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Roma

MARINO, EDIFICAZIONE PARCO APPIA ANTICA: L'ULTIMO "REGALO"… (SI SPERA) DELLA POLVERINI

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Tempo di lettura 7 minuti Tammaro: "Le scelte hanno nome e cognome. Palozzi, Polverini, Ciocchetti, l'ambiguo PD regionale e comunale, sono accomunati in questo stupro di gruppo della Madre Terra."

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Redazione

Marino (RM) – "Come un branco di lugubri rapaci, – Si sofferma a riflettere Adolfo Tammaro del Movimento per il Cambiamento –  prima di andarsene hanno deciso di lasciare traccia. La giunta Polverini ha deliberato l'insensata decisione di distruggere il territorio del Divino Amore con un insediamento che non serve a niente. Un territorio unico e inconfondibile, ultimo fazzoletto di agro romano ricco di storia, identità e possibilità di riqualificazione di un rapporto tra l'uomo e la terra che lo ospita. Non staremo, ora, a ripetere la puntuale e documentata esposizione con cui Adolfo Tammaro del Movimento per il Cambiamento, nella seduta consiliare del 31 ottobre scorso, ha illustrato assurdità, irregolarità e illegalità dell'affare. No, ora è altro che appare evidente. Nella risposta che il sindaco cementificatore Adriano Palozzi – incalza Tammaro, chiaramente in difficoltà, ha dato a Tammaro, oltre a "ricordare" allo stesso la propria famiglia, ha pensato di deriderlo accusando gli amanti disinteressati della Natura come lui di voler "… Lasciare tutto così com'è agli uccellini…"

Gli uccellini. Così insignificanti da meritare il disprezzo di chi vola troppo basso per comprendere il richiamo di una libertà che non conosce e non comprende. No, non stiamo facendo poesia – tutto ciò non la merita. E neanche un richiamo a quel Francesco d'Assisi, patrono di quell'Italia del cui tricolore il sindaco si cinge, che proprio dagli uccellini ebbe la folgorazione della libertà che lo fece sentire figlio di Dio Padre e della Madre Terra, quella terra che lo squallore, capace di pensare solo in termini di denaro e potere, distrugge senza rendersi conto dell'irreversibilità del danno. Questo atteggiamento va BANDITO. Sì, bandito, perché questa morale va bandita, cacciata, superata, sconfitta, emarginata. L'etica che vede nella terra e nella natura solo una fonte di profitto sta mettendo in discussione la possibilità di sopravvivenza della specie sul pianeta. Questa etica va BANDITA e quelli che la portano avanti, vanno BANDITI, vanno fermati.  Di fronte a questo irrazionale scempio, un danno per tutti a vantaggio di pochi, non ci sono più parti politiche se non chi distrugge e chi difende. Ognuno deve scegliere. L'esigenza di combattere la distruzione del territorio deve essere una coscienza più ampia delle piccole contrapposizioni di una politica che, persa nelle meschinità della guerra per bande e dell'accattonaggio elettorale per continuare a rubare, rischia di perdere di vista le questioni più importanti.

Le scelte hanno nome e cognome. Palozzi, Polverini, Ciocchetti, l'ambiguo PD regionale e comunale, sono accomunati in questo stupro di gruppo della Madre Terra. La battaglia del Movimento per il Cambiamento proseguirà. Il partito del cemento, il più pericoloso di tutti, è potente e ramificato, trasversale e spesso malavitoso. Ogni divisione è perdente, ogni isolamento è perduto. Che se ne vada, questa compagine di rapaci della politica, e chiunque li mandi a casa decida immediatamente l'annullamento dell'operazione, legiferando perché non ne resti traccia. Via gli uccellacci, libertà per gli uccellini. Cominceremo a chiedere sempre più, a livello giuridico, se un crimine ambientale, frutto avvelenato di rapacità politica, possa essere rivendicato come "diritto acquisito" che la comunità dovrebbe, poi, rinfondere se annullato. Paghino coloro che, con l'affare fatto,  si sarebbero avvantaggiati. Via gli uccellacci, libertà per gli uccellini.
E mentre stamattina il sindaco Palozzi stava inaugurando un piccolo parco a fronte di diverse migliaia di metri cubi di cemento circostanti in via Ugo Bassi, i bambini della scuola materna "Bruno Ciari" venivano condotti all'aperto nel cortile scolastico a causa della preoccupante concentrazione di gas radon nel piano inferiore dell'edificio. La ASL aveva segnalato il problema ma l’Amministrazione Palozzi non ha fatto il dovuto. Questi, di uccellini, non hanno alcuna importanza. Questa è la squallida cifra di chi ha usato territorio e istituzioni locali per un salto di carriera. Che non ci sia nessun "oltre" per questa politica. – Tammaro conclude – Fermiamola qui, ora. Tutti.
 

PIAZZONI/LAURENTI (SEL) "POLVERINI INNAMORATA DEL GRIGIO CEMENTO PIUTTOSTO CHE DELLA BELLEZZA DEL PARCO DELL’APPIA ANTICA"

“Non contenta delle nomine dell’ultima ora, Renata Polverini lascia ai cittadini di Roma e del Lazio un ultimo regalo. La manifestazione pubblica d'amore verso il dio-cemento e la sua avversione nei confronti di tutto ciò che abbia a che fare con bellezza e cultura". Questa la dichiarazione di Ileana Piazzoni candidata alla Camera de Deputati per Sinistra Ecologia Libertà e Mirko Laurenti Coordinatore SEL Marino. "L'approvazione del Programma integrato "Divino Amore", approvato nel corso dell'ultima giunta del 15 febbraio – precisano gli esponenti di SEL – autorizzando la variante che permetterà una nuova edificazione di 480.000 metri cubi (di cui ben 100.000 per la realizzazione dell'ennesimo centro commerciale) in un’area pregiata nella quale era previsto l'ampliamento del Parco dell'Appia Antica richiede, a nostro avviso, un intervento del Ministero dei Beni Culturali. "Confidiamo in una revoca di questo atta da parte del futuro Presidente della Regione e che la prossima Giunta approvi finalmente un Piano Paesaggistico Regionale come indicato dal Codice dei Beni Culturali. In caso contrario come Sinistra Ecologia Libertà – concludono Piazzoni e Laurenti – metteremo in campo le azioni politiche e istitituzionali necessarie in tutti i livelli di rappresentanza in cui saremo coinvolti per bloccare questo ennesimo scempio del centro destra che violenta ulteriormente il nostro territorio".

BONESSIO (RIVOLUZIONE CIVILE:) DA POLVERINI ARRIVA REGALO DI FINE STAGIONE A LOBBY COSTRUTTORI. NUOVI 500MILA METRI CUBI NEL PARCO DELL'APPIA ANTICA

«É incredibile come a poche ore dal voto la Giunta Polverini prosegua con lo scempio del territorio. – afferma il Presidente dei Verdi e capolista alla Regione Lazio per Rivoluzione Civile, Nando Bonessio – Abbiamo fatto un interrogazione urgente, che invieremo anche alla Procura della Repubblica, perchè secondo noi la Delibera di Giunta regionale n. 16 del 15 febbraio 2013, Programma Integrato di Intervento in località "Divino Amore" in variante al P.R.G. di Marino, per la realizzazione di 480.000 metri cubi nel Parco Regionale dell’Appia Antica è illegittima poichè viola la Direttiva 2001/42/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 giugno 2001 concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull'ambiente (VAS).  L'area del Divino Amore inserita con il Piano di Assetto nel Parco dell’Appia Antica comprende per lo più contesti agricoli periurbani (circa 1.000 ettari) con grandi qualità paesistiche e storico-archeologiche che costituiscono il criterio base del progetto del parco dell’Appia Antica. Bisogna annullare questa delibera che è un vero e proprio attentato a una zona tra le pregiate della Provincia di Roma e che rappresenta un vero e proprio "regalo di fine stagione" alla lobby dei costruttori».

RIFONDAZIONE COMUNISTA – RIVOLUZIONE CIVILE: "IVANO PEDUZZI E MAURIZIO SPEZZANO FARANNO DI TUTTO PER IMPEDIRE LA DEVASTAZIONE DI UNO DEGLI ULTIMI SCORCI RURALI DEL PAESAGGIO ROMANO"

L'ultimo decreto/editto della dimissionaria giunta regionale della Polverini dimostra come il centro-destra sino all'ultimo giorno pone in cima alle sue priorità la speculazione edilizia e la esecrabile distruzione del territorio: bene pubblico per eccellenza insieme all'acqua. Il Partito della Rifondazione Comunista di Marino si è opposto sin da subito alle delibere della Giunta Palozzi ed oggi prosegue insieme all'Assemblea STOP CEMENTO la sua lotta presentando un ulteriore ricorso per contrastare le scelte speculative della Polverini. Nostra intenzione però è portare la nostra battaglia anche in Regione dove siamo convinti che i nostri candidati con Rivoluzione Civile Ivano Peduzzi e Maurizio Spezzano faranno di tutto per impedire la devastazione di uno degli ultimi scorci rurali del paesaggio romano che fu. Il nostro impegno, che prosegue da anni sui temi della salvaguardia del territorio, è un impegno giornaliero e continuo in sintonia con le altre forze che oggi sostengono e promuovono Rivoluzione Civile, non è fatto di spot elettorali di partiti che solo oggi in sede elettorale si svegliano per promettere di fermare il degrado: invitiamo i cittadini a sostenerci in questa lotta che poi è la loro lotta perché Rifondazione Comunista-Rivoluzione Civile il nome, l'impegno e la volontà di proteggere il nostro territorio ce l'ha sempre messa, ben prima del 20 febbraio, e ce la metterà anche dopo il 25 febbraio.

CNA ROMA, REVOCA DELIBERA PRIMO ATTO NUOVA GIUNTA REGIONALE

“Chiediamo come primo atto della futura giunta regionale di revocare la delibera con cui la Polverini ha autorizzato una nuova edificazione nella campagna del Divino Amore, prevedendo 100mila metri cubi per la realizzazione di un centro commerciale. Proprio uno di quelli contemplati nel piano del commercio delle medie e grandi strutture di vendita di Roma Capitale. Un provvedimento che lo stesso sindaco Alemanno aveva dichiarato inattuabile dopo che Cna Commercio l’anno scorso aveva raccolto pareri negativi da parte di 17 dei 19 municipi, inclusi alcuni di centro-destra. Il sindaco e il presidente del XII municipio facciano sentire la propria voce” così Erino Colombi, presidente di Cna di Roma.


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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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