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Viterbo

VITERBO, IL CONSIGLIO PROVINCIALE APPROVA ALL'UNANIMITA' L'ORDINE DEL GIORNO CONTRO I RIFIUTI DI ROMA

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Tempo di lettura 3 minuti Il Consiglio ha dato mandato al presidente e alla Giunta provinciale di concordare con i presidenti delle province di Frosinone e Latina tutte le iniziative a tutela degli interessi del territorio.

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Viterbo –  Questa mattina il Consiglio provinciale ha approvato all'unanimità l'ordine del giorno contro il conferimento dei rifiuti di Roma negli impianti della Tuscia.

Ecco il testo:

 

ORDINE DEL GIORNO SULL’EMERGENZA RIFIUTI

                        PREMESSO:

Che il Governo Monti ha assunto i poteri commissariali nella gestione dell’emergenza rifiuti di Roma e provincia, con particolare riferimento ai rifiuti prodotti dai comuni di Roma, Ciampino e Fiumicino e dallo Stato Città del Vaticano;

che il ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha predisposto, senza un preventivo colloquio con i territori interessati, un apposito decreto con il quale definisce ruoli e funzioni del commissario straordinario dell’emergenza rifiuti a Roma e provincia individuato nella persona del Prefetto Goffredo Sottile;

che per scongiurare l’emergenza nel breve e medio periodo, il Governo ha deciso di utilizzare tutti gli impianti funzionanti sul territorio della Regione Lazio;

che il 7 gennaio scorso si è tenuto presso il Ministero dell’Ambiente un vertice convocato dal ministro Corrado Clini al quale, soltanto a seguito delle proteste scaturite dai territori, sono stati invitati a partecipare anche i rappresentanti delle province laziali in un primo tempo esclusi;

che in questa sede il ministro Clini ha reso noto i contenuti del Decreto governativo;

che anche la Provincia di Viterbo è chiamata a dare il proprio contributo alla risoluzione dell’emergenza rifiuti di Roma;

che il Decreto ministeriale, all’articolo 2 comma 1, definendo le funzioni del commissario straordinario stabilisce: “al fine di conseguire l’obiettivo di conferire in discarica solo rifiuti trattati nel rispetto della Direttiva Comunitaria 1999/31/CE, entro 8 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, individua gli impianti di trattamento meccanico biologico dei rifiuti urbani esistenti nella Regione Lazio che hanno una capacità autorizzata residua di trattamento, secondo quanto indicato dalla nota della Regione Lazio in data 21 dicembre 2012”;

che l’impianto di preselezione e trattamento della Provincia di Viterbo sito in località Casale Bussi- Strada Teverina risponde alle caratteristiche indicate dal Decreto;

che secondo quanto riferito, peraltro verbalmente, dal ministro Clini ai rappresentanti della Provincia di Viterbo presenti all’incontro, la Tuscia sarà interessata esclusivamente dalla fase del trattamento meccanico biologico e non dovrà smaltire la materia trattata nella discarica sita in località Monterazzano.

                    CONSIDERATO CHE:

Non è definito l’effettivo ruolo che la Provincia di Viterbo dovrà svolgere per contribuire alla risoluzione dell’emergenza rifiuti di Roma;

Non sono definite le modalità e i tempi in ordine all’utilizzo dell’impianto di Casale Bussi per il trattamento meccanico e biologico dei rifiuti di Roma e provincia;

Non è certa  l’esclusione del sito di Monterazzano per lo smaltimento dei rifiuti romani trattati nell’impianto di Casale Bussi;

Non è previsto nel decreto il divieto di transito all’interno dei centri abitati da parte dei mezzi di trasporto dei rifiuti provenienti da Roma, fatto questo che avrebbe impatti significativi sullo stato della viabilità provinciale;

che le rassicurazioni verbali del ministro Clini non trovano alcuna conferma esplicita nel testo del Decreto commissariale;

che lo stesso Decreto ministeriale, oltre a contenere esplicite diffide alle autorità competenti e alle imprese titolari degli impianti a dare immediata esecuzione alle disposizioni commissariali, non fornisce alcuna certezza in ordine alle effettive procedure che dovranno essere messe in atto sul territorio, né fornisce tempi certi in ordine al coinvolgimento delle province laziali nella fase di superamento dell’emergenza;

che gli impianti della Provincia di Viterbo già da anni si fanno carico di ricevere, oltre ai rifiuti conferiti dai sessanta comuni viterbesi, anche quelli dei 73 Comuni della Provincia di Rieti dove non esistono impianti di trattamento e smaltimento;

che la Regione Lazio, nel piano regionale dei rifiuti, pur ribadendo il principio secondo cui ogni provincia deve provvedere a smaltire i propri rifiuti sul territorio, ha prorogato fino al 2015 il conferimento dei rifiuti di Rieti negli impianti della Provincia di Viterbo;

che a causa del conferimento dei rifiuti di Rieti la discarica di Monterazzano ha visto esaurire anzitempo la propria capacità volumetrica rendendo inevitabile l’ampliamento degli invasi;

che la Provincia di Viterbo, grazie ad un cospicuo finanziamento della Regione Lazio pari ad otto milioni di euro, in accordo con i Comuni, ha avviato un Piano di interventi volto ad incrementare la raccolta dei rifiuti porta a porta su tutto il territorio provinciale con l’obiettivo di incrementare notevolmente il livello di raccolta differenziata previsto dalla legge;

che questi interventi sono rivolti a ridurre sensibilmente la quantità di rifiuti da conferire in discarica ed evitare una rapida saturazione degli invasi attualmente disponibili;

che un eventuale conferimento di ulteriori rifiuti provenienti da Roma non farebbe che aggravare ulteriormente lo stato della discarica di Monterazzano già reso sufficientemente difficile dal conferimento dei rifiuti di Rieti;

    

                                                 Tutto ciò premesso e considerato

                IL CONSIGLIO PROVINCIALE:

STIGMATIZZA fortemente il modus operandi del Governo e del ministro Corrado Clini, in ordine alla gestione della vicenda e al mancato coinvolgimento delle Amministrazioni provinciali del Lazio nella fase di definizione del Decreto;

STIGMATIZZA inoltre la decisione di coinvolgere le province laziali nella risoluzione di un’emergenza le cui responsabilità sono da attribuire unicamente alle inadempienze della Regione Lazio, della Provincia e del Comune di Roma;

ESPRIME NETTO DISSENSO nei riguardi dei contenuti del Decreto;

DÀ INFINE MANDATO al presidente e alla Giunta provinciale di concordare con i presidenti delle province di Frosinone e Latina tutte le iniziative a tutela degli interessi del territorio.

 

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Costume e Società

Bolsena, a palazzo del Drago il pesce incontra le bollicine della Franciacorta

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Sabato 29 giugno, per il ciclo di appuntamenti dal titolo “Art, history, food and beverage”
 
Tra i giardini, le stanze e le terrazze di palazzo del Drago una serata che unisce enogastronomia, cultura e letteratura. È la proposta di Voltumna srls per sabato 29 giugno, alle 20, per il ciclo di appuntamenti “Art, History, Food&Beverage” in una delle cornici più suggestive di Bolsena, l’antica fortezza e dimora signorile cinquecentesca nel cuore del borgo vecchio. I partecipati saranno accompagnati su via delle Piagge fino al portone cinquecentesco, per poi intrattenersi tra i suggestivi e scenografici spazi di Palazzo del Drago. Il buffet in piedi, con finger food, curato dagli chef del ristorante Il Pinziale, sarà a base di pesce tra cui spicca un’eccellenza del pescato del lago di Bolsena: il coregone. In abbinamento saranno proposte due bollicine dell’azienda agricola Monzio Compagnoni della Franciacorta: Cuvée “alla moda” pas dosè e Cuvée “alla moda” brut rosè.  La serata, organizzata in collaborazione con l’enotabaccheria Dal Biondo 1977, sarà arricchita dalla presentazione del libro “Sciampagna. Lo spumante classico italiano”. Il volume, ha tra gli autori, i due sommelier viterbesi Cristina Baglioni ed Enrico Zamboni, che saranno presenti alla serata. La prenotazione è obbligatoria per il numero limitato di posti. Si può scrivere alla email voltumna175@gmail.com o chiamare i numeri 328 8965009 – 320 2467716, per avere informazioni più dettagliate.
 
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Cronaca

Soriano nel Cimino, restauro Palazzo Chigi Albani: sabato 1 giugno la presentazione ufficiale

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Sarà presentato ufficialmente l’importante progetto di restauro di Palazzo Chigi Albani a Soriano nel Cimino. Un’opera da 5 milioni di euro che permetterà di recuperare, valorizzare e promuovere la storica struttura.

La conferenza di presentazione, che si svolgerà sabato 1 giugno alle 18.30 nell’incantevole cornice di Palazzo Chigi Albani, sarà moderata dal vicesindaco, e assessore alla Cultura e Turismo, Rachele Chiani.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco Roberto Camilli seguiranno gli interventi dell’architetto Margherita Eichberg, Soprintendente per Viterbo e Etruria meridionale, dell’onorevole Mauro Rotelli, Presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, degli architetti Yuri Strozzieri e Giuseppe Borzillo, funzionari della Soprintendenza dei Beni Culturali e dell’architetto Alessandro Aimola, responsabile dell’ufficio tecnico di Soriano nel Cimino.

“Sarà una giornata ricca di emozioni, – commenta l’amministrazione comunale – poiché si tratta di un progetto dal grande valore storico, culturale e, per i sorianesi, anche affettivo. Un ringraziamento speciale a tutti coloro che stanno lavorando per la realizzazione di questa opera significativa”.

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Cultura e Spettacoli

Viterbo, a palazzo Scacciaricci si presenta il Movimento “SpazioTempismo”

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Saranno per la prima volta uniti nell’opera artistica il Tempo, lo Spazio e la
rappresentazione multi-prospettica del soggetto con l’evidenza della continuità del
trascorrere del flusso dell’intervallo tra una prospettiva e l’altra. L’idea di
SpazioTempismo nasce nel 2010 da un’intuizione di Enzo Trifolelli che supportato poi
da Giampiero Ascoli, intraprendendo studi e ricerche, hanno ampliato e sviluppato il
tema dello Spazio e del Tempo che nella storia dell’arte ha radici profonde,
concretizzando il nuovo concetto e strutturando l’omonimo Movimento artistico.
Nell’ambito del Festival ViterboImmagine2023 lo SpazioTempismo ha avuto la sua
affermazione con l’esposizione di 34 opere di 24 artisti.
L’inaugurazione – con ingresso libero – si aprirà alle 18,00 presso Il Palazzo
Scacciaricci, una Torre-Loggia che sovrasta il caratteristico portico della Piazza S.
Pellegrino, nel suggestivo quartiere medievale, nel cuore del centro storico di Viterbo.
Enzo Trifolelli verrà introdotto da Silvio Merlani titolare della Galleria Chigi e, dopo
una breve ma interessante descrizione del concetto di SpazioTempismo, aprirà un
confronto con i presenti: artisti, appassionati dell’arte e non solo, sul nuovo concetto
e Movimento Artistico “SpazioTempismo”, per approfondire i temi inerenti.
Nella splendida cornice dell’evento, è previsto anche l’intervento della Critico d’Arte
Barbara Aniello che parlerà delle opere esposte e del Concetto SpazioTempistico.
All’esposizione saranno presenti molte opere realizzate con il Concetto dello
SpazioTempismo da alcuni dei seguenti artisti: Emanuela Artemi, Luciana Barbi,
Sergio Barbi, Simona Benedetti, Carlo Benvenuti, Nello Bordoni, Stefano Cianti, Alessia
Clementi, Pippo Cosenza, Raffaela Cristofari, Daniele Del Sette, Francesca Di Niccola,
Paola Ermini, Sheila Lista, Gino Loperfido, Francesca Mazzone, Matilde Mele, Arialdo
Miotti, Francesco Persi, Cecilia Piersigilli, Enzo Trifolelli, Tullio Princigallo, Rita

Sargenti, Alessandro Scannella, Giampietro Sergio, Paolo Signore, Carla Sozio, Jennifer
Venanzi, Alessio Zenone.
All’inizio dell’incontro saranno distribuite delle piccole brochure che illustrano il
concetto e che, assieme al link web (QR code), conducono alla più ampia descrizione
dell’idea. Sulla brochure web sono presenti anche immagini di opere in pittura,
scultura, Digital Art, installazioni e altorilievi.
La Mostra sarà visitabile, con ingresso libero, dal 20 aprile fino al 5 maggio 2024 dal
martedì al venerdì dalle 16,30 alle 19,30 e sabato, domenica e festivi dalle 10,00 alle
12,30 e dalle 16,00 alle 19,30.
Gli organizzatori dell’Evento e fautori del Movimento Artistico “SpazioTempismo”
invitano tutti i lettori a visitare la Mostra per ammirare le opere in SpazioTempismo
esposte.

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