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Angelo Parca
Nemi (RM) – Momenti di panico, nel pomeriggio di martedì 5 marzo 2013, per la ricerca forsennata del presunto corpo di un uomo nelle acque del lago di Nemi. Le ricerche, effettuate della Polizia di Stato del Commissariato di Genzano, dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco e della Polizia Locale di Nemi diretta dal Comandante Gabriele Di Bella, hanno portato all'individuazione di M.O. ancora vivo, di fatto ricoverato in una clinica psichiatrica. L'uomo aveva lasciato su una spiaggetta del lago, vicino il ristorante La Fiocina, uno zaino, alcuni indumenti e un manoscritto dove annunciava il proprio suicidio.
Da qui è scattato l’allarme e sono iniziate immediatamente le ricerche. Risaliti alla madre di M.O., questa ha dichiarato che il figlio si trovava in una clinica psichiatrica dove era stato ricoverato perché in preda ad una crisi. Pare, infatti, che l'uomo, fosse stato cacciato di casa dal suocero a causa di una relazione extraconiugale.
I famigliari dell'uomo sono stati denunciati all’Autorità per procurato allarme.
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