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Chiara Rai
Nemi (RM) – Oggi, 27 marzo 2013 alle ore 12:00 il cimitero di Nemi si presenta aperto, come si evince dalle foto a corredo dell’articolo.
Una situazione del tutto differente dalla ormai passata domenica 28 ottobre, ultima settimana che prelude alla festività di Ognissanti e alla commemorazione di tutti i fedeli defunti, quando alle ore 16 i cancelli si presentavano chiusi e diversi visitatori rinunciarono all’idea di andare a trovare i loro cari.
Quando il cimitero di Nemi è aperto lo si evince chiaramente, perché tutti e due i cancelli sono spalancati così come si può ammirare nella chiarissima fotografia odierna. Non vi possono essere interpretazioni di sorta: cancelli aperti significa cimitero aperto, cancelli chiusi cimitero chiuso.
La giornata di oggi, fortunatamente senza pioggia, ha permesso una visita del posto certamente migliore di quando le capre il passato venerdì 8 marzo, indisturbate sono entrate all’interno del Camposanto per fare razzia di vegetazione e bisogni ovunque, lasciando interdetti i presenti.
La prima cosa che oggi salta all’occhio è un mucchio di pannelli ondulati, non li chiamo Eternit soltanto perché non ne ho la scientifica certezza, proprio di fronte l’ingresso del cimitero. Se di Eternit dovesse trattarsi, se ne conosce bene la nocività e pericolosità del materiale che andrebbe smaltito come rifiuto speciale.
Sul lato sinistro dell’ingresso per chi guarda frontalmente i cancelli dall’esterno, c’è ancora un cumulo di rifiuti ingombranti che dimorano lì ormai da diversi mesi. Il 4 settembre, così come il 29 gennaio scorsi L’osservatore laziale ha immortalato gli stessi rifiuti, sempre lì, resistenti alle intemperie e testimoni del cambiare delle stagioni. Un fatto è certo, che si tratti di eternit, water o lavabi, i rifiuti ingombranti che circondano il cimitero non vengono rimossi, bensì fanno parte dell’arredo già da qualche tempo.
Si può parlare di degrado? Certamente sì, anche se quest’affermazione probabilmente mi costerà un’altra querela da parte della giunta Bertucci per lesa immagine del Comune. Con l’occasione informo i lettori (notizia che lascia il tempo che trova ma che fa capire quanto il Comune di Nemi non prediliga il dialogo con la stampa ma favorisca le maniere a mio parere persecutorie) di aver ricevuto una querela per diffamazione a mezzo stampa da parte del sindaco di Nemi Alberto Bertucci, del vicesindaco di Nemi Edy Palazzi e dell’assessore Pietro Pazienza, per aver pubblicato un articolo nel quale viene affermato che domenica 28 ottobre 2012 alle ore 16 il cimitero era chiuso e le persone non hanno potuto far visita ai propri cari. [ Art. del 28/10/2012 NEMI, SETTIMANA PRIMA DELLA COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI: CIMITERO CHIUSO ]
Ancora sto cercando la diffamazione. Ma il sindaco ha deciso così, vado querelata insieme al giornale. Tutto questo senza neppure inviare smentite o rettifiche al quotidiano.
Un altro esempio di democrazia dopo il precedente in Consiglio Comunale quando il sindaco Bertucci in piena seduta chiese ad un agente di verificare se avessi il cellulare acceso, in registrazione. Io cerco di fare il mio lavoro senza offendere nessuno, i miei numerosi civili tentativi di dialogo con il primo cittadino di Nemi sono sempre andati male perché non si accettano le critiche ma soltanto le lodi. Io non sono brava a lodare soltanto e soprattutto mi da fastidio portare il bavaglio.
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