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Alberto De Marchis
Siena – Mps è ormai in un vortice scandaloso dal quale ne verrà fagocitata la sua credibilità. L’istituto bancario senese è ancora al centro della cronaca. Troppi pensieri, forse troppi sbagli e responsabilità hanno seminato anche una tragedia umana.
David Rossi, il responsabile dell'area comunicazione del gruppo Monte Paschi di Siena ieri si è suicidato lanciandosi nel vuoto per un volo di oltre dieci metri dalla finestra del suo ufficio. La perquisizione dell'ufficio e soprattutto dell'abitazione, ordinata dai magistrati due settimane fa, era stato un colpo duro per Mussi.
David, nato nel '61 a Siena, era giornalista professionista. Dopo alcune esperienza in testate locali, aveva fondato insieme ad alcuni partner l'agenzia Freelance, per la quale ha curato personalmente le relazioni esterne del Comune di Siena. Nel 2001, quando Mussari è diventato presidente della Fondazione Mps, lo ha seguito all'Ente per poi passare, sempre con Mussari, al gruppo bancario di Rocca Salimbeni.
Nel cestino dell'ufficio, al terzo piano di Rocca Salimbeni, da dove David Rossi si è buttato, gli investigatori hanno trovato un foglietto stropicciato con scritto: «Ho fatto una cavolata». Forse una sua ultima confessione prima del folle gesto.
Intanto altri sei milioni di euro sono stati sequestrati alla presunta «banda del 5 per cento» dell'area finanza del Montepaschi. E nasce una nuova inchiesta per insider trading, dovuta alla recente fuga di notizie sull'azione civile contro gli ex vertici Giuseppe Mussari e Antonio Vigni e soprattutto contro Deutsche Bank e Nomura.
L'indagine della Procura di Siena su Mps si allrga a macchia d’olio: dopo essere risalita all'acquisizione di Antonveneta del novembre 2007 per poi proseguire con le ristrutturazioni dei derivati del 2008 e 2009.
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