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Roma

TRENITALIA LINEA FL3 ROMA CESANO VITERBO: NUOVO CAMBIO DI ORARIO DAL 9 GIUGNO 2013

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Tempo di lettura 3 minuti Il Comitato Pendolari FL3 Lago di Bracciano fa chiarezza su orari e fermate

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Luca Pagni

Bracciano (RM) – Il Comitato Pendolari FL3 Lago di Bracciano dopo aver letto su un quotidiano della provincia di Viterbo edizione del 20 maggio 2013 la lamentela di un cittadino A.M. di Tre Croci, che afferma di essere tagliato fuori dal mondo, risponde con le rassicurazioni evidenziate nell’incontro del 10 maggio 2013 con Regione Lazio, Trenitalia, RFI, Comuni e comitati pendolari della FL3 Roma-Cesano-Viterbo:

Ecco in sintesi i treni che fermeranno a partire dal cambio orario dal 9 giugno, nella località Tre Croci

Di seguito il riferimento al treno con relativa periodicità

–         23681                Viterbo PF 7.03 –  Ostiense 8.57 (lun-ven)

–         23763                Viterbo PF 15.53 –  Ostiense 17.42 (lun-ven)

–         23997                Viterbo PF 20.32 –  Ostiense 22.56 (circola tutti i giorni)

–         23760                Ostiense 17.02 –  Viterbo PF 18.46 (lun-ven)

–         23978                Ostiense 19.52  –  Viterbo PF 21.47 (circola tutti i giorni)

–         23684                Ostiense 8.52 –  Viterbo PF 10.49 (circola tutti i giorni)

–         23683                Viterbo PF 7.03 –  Ostiense 9.10 (sab e fest)

–         23753                Viterbo PF 14.50 – Ostiense 16.54 (sab e fest)

–         23765                Viterbo PF 15.53 –  Ostiense 17.54 (sab)

–         23779                Viterbo PF 16.50 – Ostiense 18.54 (sab e fest)

–         23758                Ostiense 16.52–  Viterbo PF 18.46 (sab e fest)

Tali servizi si aggiungono a  quelli già programmati. Pertanto il numero delle fermate a Tre Croci passa da 6 a 12 nei giorni feriali e da  1 a 8 nei giorni festivi.

 In aggiunta a tali provvedimenti, sempre dal 9 giugno: Vengono assegnate  le fermate di Oriolo e Manziana al treno RV 23768  Roma Ostiense 17.32  –  Viterbo PF 19. 12

A seguito di tale novità il numero delle fermate in dette stazioni incrementa di 1, treno rispetto all'orario in vigore fino allo scorso 9 marzo. passando da 36 a 37 fermate /giorno ed in particolare nella fascia oraria 17-18 viene assicurata una frequenza semioraria (mezz’ora) di servizi anche per Oriolo e Manziana.     

 Questi provvedimenti si aggiungono a quelli entrati in vigore dal 14 aprile (nuova fermata a Manziana del RV 23653 e istituzione del doppio TAF al treno R 23671 La Storta  – Roma Ostiense delle 7.31). 

Per il cambio orario di giugno, non risulta possibile dare seguito alla ulteriori richieste (es: Treno diretto VT-Roma, fermate presso Bassano Romano, etc.) in quanto richiedono ulteriori approfondimenti non solo sul piano programmatorio, ma anche industriale (vincoli infrastrutturali e nuovo materiale rotabile).

Quest’ultima precisazione riguarda due delle richieste fatte dal Comitato Pendolari FL3 Lago di Bracciano, che dopo aver trattato delle varie criticità sofferte dai pendolari in area sia urbana che extraurbana, ha presentato circa 2.000 firme, raccolte dall’imprenditore agricolo bassanese Carlo Leoni

per chiedere che a Bassano Romano siano effettuate almeno 2 fermate al mattino e 2 al pomeriggio al fine di consentire alle persone anziane e/o persone con difficoltà motorie e magari senza accompagnamento, di poter raggiungere il Poliambulatorio di Vetralla sito in Loc. La Botte, S.S. Cassia Km. 63,

e/o gli ospedali di Belcolle a Viterbo, e San Filippo Neri e Gemelli a Roma, per visite e cure mediche periodiche necessarie, in nome del diritto inviolabile alla sanità' ed alla mobilità', tenendo conto che il Poliambulatorio a Vetralla è aperto nei giorni feriali 8- 12,40 e 13,30-17.

Il Comitato Pendolari FL3 Lago di Bracciano, ha ricevuto un primo riscontro verbale favorevole da Trenitalia il 15 maggio 2013, circa la possibilità che almeno 2 o 4 fermate possano essere non più a richiesta ma permanente negli orari non di punta, ossia tra le 9 e le 16. Nella stessa giornata del 15 maggio 2013 la Dott.ssa Amelia Italiano di Trenitalia ha comunicato formalmente che “ l’eventualità della fermata presso la stazione di Bassano deve essere oggetto di studio da parte del Gestore dell’Infrastruttura RFI e della Regione Lazio, che sono al corrente della vostra richiesta. La discussione sugli orari è sicuramente un atto successivo e consequenziale.

Tutto questo perché la stazione di Bassano Romano non è ancora abilitata al normale servizio viaggiatori  e necessita dunque di vari adempimenti infrastrutturali per essere messa in sicurezza, per attivare gli scambi tra i due binari, oltre agli impianti semaforici e di segnalazione del passaggio di un treno in entrata ed in uscita, fino alle informazioni acustiche, alle obliteratrici e ad altri servizi di in stazione. Le informazioni sono appena state fornite dalla Dott.ssa Amelia Italiano responsabile dell’offerta commerciale per il Lazio, della Direzione Regionale Lazio di Trenitalia S.p.A. 

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Economia e Finanza

Roma, proposta per il taglio di 500 miliardi di “Sprechi e Malapolitica”: la video intervista a Maria Grazia Cucinotta

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L’obiettivo è raggiungere entro il 31 ottobre, le 50.000 firme

“Andiamo tutti a firmare per riportare benessere e dignità a tutti gli italiani.”
Vengono dal cuore le parole della “Madrina” di questa iniziativa, l’attrice ed icona della cultura e della bellezza italiana, Maria Grazia Cucinotta che è da sempre donna impegnata nel sociale ed in difesa dei più deboli.

INTERVISTA A MARIA GRAZIA CUCINOTTA IN ESCLUSIVA PER IL NOSTRO GIORNALE

Si è tenuta a Roma all’hotel Hive la conferenza stampa di presentazione della Proposta di Legge di Iniziativa Popolare promossa dal Comitato Stiamo Uniti costituito da Adusbef, Anildd, Codacons, Comitato dei 500 e Unione Popolare. Donne, uomini, professionisti, imprenditori senza sponsor politici o partiti, mossi soltanto dall’unico desiderio di recuperare importanti risorse economiche dei cittadini italiani e ridistribuirle con mirati programmi di intervento alle fasce più deboli della società e per diminuire le tasse.

Maria Grazia Cucinotta durante la conferenza stampa

L’obiettivo è raggiungere entro il 31 ottobre, le 50.000 firme necessarie per far approdare in Parlamento la proposta di legge di iniziativa popolare finalizzata al taglio di 500 miliardi di “Sprechi e di Malapolitica”.
“Siamo in un baratro così forte che l’attuale situazione economico politica del nostro rischia di non permettere più di poter concedere aiuti concreti alle famiglie”, ha dichiarato nel suo intervento l’architetto Roberto Mezzaroma, già parlamentare europeo ed uno dei “motori attivi” di questo comitato.
“Questa proposta popolare punta – ha poi concluso nel suo intervento – a ridare fiducia al nostro Paese permettendogli di riacquistare una credibilità economica che il forte debito pubblica mina ormai da decenni”.


“Una iniziativa che nasce dal basso, dalle necessità dei cittadini italiani – queste le parole di Maria di Prato imprenditrice con alle spalle due referendum, rispettivamente uno contro il finanziamento pubblico ai partiti con Unione Popolare e l’altro per ridurre gli stipendi ai parlamentari – che ha come obiettivo quello di sanare tante situazioni che creano e diffondono nel nostro Paese Sprechi e Malagestione delle tante risorse economiche prodotte dai cittadini italiani”.

nella foto da sx il professor Antonio Gabino, l’architetto Roberto Mezzaroma, la giornalista Maria Grazia Giordano, la dottoressa Maria di Prato e l’avvocato Evandro Senatra, presidente del Comitato “Stiamo Uniti”

Con loro, il professor Salvatore Sfrecola, già Magistrato della Corte dei Conti ed attuale Presidente dell’Associazione Italiana Giuristi di Amministrazione, che ha lanciato l’iniziativa dell’Osservatorio di controllo e monitoraggio degli sprechi nella PA, il professor Antonio Gambino che ha tenuto una interessante relazione su temi finanziari italiani e di respiro internazionale, la dottoressa Barbara Mezzaroma, imprenditrice edile che ha denunciato la mafia di Ostia, non scendendo a patti con i criminali e ha esortato ad avere coraggio per portare avanti iniziative come quella della raccolta firme. È intervenuto anche Gianluca di Ascenzo, Presidente del Codacons, sottolineando che questa iniziativa è importante perché mirata anche alla difesa e tutela dei diritti di utenti e consumatori e l’avvocato Evandro Senatra, presidente del Comitato promotore.

Barbara Mezzaroma, imprenditrice edile

Tra i presenti anche Lombardia Civica che ha spiegato le ragioni del suo sostegno ed ha annunciato una serie di banchetti itineranti in tutta la Lombardia per la raccolta delle firme.

Una proposta che punta a far rinascere la fiducia e la speranza partendo dalla volontà stessa dei cittadini italiani desiderosi, ormai da troppo tempo, di ritrovare un paese meritocratico, capace di investire nelle proprie ricchezze e, soprattutto, scevro da ogni “spreco e malagestione”.

Al via quindi la raccolta delle firme sia telematicamente cliccando questo link https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/1200000

con l’utilizzo dello SPID o della carta elettronica che nei vari gazebo in giro per l’Italia.

foto e video by L.I.

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Cronaca

Roma, via Mezzoiuso. Lettere al giornale: “Bombole accatastate”, cresce la paura

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Sabato 28 ottobre, a partire dalle ore 18:00, si svolgerà una manifestazione a Roma, in via Mezzoiuso 38, per denunciare il degrado che affligge questa importante area del Municipio VI Roma Le Torri.

I cittadini, uniti dalle stesse preoccupazioni, si ritroveranno per far sentire la propria voce e per chiedere interventi urgenti per ripristinare il decoro e la vivibilità di questo quartiere.
Negli ultimi mesi, via Mezzoiuso 38 ha vissuto un degrado sempre più evidente, con rifiuti abbandonati, rischio incendi, microcriminalità, numerosi atti di intimidazione ai residenti.

i fili strappati delle centraline telefoniche

La situazione ha portato a una crescente preoccupazione tra i tutti coloro che, giorno dopo giorno, si trovano a vivere in un contesto di pericoli ed insicurezze.
La manifestazione non sarà solo un momento di protesta, ma anche un’occasione per sensibilizzare e raccogliere idee su come migliorare l’intero quartiere.

una delle tante email giunte alla nostra redazione

Ed alla nostra redazione, che sin dall’inizio ha dato spazio a questo crescente degrado, continuano a giungere email, video ed immagini che descrivono senza veli, la crescente preoccupazione dei cittadini.

IL VIDEO MOSTRA UNA DELLE NUMEROSE CONSEGNE DI BOMBOLE DI GAS ALL’INTERNO DELLE BARACCHE DI FRONTE AL CONDOMINIO DI VIA MEZZOIUSO 38

Anche stavolta la paura ha un nome chiaro che la scorsa settimana ha fatto tremare i cittadini nel popoloso quartiere di Torre Angela: l’uso diffuso delle bombole di gas. (leggi articolo https://www.osservatoreitalia.eu/roma-esplode-una-bombola-del-gas-nel-quartiere-di-torre-angela-gravemente-ferita-una-persona-evacuato-il-centro-di-accoglienza/)
“Balconi dove se ne accatastano in quantità” con il rischio sempre più concreto che la situazione possa diventare, come ci scrive uno dei nostri lettori, “esplosiva”
Un continuo grido di aiuto che noi giriamo, come sempre dalle nostre pagine, alle autorità e a tutti coloro i quali possono intervenire a tutela della legalità e della sicurezza delle cittadine e dei cittadini di via Mezzoiuso 38.

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Roma

Rapine e terrore a Roma: un tatuaggio tradisce i banditi, catturati dopo mesi di paura

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I residenti: “Non si può vivere così, ogni volta che entro temo il peggio”

In una città già provata da episodi di criminalità, le rapine all’ufficio postale di via Grottarossa si sono impresse con forza nella memoria dei cittadini. Due malviventi, travisati da abiti ordinari, armati e spietati, hanno colpito due volte in pochi mesi, lasciando dietro di sé paura e sgomento. La loro fuga, dopo il secondo colpo, è stata segnata da un’ultima frase che sembra uscita da un film di gangster: “La terza volta non verremo perché troppo rischioso, buone vacanze.”

Una frase che sembra quasi una beffa, una risata crudele ai danni di coloro che, terrorizzati, sono rimasti prigionieri di quelle ore di terrore. Dipendenti e clienti dell’ufficio postale sono stati costretti a subire la violenza di questi due uomini, mascherati da semplici lavoratori ma con intenzioni tutt’altro che innocue. Le loro voci spezzate dal panico si sono unite ai racconti di chi, impotente, ha dovuto assistere alla scena: “Pensavamo di non uscirne vivi, non potevamo fare nulla… Eravamo in balia di quei due criminali.”

Le rapine, avvenute nel novembre 2023 e nell’aprile 2024, hanno messo in ginocchio la filiale di via Grottarossa. Il modus operandi dei rapinatori era tanto semplice quanto efficace: travisati da mascherine, occhiali e guanti, armati di pistole, bloccavano i dipendenti negli uffici, costringendo il direttore ad aprire la cassaforte. Hanno asportato ben 300.000 euro in contanti, frutto di incassi e versamenti custoditi anche nei cassetti degli sportelli ATM.

Le indagini e l’arresto

Subito dopo il secondo colpo, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Trionfale hanno avviato una serrata attività investigativa. Il lavoro degli inquirenti è stato meticoloso: analisi dei filmati delle telecamere di sorveglianza, raccolta di testimonianze, perizie sui luoghi delle rapine. Ma a risultare decisivo è stato un dettaglio apparentemente insignificante: un tatuaggio, posto fra il pollice e l’indice della mano sinistra di uno dei rapinatori, che ha permesso di dare un nome e un volto a uno dei responsabili.

Gli investigatori, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno seguito ogni pista possibile, accumulando prove e indizi che alla fine hanno portato all’arresto di due uomini, entrambi italiani. La Procura ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per i sospettati, gravemente indiziati di aver commesso le due rapine. La loro cattura ha riportato un minimo di sollievo tra i dipendenti e i residenti del quartiere, che temevano potessero colpire di nuovo.

Il quartiere in preda alla paura

“Non si può vivere così”, ha dichiarato una signora anziana che ogni giorno si reca all’ufficio postale per ritirare la pensione. “Prima andavo tranquilla, ma adesso ogni volta che varco quella porta ho il timore che possa accadere qualcosa di terribile.” Sentimenti condivisi da molti residenti che, dopo i fatti, si sono ritrovati a fare i conti con una realtà sempre più inquietante.

Il commento finale dei rapinatori, quella fredda e cinica frase di “addio”, ha segnato profondamente l’animo di chi era presente: “Non c’era solo violenza nelle loro azioni, ma anche una sorta di macabro divertimento”, ha raccontato un dipendente, ancora scosso.

Ora, con l’arresto dei due sospetti, le autorità sperano di aver posto fine a una minaccia che aveva lasciato il quartiere con il fiato sospeso per mesi. “Ringrazio i Carabinieri per il loro lavoro instancabile”, ha dichiarato il direttore dell’ufficio postale, “Siamo stati vittime di una violenza inaudita, ma ora possiamo guardare al futuro con più serenità.”

Tuttavia, le ferite emotive rimangono. Il timore che un giorno possano ripetersi eventi simili è ancora presente nei cuori di molti. E la frase “Buone vacanze”, che per chiunque altro suonerebbe come un augurio leggero, qui assume un tono amaro, un promemoria di una violenza che ha fatto tremare Roma.

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