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Redazione
Roma – Ha approfittato del particolare movimento di una giostra, denominata “Tagadà”, dove le persone, per non cadere, sono costrette a tenersi con entrambe le mani a delle maniglie di sostegno, per abusare sessualmente di una ragazza.
Dopo l’accaduto, in lacrime e sotto shock, la vittima, 18 anni appena compiuti, che al momento dell’accaduto era in compagnia di una sua amica, si è avvicinata ad un equipaggio del Reparto Volanti, che stava effettuando dei controlli in viale Antonio di San Giuliano, nella zona di Ponte Milvio, e con le poche parole che è riuscita a dire ha spiegato ai poliziotti di essere stata vittima di una violenza sessuale mentre era sulla giostra.
Gli agenti, subito dopo il racconto della giovane, sono entrati nel parco dove erano sistemate le giostre, hanno individuato il sospetto, un cittadino romeno di 40 anni, e lo hanno bloccato.
Poi, con l’aiuto di un'altra Volante giunta in ausilio, lo straniero è stato accompagnato in Commissariato mentre la ragazza, ancora sotto shock e dolorante in varie parti del corpo, è state accompagnate in ospedale da un’ ambulanza.
Solo dopo le cure dei sanitari, la giovane è riuscita a tranquillizzarsi e a spiegare agli investigatori i particolari dell’accaduto.
Dopo aver fatto il biglietto era entrata nella giostra e si era seduta vicino alla sua amica.
Il Tagadà è una pedana circolare con posti a sedere tutti intorno dove le persone prendono posto e si tengono forte a delle maniglie di sostegno. Il gioco infatti, una volta partito, consiste in movimenti ondulatori e sussultori molto veloci che fanno sbalzare i partecipanti da una parte all’altra creando divertimento.
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