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7 anni agoon
NEMI (RM) – Il consigliere comunale di “Ricomincio da Nemi” Carlo Cortuso interviene, con una lunga nota, sui fatti che nella giornata di domenica 10 settembre hanno visto la cittadina delle Fragole in balia del fenomeno dell’acqua alta, con relativi disagi per alcuni cittadini e commercianti che a causa dell’allagamento dei propri locali si sono improvvisati manutentori dei vari tombini ostruiti dalle foglie che non riuscivano a smaltire l’acqua piovana.
La disamina del Consigliere comunale di Nemi affronta anche altre criticità che affliggono il piccolo borgo castellano evidenziando una “inadeguatezza delle infrastrutture esistenti e di chi tutto questo dovrebbe governare e gestire.”
“Piove, governo assente! – scrive Cortuso sul social Fb – potremmo sintetizzare così la giornata di domenica, parafrasando un celebre slogan di anni fa. Il governo, – prosegue il consigliere di Ricomincio da Nemi – naturalmente, è l’amministrazione comunale di Nemi che, come al solito, si è fatta cogliere impreparata e invece di correre ai ripari è corsa a chiudersi in casa (del resto pioveva…).
Al di là delle facili battute, in questa giornata abbiamo avuto la riprova della enorme fragilità del nostro territorio e dell’inadeguatezza delle infrastrutture esistenti e di chi tutto questo dovrebbe governare e gestire.
Le precipitazioni che hanno interessato Nemi e il suo territorio sono state, tutto sommato, di media intensità (per fortuna); eppure lo scenario che si è mostrato agli occhi di tutti è avvilente: tombini saltati, grate per lo scolo e la dispersione dell’acqua piovana, già intasate, ricoperte da foglie e detriti, asfalto saltato in più punti, pietre franate da vari costoni, mattonato dei marciapiedi sollevato in più punti, larghe zone completamente allagate, torrenti d’acqua che venivano giù impetuosi sia dalle “Coste” che da via “delle colombe”, il piano terra della scuola e la “nuova” palestra allagate (e pensare che in campagna elettorale il Sig. Bertucci aveva promesso la consegna della nuova scuola a settembre!). Uno scenario apocalittico. Per una precipitazione di media intensità!
Per non parlare di molti esercizi commerciali sul corso di Nemi invasi dall’acqua che non trovava sfogo, con i commercianti nel disperato tentativo di limitare i danni armati di secchi e stracci (!).
Alcuni di loro si son improvvisati fontanieri cercando di aprire i chiusini e liberare i tombini sotto una pioggia battente. In questo caso la mancanza di riferimenti e di un presidio sul territorio da parte dell’amministrazione si è fatta sentire nella maniera più colpevole.
E dire che queste condizioni meteorologiche erano state ampiamente previste per la nostra zona tanto da esser stata diramata un’allerta arancione. Ma si sa: politiche di prevenzione e di manutenzione sono poco appariscenti e non portano grande consenso. Meglio occupare il tempo presenziando eventi di vario genere ma che abbiano almeno un palco, un microfono e possibilmente delle telecamere. Al netto delle polemiche una cosa è certa: la cura di cui il nostro territorio ha bisogno è ben lontana dall’esser praticata. Ed è una questione su cui noi di “Ricomincio da Nemi” ci battiamo da diverso tempo. È evidente che bisogna mettere in cantiere un potenziamento delle infrastrutture esistenti, palesemente insufficienti; una maggiore e più puntuale manutenzione e gestione di tutti i sistemi di drenaggio delle acque piovane; riferimenti certi sul territorio per tutta la cittadinanza ( Piano di Emergenza di Protezione Civile) che non siano carta straccia da far votare al buio in consiglio comunale e che siano operativi anche i giorni festivi, non lasciando alla buona volontà e alla disperazione di qualche cittadino azioni destinate a ben altre competenze. Ma soprattutto rivedere tutte le politiche di ulteriore cementificazione di un territorio, il nostro, che palesemente è al limite del collasso. Bloccare o ridurre considerevolmente le lottizzazioni previste e comunque subordinarle a grandi opere di potenziamento del sistema di raccolta delle acque quale, per esempio, il raddoppio del collettore che passa sotto via “delle colombe”. “Ricomincio da Nemi” chiede la convocazione di un consiglio comunale straordinario che abbia all’ordine del giorno questi temi e che dia la possibilità di discussione e di proposta a tutte le forze rappresentate. Noi qualche idea ce l’abbiamo – conclude Cortuso – e la vorremmo mettere a disposizione del Sig. Bertucci.”
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