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Roma

CASTELLI ROMANI: LA RIGENERAZIONE URBANA E TERRITORIALE

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Tempo di lettura 4 minuti Nemi: La vicenda giudiziaria iniziata con i ricorsi della società edilizia ILCESA ha visto soccombere il Comune

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Carlo Testana – PhD in Ingegneria edile-architettura, Italia Nostra- Castelli Romani


I concetti innovativi della programmazione territoriale tesa alla riqualificazione delle città e degli ambienti urbani e territoriali, che l’Europa ha messo in atto in questi ultimi anni, accompagnati da cospicui finanziamenti, sono le nuove occasioni da cogliere a livello Regionale per affrontare i drammatici problemi delle città e dei paesaggi.


La Regione Puglia, tra le prime, ha intercettato questi temi recependo a livello legislativo le parole chiave dell’ innovazione: Sostenibilità – Integrazione – Partecipazione.


Infatti la LR n.21/2008, e le successive LLRR 14/2009 e 21/2011, hanno tradotto in norme questi aspetti innovativi della pianificazione orientata non più al consumo dei suoli ed all’espansione urbanistica ed edilizia, ma alla riqualificazione dell’esistente ed alla tutela delle risorse storiche, culturali e ambientali.


La certezza che la gestione dei servizi necessari a rendere efficiente una città diventa impossibile con i vecchi modelli legati all’espansione infinita di quartieri e strutture sta convincendo molti amministratori, Enti e cittadini che quella strada è profondamente sbagliata. I costi di manutenzione di infrastrutture e servizi non sono più sostenibili dalle comunità, e i cittadini ne patiscono quotidianamente gli enormi disagi. Strade rotte, giardini lasciati all’incuria, marciapiedi fatiscenti o inesistenti, mobilità lenta ed inquinamento acustico e visivo, rifiuti ingestibili, trasporti incivili, agricoltura trascurata, aree doc invase da capannoni, discariche abusive.


Viceversa la rigenerazione riporta quegli equilibri all’interno del sistema città-territorio necessari al suo funzionamento in termini di qualità urbana e sociale.


Queste le argomentazioni che la prof.ssa Angela Barbanente, vicepresidente e assessore alle politiche della qualità del territorio dei beni culturali, urbanistica e politiche abitative della Regione Puglia sta illustrando in convegni, Master, conferenze in tutta Italia. Il l° giugno era a Roma presso la facoltà di Ingegneria “Sapienza” di Roma, ed ha presentato la politica Urbanistica Regionale della Puglia che sta percorrendo le nuove strade dell’innovazione con risultati sorprendenti e con l’accesso ai finanziamenti Europei del  programma FESR (Fondo Europeo Sviluppo Regionale) 2007-2013.


Gli obiettivi si riferiscono ai programmi di riqualificazione di città e sistemi urbani attraverso la valorizzazione delle risorse storico-culturali e ambientali; Rigenerazione Urbana con specifici Piani Integrati e Rigenerazione Territoriale con azioni che vanno dalla scala di quartiere a quella degli insediamenti urbani e al territorio più ampio. I comuni della Puglia che hanno aderito a tali innovazioni sono quasi il 50 per cento. Molti gli esempi concreti presentati, nelle città di Alliste, Terlizi, Gravina, Mesagne, Fasano e altri, tutti incentrati sulla sostenibilità e l’interesse pubblico e sulla qualità della vita. Recuperi di piazze, aree dismesse, porticcioli, margini storici e quartieri di edilizia pubblica attraverso Piani specifici condivisi.


Questa politica sta indicando una direzione precisa e sarà l’unica possibile a garantire un futuro sostenibile.


Ascoltando queste interessanti argomentazioni la mente torna indietro di quasi 30 anni quando ai Castelli Romani un illuminato quanto isolato Sindaco (Canterani Sindaco di Nemi fino al 1999) con la sua giunta, intraprese la difficile strada della sostenibilità ambientale. Allora il termine non esisteva nel vocabolario urbanistico e le città a partire dagli anni settanta approvavano strumenti urbanistici che le avrebbero portate al collasso ed all’ingovernabilità. Il termine “valorizzazione” ad esempio, indicava la trasformazione di un bosco o di un’area agricola  in  capannoni e villette.


Vairo Canterani, sociologo e sindaco, con formidabile intuito, aveva compreso, con largo anticipo, che la strada dell’espansione urbana e del consumo delle risorse ambientali è un suicidio per le comunità e che queste in pochi anni avrebbero perso risorse naturali e culturali inimmaginabili e non riproducibili. Aveva messo l’interesse pubblico al posto di quello privato sparecchiando, con l’adozione del Piano Regolatore (1992-1995), i banchetti costituiti per soddisfare gli appetiti di molte società edilizie richiamate agli affari dalla straordinaria bellezza del Bacino del lago di Nemi. “Bellezza che verrà fornita dal “Pubblico” ai costruttori per incrementare i loro guadagni in cambio di niente, anzi in cambio di costose e ingovernabili infrastrutture e servizi lontani dalla città” sosteneva Canterani.


Una “plusvalenza” non tassata, senza alcuna ricaduta positiva per la città.


Questo Piano Regolatore, che un’impreparata Regione Lazio non ha mai sostenuto nè approvato, programmava il territorio secondo i criteri dell’attenzione al costruito storico, ai beni culturali, ambientali e paesaggistici, alle visuali panoramiche, all’agricoltura di qualità, al recupero dei fossi, al mantenimento della memoria della cultura materiale e contadina e molto altro ancora sul fronte della tutela e della valorizzazione.  Sostenibilità sociale e risparmio delle risorse pubbliche, risorse da tramandare intatte alle generazioni future, queste erano le Linee Guida del Piano.


La vicenda giudiziaria iniziata con i ricorsi  della società edilizia ILCESA ha visto  soccombere il Comune: è di questi giorni il riconoscimento di un danno di 300 mila euro a favore del privato che il comune di Nemi dovrebbe risarcire. Nessuno ha calcolato invece il beneficio pubblico che quelle politiche  di Sostenibilità, pionieristicamente intraprese da Canterani, hanno avuto su Nemi.


Amministratori impreparati e miopi, legislazioni retrograde, avvocati che non hanno saputo difendere questo interesse pubblico hanno creato le condizioni per lo svolgersi di questa triste vicenda. Canterani, si apprende dalle cronache  di questi giorni è stato pesantemente attaccato in Consiglio Comunale e criticato anche da forze politiche che si dichiarano ecologiste.


Ma intanto, e con grande vigore, (si vedano appunto le esperienze delle Regioni Puglia, Toscana, Emilia,) la strada intrapresa in solitudine da Canterani, (Nemi fu l’unico Comune d’Italia 20 anni fa ad erigersi paladino dei beni comuni in maniera così forte), sta diventando l’unica possibile. La Regione Lazio guardi con attenzione le scelte della Regione Puglia, per non rimanere indietro perché le risorse per governare il futuro con i vecchi Piani, gli Accordi di Programma, e con la concertazione che premia solo i privati non piace all’Europa, non piace alle comunità e non piacerà ai posteri.

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Roma, Ferragosto e turisti. Scattata l’operazione sicurezza: in manette 11 persone

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ROMA – In occasione della settimana di Ferragosto, per garantire una serena permanenza ai turisti e ai cittadini romani rimasti in città, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno intensificato i controlli per prevenire i furti in abitazione, presso i centri commerciali, nelle zone maggiormente frequentate dai turisti e in modo particolare a bordo dei mezzi pubblici e presso le stazioni della metro della Capitale. D’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, nelle ultime 48 ore, i Carabinieri hanno arrestato 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, del reato di furto e tentato furto aggravato in concorso.
 
Nell’area della stazione Termini, in via Gioberti, i Carabinieri di Nucleo Scalo Termini hanno arrestato un cittadino russo, già noto alle forze dell’ordine, fermato dal personale di vigilanza di un negozio di abbigliamento, dopo aver sottratto alcuni capi, ai quali aveva rimosso le placche antitaccheggio per eludere i controlli della vigilanza.
 
In via del Corso, i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due cittadini romeni – un 28enne e una 19enne, entrambi e con precedenti – sorpresi a derubare una turista cinese. I Carabinieri li hanno bloccati appena dopo aver sfilato il telefono cellulare dallo zaino della vittima.
 
In piazza del Colosseo, sempre i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due nomadi, di 26 e 40 anni, entrambe in stato interessante e con numerosi precedenti specifici, bloccate subito dopo aver asportato con destrezza una busta contenente 420 euro dallo zaino di una turista cinese.
 
I Carabinieri della Stazione Roma Macao hanno arrestato un 59enne italiano, senza fissa dimora e con precedenti, bloccato all’interno dell’autobus “H”, all’altezza della fermata Lungotevere de’ Cenci, subito dopo aver asportato con destrezza il telefono dall’interno della borsa di un 15enne.
 
Tre cittadini romeni – senza fissa dimora di 21, 38 e 58 anni – sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro che, in abiti civili, li hanno notati mentre si aggiravano con fare sospetto presso un negozio di abbigliamento in via Nazionale, rione Monti, e li hanno seguiti all’interno. Poco dopo, i tre sono stati bloccati all’uscita dell’attività perché sorpresi ad allontanarsi senza aver pagato numerosa merce, del valore di 570 euro, che avevano prelevato dagli espositori e occultato in zaini, previa rimozione delle placche anti-taccheggio.
 
Invece, all’interno di uno store del centro commerciale “Porta di Roma”, in via A. Lionello, i Carabinieri della Stazione Roma Nuovo Salario hanno arrestato un 30enne peruviano, sorpreso ad occultare prodotti di profumeria, del valore di circa 500 euro – all’interno di una borsa schermata.
 
Le vittime dei furti hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.
 
Nell’ambito delle attività, infine, i Carabinieri hanno rintracciato un 35enne romeno, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e hanno denunciato alla Procura della Repubblica un 30enne di Roma trovato in possesso di 14 dosi di cocaina.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Metropoli

Castel Madama, picchia i genitori per i soldi della droga

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I Carabinieri della Stazione di Vicovaro hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino italiano di 24 anni, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione.
A Castel Madama, un piccolo comune nella valle dell’Aniene vicino Roma, la vita di una famiglia è stata turbata per anni da un figlio con problemi di droga. Il giovane, di 24 anni, per ottenere il denaro necessario all’acquisto di stupefacenti, ha ripetutamente minacciato e maltrattato i suoi genitori.
Una sera, la situazione è degenerata; durante una violenta lite, il ragazzo ha aggredito il padre, provocandogli delle lesioni. Questo episodio ha spinto la famiglia a denunciare tutto ai Carabinieri, che hanno attivato immediatamente la procedura del “codice rosso”.
Il dramma familiare ha raggiunto il culmine il 6 agosto, quando il giovane, in preda all’ira, ha iniziato a prendere a calci e pugni la porta d’ingresso della casa dei genitori. Non contento, ha minacciato e spinto la madre, riuscendo a estorcerle 30 euro e causandole delle contusioni. La donna, disperata, ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente, fermando il figlio e mettendo fine a questo incubo. Ora il 24enne si trova nel carcere di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli.

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Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

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“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

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