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ROMA – Una giovane finlandese è stata rapinata, picchiata e violentata nel centro di Roma. È successo all’alba di sabato nella zona della stazione Termini. La ragazza, arrivata in Italia da qualche giorno per lavorare come baby sitter, aveva trascorso la serata di venerdì in un locale vicino alla stazione con un’amica. Poco prima dell’alba la giovane ha cercato un taxi per tornare a casa e in quel frangente è stata avvicinata da un ragazzo che con modi gentili si è offerto di accompagnare le due a casa con la macchina, parcheggiata – a suo dire – in una via limitrofa. La giovane si è fidata dell’uomo e ha accettato il passaggio, tranquillizzando l’amica titubante, che è rimasta a cercare un taxi.
Dopo aver fatto un centinaio di metri dal locale lo sconosciuto ha tentato un approccio sessuale con la donna, nonostante lei avesse provato a gridare e a respingerlo. L’uomo non ha desistito neppure quando una donna, udite le grida della ragazza, si è affacciata dalla finestra del suo appartamento urlando e dando l’allarme. L’uomo, a quel punto, ha minacciato di morte la vittima, e dopo averla picchiata con una grossa pietra, l’ha costretta
A seguirlo in una zona buia e appartata, dove l’ha obbligata a subire la violenza sessuale. L’uomo ha rubato alla vittima anche quaranta euro, poi è scappato. Le indagini della quarta sezione della squadra Mobile e del commissariato Viminale hanno portato a identificare e arrestare l’uomo poche ore più tardi: S.K., 23 anni del Bangladesh, è stato rintracciato e bloccato in piazza Fiume. L’umo è stato anche riconosciuto dalla vittima.
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