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Redazione Lazio

BERSANI CORTEGGIA GRILLO E VENDOLA PIGLIA BARACCA E BURATTINI E TORNA IN PUGLIA

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Tempo di lettura 3 minuti Casini sul banco degli imputati è accusato di aver fatto affondare l'Udc.Inizierà probabilmente l’azzeramento dei vertici del partito

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Emanuel Galea

Una storia particolare, con un luogo e un tempo che sembrano sfuggir di mano ogni volta che pare di averli presi. Una storia con tre protagonisti, storia di alleanze, di compromessi, di scouting e di slittamenti di deputati da una sponda all’altra.

Questa è la storia di un segretario di partito, di un vincitore sconfitto sull’orlo di una crisi di nervi, corteggia follemente  l’avversario Cinque Stelle. Vistosi rifiutato, convoca il Direttivo Nazionale, incassa un mandato chiaro per andare avanti e stranamente,  dal programma di otto punti si materializzano tanti punti, colore M5S. Argomenti che ieri la stampa ignorava, oggi si possono leggere, anche se in lettere minuscole ed in una forma molto fumosa e generica. Sono tanti argomenti scritti in politichese, senza specifica di tempi, modi e luoghi.

Emerge un PD diviso in quattro frange. PD in rotta di collisione. E’ un PD che ci fa ricordare la “Balena Bianca” prima della sua implosione.

Sarà pure una coincidenza, ma proprio oggi, su un quotidiano nazionale si legge che Nichi Vendola ha dovuto decidere se voltare pagina o rimanere nella sua terra. Piuttosto che partecipare a un rapido trasloco a Roma per un futuro incerto, ha optato per restare in Puglia a governare la Regione. Forse ad accellerare la sua scelta è stata la protesta nei suoi confronti da parte dei componenti di Pdl e di centrodestra pugliesi. Questi hanno occupato l'aula del Consiglio Regionale e hanno stilato la lista dei turni per occuparla anche di notte.  Il Presidente della Regione Puglia viene additato dagli eletti dei gruppi di centrodestra a causa della sua continua assenza dalla Regione e lo hanno richiamato ai suoi impegni nazionali con Sel.

Il secondo nostro personaggio è una specie d’Araba Fenice, rinato dalle proprie ceneri, oggi un “dead man walking”. Nato al gran pubblico a testa di un movimento di grandi speranze, guidò alla vittoria alleanze di partiti semi cotti che oggi sono si squagliati come neve al sole.

Chiude il cast dei protagonisti che muovono la scena politica attuale, un movimento in ebollizione che sta rovinando i sonni di molti, un fiume carsico, che scorre sotterraneo e sta  riemergendo con forza in superficie, tracimando partiti e luoghi comuni, dissacrando la stampa locale, beffeggiando cronisti e giornalisti, serpeggia impetuoso verso la presa della Bastiglia.

Questi scostamenti non dispiacciono per niente a Monti e gli fanno ben sperare in un ritorno di fiamma di Bersani. Non sono lontani i giorni, quando Pierluigi sosteneva, a tutto patatrac, il professore bocconiano. Liberato dal terzo incomodo, con Vendola occupatissimo in Puglia, tra PD e la Lista Civica Monti può rinascere la fiamma e riprendere il dialogo.

Il terremoto M5S si è sentito in casa Fli. Nella loro ultima riunione ci sono stati più polemiche che voti, più colonnelli che elettori. Nessuno avrebbe mai scommesso un centesimo sulla tragica vicenda del leader politico di Fli.

 Fli si scioglie – forse si – forse no – probabile – può darsi che si confluisca in un altro soggetto politico o forse no. Dopo la sparizione di Fli  nell'urna,  c'è l'agonia delle estenuanti riunioni di partito che decidono di non decidere.

Le urne hanno penalizzato anche il partito dell’ex magistrato DiPietro. L'Idv si trova nella bufera.  Il partito è uscito con le ossa rotte dall’esperienza di Rivoluzione civile.  Domenica c’è stato l'esecutivo nazionale. Il segretario ha ribadito che  “il partito deve andare avanti”. Il consigliere invece, avrebbe risposto che lo scioglimento sarebbe la scelta più coraggiosa e lungimirante. Secondo Dottorini lo scioglimento dell’Idv dovrebbe servire per "mettersi a disposizione di un reale progetto di cambiamento".

Casini sul banco degli imputati è accusato di aver fatto affondare l'Udc. Neppure potranno essere chieste le sue dimissioni dato che Pier Ferdinando non ricopre alcuna carica (il segretario è Cesa e il presidente è Buttiglione). Inizierà probabilmente l’azzeramento dei vertici del partito. Anche dall’Udc si guarda alla creazione di un nuovo Polo per i moderati

Intanto, mentre questi signori architettano poli e movimenti, il fiume carsico della protesta s’ingrossa. Oggi giocano a rimpiattino cercando i responsabili, incuranti che il fiume può straripare da un momento all'altro. Allora nessuno potrà più esimersi dalla propria responsabilità.

Corrono tempi difficili ma se ne possono prevedere di peggiori.

Intanto, i partiti rimasti sulla scena politica, Non hanno imparato ancora la lezione. Sfidano la gente e non rinunciano a quanto, in vent'anni, si sono prepotentemente auto – concessi.

Sarebbe lecito domandarsi, anche se forse la domanda possa sembrare ingenua: se questi partiti dovessero sciogliersi, che fine farebbero i loro patrimonio?  Si parla di beni mobili ed immobili ed in certi casi anche d’altri ingenti investimenti. Si sta parlando di somme non indifferenti.  Sarebbe interessante saperne di più .

Dall’alto del Colle il “Saggio Anziano” osserva, medita e aspetta. La notte dovrebbe portare consiglio. Questa notte buia del 2013, una notte piena di fitta nebbia, lo dice anche lui,  ha da passare. La sua saggezza ci farà attraversare il guado. Quello che fa stare in ansia è che appena il Vecchio lascia il Colle, i soliti topi ritorneranno a ballare i loro vecchi e sporchi  motivi.

 

 

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Roma, Ferragosto e turisti. Scattata l’operazione sicurezza: in manette 11 persone

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ROMA – In occasione della settimana di Ferragosto, per garantire una serena permanenza ai turisti e ai cittadini romani rimasti in città, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno intensificato i controlli per prevenire i furti in abitazione, presso i centri commerciali, nelle zone maggiormente frequentate dai turisti e in modo particolare a bordo dei mezzi pubblici e presso le stazioni della metro della Capitale. D’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, nelle ultime 48 ore, i Carabinieri hanno arrestato 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, del reato di furto e tentato furto aggravato in concorso.
 
Nell’area della stazione Termini, in via Gioberti, i Carabinieri di Nucleo Scalo Termini hanno arrestato un cittadino russo, già noto alle forze dell’ordine, fermato dal personale di vigilanza di un negozio di abbigliamento, dopo aver sottratto alcuni capi, ai quali aveva rimosso le placche antitaccheggio per eludere i controlli della vigilanza.
 
In via del Corso, i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due cittadini romeni – un 28enne e una 19enne, entrambi e con precedenti – sorpresi a derubare una turista cinese. I Carabinieri li hanno bloccati appena dopo aver sfilato il telefono cellulare dallo zaino della vittima.
 
In piazza del Colosseo, sempre i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due nomadi, di 26 e 40 anni, entrambe in stato interessante e con numerosi precedenti specifici, bloccate subito dopo aver asportato con destrezza una busta contenente 420 euro dallo zaino di una turista cinese.
 
I Carabinieri della Stazione Roma Macao hanno arrestato un 59enne italiano, senza fissa dimora e con precedenti, bloccato all’interno dell’autobus “H”, all’altezza della fermata Lungotevere de’ Cenci, subito dopo aver asportato con destrezza il telefono dall’interno della borsa di un 15enne.
 
Tre cittadini romeni – senza fissa dimora di 21, 38 e 58 anni – sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro che, in abiti civili, li hanno notati mentre si aggiravano con fare sospetto presso un negozio di abbigliamento in via Nazionale, rione Monti, e li hanno seguiti all’interno. Poco dopo, i tre sono stati bloccati all’uscita dell’attività perché sorpresi ad allontanarsi senza aver pagato numerosa merce, del valore di 570 euro, che avevano prelevato dagli espositori e occultato in zaini, previa rimozione delle placche anti-taccheggio.
 
Invece, all’interno di uno store del centro commerciale “Porta di Roma”, in via A. Lionello, i Carabinieri della Stazione Roma Nuovo Salario hanno arrestato un 30enne peruviano, sorpreso ad occultare prodotti di profumeria, del valore di circa 500 euro – all’interno di una borsa schermata.
 
Le vittime dei furti hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.
 
Nell’ambito delle attività, infine, i Carabinieri hanno rintracciato un 35enne romeno, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e hanno denunciato alla Procura della Repubblica un 30enne di Roma trovato in possesso di 14 dosi di cocaina.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Metropoli

Castel Madama, picchia i genitori per i soldi della droga

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I Carabinieri della Stazione di Vicovaro hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino italiano di 24 anni, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione.
A Castel Madama, un piccolo comune nella valle dell’Aniene vicino Roma, la vita di una famiglia è stata turbata per anni da un figlio con problemi di droga. Il giovane, di 24 anni, per ottenere il denaro necessario all’acquisto di stupefacenti, ha ripetutamente minacciato e maltrattato i suoi genitori.
Una sera, la situazione è degenerata; durante una violenta lite, il ragazzo ha aggredito il padre, provocandogli delle lesioni. Questo episodio ha spinto la famiglia a denunciare tutto ai Carabinieri, che hanno attivato immediatamente la procedura del “codice rosso”.
Il dramma familiare ha raggiunto il culmine il 6 agosto, quando il giovane, in preda all’ira, ha iniziato a prendere a calci e pugni la porta d’ingresso della casa dei genitori. Non contento, ha minacciato e spinto la madre, riuscendo a estorcerle 30 euro e causandole delle contusioni. La donna, disperata, ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente, fermando il figlio e mettendo fine a questo incubo. Ora il 24enne si trova nel carcere di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli.

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Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

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“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

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