nostro Paese Sprechi e Malagestione delle tante risorse economiche prodotte dai cittadini italiani”.
Con loro, il professor Salvatore Sfrecola, già Magistrato della Corte dei Conti ed attuale Presidente dell’Associazione Italiana Giuristi di Amministrazione, che ha lanciato l’iniziativa dell’Osservatorio di controllo e monitoraggio degli sprechi nella PA, il professor Antonio Gambino che ha tenuto una interessante relazione su temi finanziari italiani e di respiro internazionale, la dottoressa Barbara Mezzaroma, imprenditrice edile che ha denunciato la mafia di Ostia, non scendendo a patti con i criminali e ha esortato ad avere coraggio per portare avanti iniziative come quella della raccolta firme. È intervenuto anche Gianluca di Ascenzo, Presidente del Codacons, sottolineando che questa iniziativa è importante perché mirata anche alla difesa e tutela dei diritti di utenti e consumatori e l’avvocato Evandro Senatra, presidente del Comitato promotore.
Tra i presenti anche Lombardia Civica che ha spiegato le ragioni del suo sostegno ed ha annunciato una serie di banchetti itineranti in tutta la Lombardia per la raccolta delle firme.
Una proposta che punta a far rinascere la fiducia e la speranza partendo dalla volontà stessa dei cittadini italiani desiderosi, ormai da troppo tempo, di ritrovare un paese meritocratico, capace di investire nelle proprie ricchezze e, soprattutto, scevro da ogni “spreco e malagestione”.
Sabato 28 ottobre, a partire dalle ore 18:00, si svolgerà una manifestazione a Roma, in via Mezzoiuso 38, per denunciare il degrado che affligge questa importante area del Municipio VI Roma Le Torri.
I cittadini, uniti dalle stesse preoccupazioni, si ritroveranno per far sentire la propria voce e per chiedere interventi urgenti per ripristinare il decoro e la vivibilità di questo quartiere. Negli ultimi mesi, via Mezzoiuso 38 ha vissuto un degrado sempre più evidente, con rifiuti abbandonati, rischio incendi, microcriminalità, numerosi atti di intimidazione ai residenti.
La situazione ha portato a una crescente preoccupazione tra i tutti coloro che, giorno dopo giorno, si trovano a vivere in un contesto di pericoli ed insicurezze. La manifestazione non sarà solo un momento di protesta, ma anche un’occasione per sensibilizzare e raccogliere idee su come migliorare l’intero quartiere.
Ed alla nostra redazione, che sin dall’inizio ha dato spazio a questo crescente degrado, continuano a giungere email, video ed immagini che descrivono senza veli, la crescente preoccupazione dei cittadini.
Anche stavolta la paura ha un nome chiaro che la scorsa settimana ha fatto tremare i cittadini nel popoloso quartiere di Torre Angela: l’uso diffuso delle bombole di gas. (leggi articolo https://www.osservatoreitalia.eu/roma-esplode-una-bombola-del-gas-nel-quartiere-di-torre-angela-gravemente-ferita-una-persona-evacuato-il-centro-di-accoglienza/) “Balconi dove se ne accatastano in quantità” con il rischio sempre più concreto che la situazione possa diventare, come ci scrive uno dei nostri lettori, “esplosiva” Un continuo grido di aiuto che noi giriamo, come sempre dalle nostre pagine, alle autorità e a tutti coloro i quali possono intervenire a tutela della legalità e della sicurezza delle cittadine e dei cittadini di via Mezzoiuso 38.