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Chiara Rai
Ariccia (RM) – I carabinieri della compagnia di Velletri diretti dal maggiore Marco Piras indagano a 360 gradi per verificare se oltre all'ex responsabile dell'ufficio elettorale del Comune di Ariccia, Mariana Silvestri, accusata di aver soppresso documenti comprovanti la regolare nomina di un presidente di sezione, sono coinvolti altri responsabili in una operazione che sostanzialmente ha agevolato la creazione di motivi di impugnazione utili ad invalidare le elezioni di Emilio Cianfanelli a sindaco, cadute a maggio 2011.
Clamorosa la notizia delle manette alla Silvestri sulla quale pende una un'accusa di calunnia e violazioni delle leggi elettorali. Una notizia che ha lasciato sbalordita gran parte della cittadinanza: "conosco personalmente la signora Silvestri come una brava dipendente comunale – dice Pierluigi Fortini, leader del Pdl locale che al ballottaggio ha sostenuto il candidato di centrodestra Roberto Di Felice che ha perso per 32 voti di scarto – anche se di fazione politica avversa a Cianfanelli, concordo con lui sul fatto che anche a mio parere le responsabilità non sono tutte della Silvestri, ma c'è un disegno più ampio". Fortini ribadisce che a suo dire la vicenda della nomina del presidente non è mai stata cristalina e per questo non ha partecipato come ricorrente al ricorso al Tar che ha annullato le elezioni ma la cui sentenza di recente è stata ribaltata dal Consiglio di Stato che ha riammesso Cianfanelli a primo cittadino: "Mi auguro – aggiunge l'azzurro – che questa situazione sia discussa in occasione del prossimo consiglio comunale. Noi del Pdl, intervenuti come terza parte in questo aspro conflitto tra Di Felice e Cianfanelli, auspichiamo che siano perseguiti i responsabili che di fatto hanno danneggiato l'intera cittadinanza sottoponendola ad un anno di commissariamento. Di fatto anche noi ci sentiamo vittime politiche e danneggiati da dinamiche che la Magistratura, adesso sta sbrogliando in maniera efficace". Di fatti gli inquirenti non mollano, continuano ad indagare per vedere se il disegno è davvero più ampio e se cioè la Silvestri avrebbe soppresso quei documenti in solitudine o con la complicità di terze persone.
La vicenda che ha coinvolto la responsabile dell’ufficio elettorale è questa: nella 15 è risultato mancante l'atto di nomina del presidente. La Procura di Velletri ha indagato a fondo tanto che lo scorso luglio Il Gip ha accolto la richiesta di incidente probatorio e la prosecuzione delle indagini avanzata dal Pm nei confronti della Silvestri, allora indagata per soppressione di documento insieme ad ignoti. I carabinieri hanno sbrogliato una matassa difficile: Silvestri avrebbe dapprima asserito di non aver ricevuto, prodotto o visto sia l'atto di rinuncia che l'atto di nomina del presidente subentrato in sostituzione. Il marito della signora rinunciataria, invece, avrebbe dichiarato di aver presentato alla responsabile dell'ufficio elettorale l'atto di rinuncia della consorte e di aver indicato, su richiesta della stessa, il nominativo del presidente subentrato. E infine il presidente subentrato avrebbe asserito di aver ricevuto dal marito della signora rinunciataria l'atto di nomina redatto e firmato dalla responsabile dell'ufficio elettorale e di aver consegnato l'originale di tale atto alla Procura della Repubblica tramite i carabinieri della stazione di Ariccia.
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