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Chiara Rai
Velletri (RM) – Fine della storia del “maniaco” che si aggira di notte e con il buio per i Castelli Romani. La tensione è stata alta per diversi giorni.
Alessandro De Bellis, quarantunenne romano arrestato due giorni fa a Ciampino dai carabinieri di Castel Gandolfo per una rapina ad una donna di Velletri, non è il presunto “maniaco seriale” che avrebbe rapinato e stuprato tre donne di Velletri in tre precedenti episodi, di cui uno solo di rapina senza violenza sessuale. Da un mese a questa parte la collettività cerca un responsabile quando invece i colpevoli sono diversi. Ormai panico e allarmismo si sono diffusi anche sul web, è nato addirittura un gruppo Facebook che mette in allerta le veliterne dal fantomatico maniaco: si tratta di casi differenti e si esclude in maniera ferma che una sola persona sia autore dei diversi casi di rapina e abusi sessuali avvenuti nel territorio di Velletri.
A darne conferma è il maggiore dei carabinieri Marco Piras della compagnia di Velletri che esclude ci sia una interconnessione tra i casi affidati alla polizia di stato e le indagini che stanno svolgendo i militari. Le indagini di polizia e carabinieri proseguono disgiuntamente sebbene non sia stata scartata nessuna ipotesi e le modalità di aggressione possano essere similari: non si cerca una sola persona da assicurare alla giustizia. Questo fattore da un lato stempera la preoccupazione che un maniaco si aggiri per i Castelli Romani, dall’altro potrebbe registrare un dato perlomeno preoccupante: le rapine alle donne sono in aumento?
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