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Roma

COTRAL, IL CONSIGLIERE CDA GIOVANNI LIBANORI CONTESTA TITOLO E PARTE DELL'ARTICOLO DE L'OSSERVATORE LAZIALE

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Tempo di lettura 3 minuti "Il compenso corrisponde a quanto stabilito da una delibera dell'Assemblea dei Soci Cotral indistintamente per ogni membro del CdA e che non si tratta di una cifra così facoltosa"

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Di seguito si pubblica la richiesta di rettifica da parte del consigliere di amministrazione Cotral SpA Giovanni Libanori:

In riferimento agli tabella pubblicati sul quotidiano online "L'Osservatore laziale", in data 01.07.2013, dal titolo "Roma, Cotral. Paura per la perdita della poltrona: si manifesta o si strumentalizza?", a firma di Chiara Rai, il sottoscritto Giovanni Libanori, nella sua qualità Consigliere di Amministrazione di Cotral SpA, chiede formale rettifica del titolo e di parte dei contenuti dell'articolo in quanto ritenuti lesivi della propria dignità personale e istituzionale, oltre che denigratori per la propria immagine. In particolare, nell'articolo, che riferisce della protesta dei lavoratori Cotral Spa dovuta ad ritardato pagamento della 14a mensilità, si legge che "…in mezzo a loro, c'era il Consigliere del CdA Cotral Giovanni Libanori…". A tal proposito, come si evince dalla sequenza dei comunicati stampa inviati anche alla vs testata dall'ufficio stampa Cotral, é su iniziativa del sottoscritto che si é svolta la protesta dei dipendenti davanti la sede di Atac Spa. In secondo luogo, nell'articolo si legge che "…Lui non é un lavoratore… ma un politico…", intendo precisare che conosco perfettamente le problematiche dei lavoratori perché io stesso, oltre ad essere un politico, sono prima di tutto un uomo che lavora nel suo campo professionale da circa venticinque anni. Certamente, la politica non mi distoglie da quelle che sono le problematiche sociali che decido di affrontare. Quanto, poi, alla parte in cui si fa espressamente riferimento "…al suo facoltoso stipendio o al suo personale autista…", tengo a precisare che il compenso corrisponde a quanto stabilito da una delibera dell'Assemblea dei Soci Cotral indistintamente per ogni membro del CdA e che non si tratta di una cifra così facoltosa come subdolamente si vuole far credere all'opinione pubblica. Mentre la dotazione di un autista é legata alle esigenze di servizio: Cotral, come tutti sanno, é un'azienda di trasporto extraurbano, con strutture e impianti presenti in tutto il territorio del Lazio e va da se che si rendono spesso necessari spostamenti per risolvere le problematiche che, di volta in volta, si possono verificare. Per concludere, alla luce di quanto detto, appare del tutto fuori luogo il contenuto del titolo dell'articolo che avrebbe dovuto semmai focalizzarsi all'oggetto vero e proprio della notizia che era la manifestazione dei dipendenti indetta per il ritardato pagamento della 14a mensilità.

Si chiede, pertanto, al fine di ottenere una attitudine informativa equivalente alla notizia ritenuta diffamante e di soddisfare l'esigenza legittima del sottoscritto di riportare la propria verità in merito ai fatti esposti, di volere pubblicare la presente rettifica integralmente, con il medesimo rilievo della stessa notizia e secondo i tempi previsti dalla legge. In difetto e nel perdurare di tale atteggiamento persecutorio che va avanti da mesi attraverso la pubblicazione di tabella pretestuosi e al limite della diffamazione da parte della Vs testata nei miei confronti, mi vedrò costretto a far valere le mie ragioni nelle sedi opportune.

Giovanni Libanori

Consigliere di Amministrazione Cotral SpA

 

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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