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ROCCA DI PAPA, SCADUTI I TERMINI PER LE AGEVOLAZIONI SU NUOVA TASSA RIFIUTI "TARES": POCA INFORMAZIONE DA PARTE DEL COMUNE

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Tempo di lettura 3 minuti Crestini: “I cittadini non sono stati informati delle riduzioni a cui avevano diritto”

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Angelo Parca

Rocca di Papa (RM) – Il Consigliere comunale di Rocca di Papa Emanuele Crestini denuncia una mancata informazione da parte dell'Amministrazione comunale nei confronti della cittadinanza riguardo le agevolazioni per non pagare la nuova tassa sui rifiuti (Tares) o ricevere uno sconto sulla bolletta.

La domanda per poter usufruire delle scontistiche è infatti scaduta il 20 gennaio e, secondo Crestini, tanti cittadini che probabilmente avevano le caratteristiche per poterla presentare non ne erano a conoscenza.

“Sono state approvate una serie di riduzioni per diminuire la tassazione ma il sindaco Pasquale Boccia non si è preoccupato di renderle pubbliche e farle conoscere democraticamente a tutti. – dichiara il Consigliere in una nota –  L’amministrazione comunale, – prosegue la nota – sulla base di una legge nazionale, ha infatti deliberato nel Consiglio comunale dello scorso 29 novembre la nuova tassa dei Rifiuti e Servizi, chiamata Tares. Il regolamento prevede un rincaro del trenta per cento di tutte le tariffe ma nello stesso tempo stabilisce anche una serie di riduzioni che toccano ambiti e classe di reddito diverse. Peccato che i cittadini di Rocca di Papa non sono stati informati delle agevolazioni di cui potevano usufruire perchè la delibera si trova solo sull’albo pretorio online e non si riesce a trovare con molta facilità . Molti infatti si vedranno arrivare quest’anno la bolletta maggiorata senza aver saputo a quali agevolazioni avrebbero potuto accedere e senza aver avuto la possibilità di richiedere riduzioni. Facciamo le battaglie per aiutare le persone bisognose e poi il Sindaco si dimentica di informare la cittadinanza di una cosa tanto importante come le agevolazioni sulla tassa sui rifiuti – ha proseguito nelle dichiarazioni Crestini – per una persona anziana che vive sola evitare di versare trecento euro l’anno rappresenta un aiuto importantissimo.

Nel frattempo la maggioranza di Rocca di Papa già si è fatta i propri conti e ha pensato solo a fare cassa con il 30% in più grazie alla nuova Tares. Il governo Boccia pur avendo i mezzi a disposizione per ridurre il carico fiscale sui cittadini di Rocca di Papa – afferma Crestini – non solo non fa nulla ma chiede anche maggiori sacrifici. Nello specifico il nuovo regolamento, presentando richiesta entro lo scorso 20 gennaio, prevedeva una riduzione del 30% per chi abita da solo, per le abitazioni ad uso stagionale o limitato, per residenti che vivono per più di sei mesi all’estero e per i fabbricati rurali ad uso abitativo. Sono tante anche le agevolazioni di carattere sociale per i contribuenti che avrebbero dovuto presentare una semplice autocertificazione riguardano nello specifico chi ha più di sessantacinque anni che spesso vive grazie ad una pensione minima”. Chi è ultrasessantacinquenne e vive solo in un’abitazione non superiore a 70 metri quadri sarebbe stato esentato dal pagamento della Tares. Se invece la casa non supera gli 80 metri quadri ed è occupata da due persone anziane, la tassa si sarebbe ridotta del 50%.

Le agevolazioni si ottengono solo presentando regolare richiesta al comune questo onere non è stato sufficientemente pubblicizzato dall’amministrazione comunale alla cittadinanza. Non è stato messo alcun manifesto, non è stato fatto un comunicato – aggiunge Crestini- esiste solo la delibera online del 29 novembre 2012 ma difficilmente consultabile da chi è nato quando il computer era solo fantascienza. – Crestini conclude la nota – Spesso sono stato io a contattare il cittadino e ad informarlo sul suo diritto alla riduzione. Il nuovo Regolamento dei rifiuti di Rocca di Papa prevede inoltre per il 2013 riduzioni tariffarie di vario genere per diverse tipologie di abitazioni e classi di reddito. Agevolazioni legate all’apposita richiesta che andava presentata entro il  20 gennaio 2013. In assenza di questa il contribuente dovrà versare l’importo completo senza sconti e agevolazioni. Io ho cercato di comunicare la novità a più persone possibili ma l’informazione per essere completa sarebbe dovuta partire dall’Amministrazione comunale. Come il sindaco Boccia si preoccupa di mandare alla cittadinanza inviti a manifestazioni e messaggi d’auguri allo stesso modo avrebbe dovuto informare i contribuenti delle opportunità e delle agevolazioni a cui hanno diritto. Le tariffe delle Tares che dovranno essere applicate non sono state ancora deliberate quindi chiedo al sindaco Boccia e all’assessore al bilancio Querini di non forzare la mano e di stabilire almeno  giuste aliquote 

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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