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Roma

FIUMICINO, NECESSARIO UNO SFORZO INNOVATIVO PER IL SERVIZIO DI VIGILANZA URBANA

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Tempo di lettura 2 minuti Fortini (Pd): "Vigili Urbani, una amministrazione con troppe coincidenze e troppe giustificazioni".

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Redazione

Fiumicino (RM) – Ormai il servizio di vigilanza urbana di Fiumicino, sia per l' organizzazione che per l'efficacia, è ad un punto di crisi evidente ed oggi più che mai ha bisogno di uno sforzo innovativo molto complesso. E' un servizio delicato in una città che sta crescendo in fretta e vede il ruolo del Vigile Urbano impegnato per un maggiore rapporto diretto con i cittadini, ma anche nell'affrontare diverse questioni amministrative, che vanno dalle licenze alle contravvenzioni, dai controlli tecnici amministrativi sempre più complessi al compito essenziale di regolare e facilitare il traffico. Compito, che oggi richiede preparazione tecnica e formazione specifica, soprattutto fin quando non saranno completate le maggiori opere infrastrutturali della città.

"Oggi più che mai nel nostro comune stiamo assistendo ad un vero e proprio svilimento della figura dei Vigili Urbani di Fiumicino, non possiamo certo dimenticare la fuga verso la capitale di tanti nostri qualificati agenti sia un fatto normale, riteniamo una situazione preoccupante che nessuna figura istituzionale del nostro comune si è degnato di dare una minima risposta, tanto meno il nostro Comandante. – Dichiara Armando Fortini, Presidente del Partito Democratico di Fiumicino – Oggi siamo di fronte ad un concorso bandito a fine mandato di questa amministrazione, – prosegue Fortini –  un segnale inquietante quanto irrituale, fatta da un’amministrazione che è in evidente stato confusionale. Ma ancora più preoccupante, è la questione che si sta evolvendo presso l'ufficio del Giudice di Pace di Fiumicino. Attualmente il corpo dei Vigili Urbani di Fiumicino, soffre della mancanza di agenti dopo il trasferimento verso la Capitale, subisce un’evidente mancanza di personale anche se pochi elementi si sono trasferiti dal Comune di Roma a quello del Comune di Fiumicino. Pochi elementi che potranno dare una mano per superare la grave carenza che si sta verificando, ma che con grande sorpresa vede un agente di polizia urbana appena trasferito essere collocato a disposizione del Giudice di Pace.La nostra perplessità nasce dalla carenza di agenti e come sia possibile che un agente esperto proveniente dal comune di Roma sia trasferito in comando presso un ufficio senza dare quel contributo di esperienza ai nuovi colleghi ed alla città. Certo è, che il nuovo agente sarà sicuramente contento del nuovo incarico, una nuova esperienza, ma soprattutto passare dai turni in strada ed in giorni festivi, ritrovarsi impegnato ad orario d'ufficio è stato un vero benvenuto niente male. Casuale sicuramente, che l'agente in questione sia la figlia dell'attuale Comandate dei Vigili Urbani di Fiumicino. Quello che ci interessa è che si valorizzino le risorse del nostro servizio di Polizia Urbana, avviare corsi di formazione e di riqualificazione del personale, ma soprattutto ripensare alcune priorità come quello di rafforzare e coordinare il servizio su strada, riportare la polizia municipale fuori dalla macchina burocratica del Comune, dobbiamo valorizzare quelle risorse interne che hanno la professionalità e facendole incontrare con qualificate risorse esterne. – Il Presidente conclude – Lo sforzo principale dovrà essere quello della formazione del personale e l'introduzione di nuove tecnologie,  migliorare le condizioni di lavoro ed avviare una organizzazione più efficiente ed efficace, migliorare la retribuzione, ma non in modo indiscriminato, ma nella stessa misura in cui crescerà la qualità del servizio. Fattore necessario la responsabilizzazione del dirigente che gestirà le risorse in piena autonomia ma dovrà anche rendere conto dei risultati."
 

 

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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