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Redazione
Roma – Sono stati appena presentati a Roma, i risultati del progetto “Censimento dei patriarchi arborei della provincia di Roma”, promosso ed effettuato dall'associazione Patriarchi della Natura in Italia e realizzato con il contributo dell’Amministrazione provinciale.
Sono intervenuti Clara Vaccaro, Sub Commissario vicario della Provincia di Roma, Sergio Guidi e Andrea Gulminelli dell’associazione Patriarchi della Natura. Ha coordinato l’incontro Vittorio Emiliani, presidente Comitato per la Bellezza.
Agli inizi degli anni novanta l’allora Settore Ambiente della Provincia di Roma promosse un censimento degli alberi di pregio nelle aree verdi pubbliche o aperte al pubblico di tutti i Comuni della provincia. L’indagine consentì di mettere in luce un patrimonio arboreo del tutto sconosciuto data la mancanza di studi specifici al riguardo. Vennero censiti 186 esemplari arborei appartenenti a 30 specie, 22 generi, 16 famiglie.
Le schede del censimento riguardarono 56 Comuni; le segnalazioni più numerose si riferirono ad alcuni Comuni dell’area dei Castelli Romani (Albano, Frascati, Ariccia, Grottaferrata) e a Tivoli, aree storicamente sedi di ville patrizie e di parchi.
Successivamente, con legge regionale n. 39/2002 venne istituito l’Elenco Regionale degli Alberi Monumentali presso l’assessorato regionale competente in materia di ambiente (artt. 31, 32, 33 e 34).
La stessa legge, indicando quali sono i criteri di monumentalità di un esemplare arboreo, non si limitò a considerare esclusivamente la sua età o le sue dimensioni, ma prese in considerazione anche la sua rarità botanica, il suo valore storico, culturale e paesaggistico.
Nel 2011 l’associazione Patriarchi della Natura in Italia, con un contributo economico da parte della Presidenza e dell’Assessorato alle Politiche dell’Agricoltura della Provincia di Roma, ha avviato, sul territorio provinciale, un nuovo censimento dei grandi alberi, comprese le piante da frutto che per età, dimensioni e rarità sono meritevoli di attenzione e conservazione.
Nel corso del primo anno di attività del progetto, i tecnici dell’associazione hanno effettuato sopralluoghi in oltre i due terzi dei 120 Comuni della provincia di Roma (non considerando Roma Capitale), che hanno consentito di catalogare un numero elevato di esemplari arborei, dell’ordine di alcune centinaia.
I criteri generali e le metodologie di raccolta dei dati che sono stati seguiti, si riconducono agli indirizzi tracciati dalla Regione Lazio nella propria normativa, tuttavia, come concordato con il Servizio Ambiente della Provincia di Roma, il monitoraggio ha preso in esame non solo gli esemplari arborei di dimensioni considerevoli in termini assoluti, ma anche alberi appartenenti a specie di più modesto sviluppo ma che in termini relativi costituiscono elementi di rarità ed eccezionalità per la specie in considerazione dell’età e/o della dimensione raggiunta.
Il lavoro di censimento ha dato priorità, in ordine di tempo, all’indagine nelle aree protette di competenza provinciale (Riserve Naturali di Monte Soratte, Macchia di Gattaceca e Macchia del Barco, Nomentum, Monte Catillo, Villa Borghese di Nettuno), pertanto i Comuni interessati territorialmente da queste aree protette sono stati i primi ad essere visitati.
Nella prima fase del censimento (2011) sono state 432 le rilevazioni, le cui schede tecniche e la relativa documentazione sono già in possesso di questa Amministrazione. Nel secondo anno di ricerca (2012) sono state censite altre 172 situazioni (esemplari singoli, gruppi o filari), attualmente per un totale di 604 segnalazioni.
La distribuzione sul territorio è risultata abbastanza eterogenea, con zone assai ricche a fronte di altre dove le ricerche non hanno dato esiti positivi. Sul totale di 120 comuni monitorati l’indagine ha dati riscontri positivi in 95 comuni, nel cui territorio è stato censito almeno un esemplare. In 17 Comuni sono stati rilevati 10 o più entità arboree.
Tutti i dati raccolti sono stati analizzati, verificati ed elaborati, quindi inseriti in un database. I punti rilevati con il GPS sono stati scaricati sul PC, trattati con software specifico e visualizzati sulla cartografia. Tutti questi dati consentiranno alla Provincia di Roma di disporre di tutte le necessarie nozioni tecniche e di gestire organicamente un dettagliato archivio degli alberi censiti.
Inoltre, una recentissima legge nazionale (n. 10 del 14 gennaio 2013 Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani) definisce, all’art. 7, il concetto di albero monumentale, dispone il censimento degli alberi monumentali ad opera dei Comuni entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge ed istituisce l’elenco degli alberi monumentali d’Italia alla cui gestione provvede il Corpo forestale dello Stato, applicando, infine, sanzioni amministrative per l’immotivato abbattimento o danneggiamento degli stessi.
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