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Redazione
Lazio – Controlli più accurati e puntuali sulle richieste del cosiddetto minor aggravio da parte del personale impegnato nella sanità del Lazio. Un fenomeno che oggi toglie dai reparti ospedalieri almeno 1000 persone tra infermiere e tecnici. Il minor aggravio viene riconosciuto ai dipendenti per le ragioni di salute più varie (dalle allergie ad altre patologie invalidanti), e questo comporta la destinazione ad altri servizi non sanitari. Una piccola invalidità che svuota i reparti ospedalieri. Ora si cambia senza alcuna volontà punitiva, ma solo quella di far funzionare e utilizzare al meglio le risorse di cui il sistema sanitario regionale dispone.
Questa mattina il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti ha incontrato Antonio Mastrapasqua, presidente dell’Inps, per verificare insieme la possibilità di attivare una collaborazione coordinata ed efficace per le procedure di controllo e verifica delle richieste di minor aggravio da parte del personale della sanità. Tutto l’iter potrebbe essere seguito dall’Inps con la sigla di una convenzione con la Regione Lazio.
Nello stesso incontro è stato affrontato anche il tema dei crediti previdenziali maturati dagli ospedali religiosi. L’Inps ha dato la sua disponibilità ad avviare una ricognizione puntuale della situazione, in modo da individuare, con la Regione, un sistema di compensazione che eviti situazioni di crisi e salvaguardi i livelli occupazionali. Affrontata anche l’ipotesi di individuare un percorso per velocizzare le domande di riconoscimento dell’invalidità civile.
Il Presidente Zingaretti ha incaricato la Cabina di regia di procedere alla stesura dei protocolli e delle convenzioni necessari per rendere operativi i programmi con l’Istituto nazionale di previdenza su tutti i temi trattati.
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