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Roma

VELLETRI, GLI INSEGNANTI SI AUTODENUNCIANO TUTTI QUANTI E SFILERANNO SABATO IN FIACCOLATA

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Tempo di lettura 3 minuti Canterani: “Mi autodenuncio perché crediamo nella forza dei diritti ma rifiutiamo il diritto della forza. "

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[ COMMISSARIATO DI PS DI VELLETRI – VERBALE DI ELEZIONE DI DOMICILIO ]

 

Sabato 15 dicembre si terrà una fiaccolata di denuncia che partirà alle ore 17:30 da piazza Garibaldi fino a piazza Mazzini.

 

 

Chiara Rai

Velletri (RM) – Quattro docenti di Velletri denunciati per aver partecipato a un flash mob, lo scorso 10 novembre, in occasione dell’inaugurazione del teatro Volonté e simultaneamente alle manifestazioni in atto in tutta Italia per denunciare il “disastroso stato in cui versa la scuola pubblica”.

Ieri, presso l'Istituto Agrario di Velletri, il Coordinamento Scuole dei Castelli Romani presieduto dagli insegnanti Giuseppe Rossi e Vairo Canterani alla presenza di numerosi insegnanti e associazioni, ha espresso profonda indignazione nei riguardi di un pezzo di apparato dello Stato, in questo caso il Commissariato distaccato di polizia di Velletri, che “anziché perseguire i delinquenti – parole dei membri del coordinamento – hanno notificato a quattro docenti, che hanno protestato contro i tagli del Governo alla scuola pubblica, dei verbali di elezione di domicilio per trasmettere le informative di reato all’Autorità Giudiziaria”.

Gli insegnanti presenti si sono tutti autodenunciati come gesto simbolico di non rinuncia al diritto di difendere il diritto alla pubblica istruzione, manifestato con il gesto pacifico del flash mob.

Sabato prossimo 15 dicembre si terrà una fiaccolata di denuncia che partirà alle ore 17:30 da piazza Garibaldi fino a piazza Mazzini. Le azioni dunque, non si arrestano:“mi autodenuncio – ha dichiarato Canterani – perché crediamo nella forza dei diritti ma rifiutiamo il diritto della forza. L’episodio accaduto ci sembra un atto intimidatorio e non possiamo accettarlo perché l’aver manifestato per una decina di minuti pacificamente le nostre idee non può essere condannato in questa maniera. Noi crediamo che la scuola sia il futuro e intendiamo continuare a difenderla”.

Alla conferenza a Velletri si è presentato anche il consigliere comunale Danilo Rossi che ha espresso da parte dell’amministrazione comunale tutta, piena solidarietà: “Ritengo che il gesto verso questi insegnati – ha detto –  esprima arretratezza culturale, esprimiamo ai docenti una solidarietà concreta in quanto ci attiveremo con un sistema di avvocati democratici e vi saremo accanto questo sabato per sostenere la vostra causa”. Un altro docente, Giacomo Bortone ha espresso dei concetti rilevanti sintetizzando il fatto che negli anni si è assistito ad un “accomodamento al ribasso” di tutte le risorse destinate alla scuola che è culminato con la riforma Gelmini in un reale smantellamento della stessa pubblica istruzione. “Nessuna delle forze politiche ha finora preso alcuna posizione rispetto alla riforma Gelmini che di fatto limita il nostro agire come insegnanti e come acceto ai nostri fondamentali diritti di poter espletare la nostra professione”. 

Infine Giuseppe Rossi che ha aperto la conferenza di ieri, ha spiegato quanto il coordinamento sia nutrito di adesioni da Velletri fino a Frascati e Grottaferrata, dalle superiori agli istituti comprensivi: “quello che è successo a questi docenti – ha detto Giuseppe Rossi – non si è verificato da nessun’altra parte. Neppure negli anni ’70”.

Sia Canterani che Rossi, hanno spiegato che in uno Stato di diritto non dovrebbero esserci autorizzazioni per manifestare ma bensì comunicazioni alle autorità di pubblica sicurezza affinché venga garantità l’incolumità pubblica. Ma il 10 novemre non è successo nulla di tutto ciò: c’è stato un flash mob, ovvero una aggregazione spontanea in piazza di persone che in poche decine di minuti hanno tenuto in mano dei fogli di carta con frasi di protesta contro i tagli alla scuola.

Se si permettono tali precedenti e si china la testa, ovvero si permetta in silenzio che si perseguano degli insegnati e persone che manifestano pacificamente per un diritto garantito dalla Costituzione, allora significa che si è vicini ad una condizione repressiva senza ritorno. Viva la democrazia.

Cronaca

Roma, via Mezzoiuso: sit-it per la legalità e contro il degrado

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In un contesto di crescente preoccupazione per la sicurezza e il degrado urbano, un gruppo di residenti del VI Municipio di Roma ha indetto un sit-in di protesta in Via Mezzoiuso.

il condominio di via Mezzoiuso

Un evento pacifico che si è svolto ieri sera proprio di fronte al condominio di via Mezzoiuso 38 da tempo al centro di molte problematiche tra cui la presenza dentro baracche di fortuna di una folto gruppo di persone.

l’ingresso alle baracche

La manifestazione nasce da un sentimento di malessere collettivo, crescente tra i residenti, che lamentano un deterioramento della sicurezza e della qualità della vita nella zona.

cumuli di rifiuti nei pressi delle baracche

Gli abitanti hanno segnalato un aumento di episodi di vandalismo, spaccio di sostanze stupefacenti e atti di inciviltà che hanno contribuito a rendere Via Mezzoiuso e le aree limitrofe non più vivibili; diventa quindi necessario far sentire la propria voce e chiedere interventi concreti da parte di tutte le istituzioni.

il nostro inviato durante la telefonata al presidente del VI Municipio Nicola Franco

Le interviste ai cittadini

“Io non mi sento più sicuro a passeggiare qui – ha dichiarato uno dei manifestanti – è inaccettabile che le istituzioni non si rendano conto di quanto sta accadendo. Chiediamo maggiori controlli e un intervento immediato per ripristinare la sicurezza e il decoro del nostro quartiere”.
I residenti hanno evidenziato la necessità di creare spazi di socializzazione e attività per i giovani, al fine di contrastare il degrado e promuovere un senso di comunità.

Tante le testimonianze che abbiamo raccolto al microfono

INTERVISTA AI CITTADINI DURANTE IL SIT-IN

Questa è una strada dove non c’è un marciapiede, dove le luci non funzionano, abbiamo richiesto più volte di rifare l’asfalto ma niente, le fognature non ci sono e dove ci sono sono insufficienti, quando piove via mezzoiuso si allaga completamente come puoi vedere dai tanti video che abbiamo girato – le parole di un altro dei cittadini intervenuti.

UNO DEI VIDEO GIRATI DURANTE I TEMPORALI DELLA SCORSA SETTIMANA mostra sacchi della spazzatura portati via dalla corrente

Ed ancora al microfono

INTERVISTA AI CITTADINI DURANTE IL SIT-IN
rifiuti accatastati nei pressi dell’ingresso alle baracche

La nostra telefonata al presidente del VI Municipio Nicola Franco

Durante il sit-in abbiamo contattato il presidente del VI Municipio Roma Le Torri, Nicola Franco, il quale ha dato la sua piena disponibilità ad incontrare martedì o mercoledì della prossima settimana, i cittadini della zona.

L’OK DEL PRESIDENTE DEL VI MUNICIPIO, NICOLA FRANCO, AD INCONTRARE I CITTADINI

Il sit-in si è concluso con un invito a continuare la mobilitazione: “Non ci fermeremo qui. Questo è solo l’inizio di una serie di iniziative che intendiamo portare avanti fino a quando non vedremo realizzati i cambiamenti che meritiamo”, ha affermato uno degli organizzatori.

La manifestazione ha richiamato l’attenzione sulla necessità di ascoltare le istanze della comunità locale e di agire tempestivamente per affrontare le problematiche di sicurezza e degrado che affliggono il quartiere.
Ora la palla passa alle istituzioni, che devono rispondere a queste richieste sempre più pressanti dei cittadini.

foto e video by L. I.

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Economia e Finanza

Roma, proposta per il taglio di 500 miliardi di “Sprechi e Malapolitica”: la video intervista a Maria Grazia Cucinotta

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L’obiettivo è raggiungere entro il 31 ottobre, le 50.000 firme

“Andiamo tutti a firmare per riportare benessere e dignità a tutti gli italiani.”
Vengono dal cuore le parole della “Madrina” di questa iniziativa, l’attrice ed icona della cultura e della bellezza italiana, Maria Grazia Cucinotta che è da sempre donna impegnata nel sociale ed in difesa dei più deboli.

INTERVISTA A MARIA GRAZIA CUCINOTTA IN ESCLUSIVA PER IL NOSTRO GIORNALE

Si è tenuta a Roma all’hotel Hive la conferenza stampa di presentazione della Proposta di Legge di Iniziativa Popolare promossa dal Comitato Stiamo Uniti costituito da Adusbef, Anildd, Codacons, Comitato dei 500 e Unione Popolare. Donne, uomini, professionisti, imprenditori senza sponsor politici o partiti, mossi soltanto dall’unico desiderio di recuperare importanti risorse economiche dei cittadini italiani e ridistribuirle con mirati programmi di intervento alle fasce più deboli della società e per diminuire le tasse.

Maria Grazia Cucinotta durante la conferenza stampa

L’obiettivo è raggiungere entro il 31 ottobre, le 50.000 firme necessarie per far approdare in Parlamento la proposta di legge di iniziativa popolare finalizzata al taglio di 500 miliardi di “Sprechi e di Malapolitica”.
“Siamo in un baratro così forte che l’attuale situazione economico politica del nostro rischia di non permettere più di poter concedere aiuti concreti alle famiglie”, ha dichiarato nel suo intervento l’architetto Roberto Mezzaroma, già parlamentare europeo ed uno dei “motori attivi” di questo comitato.
“Questa proposta popolare punta – ha poi concluso nel suo intervento – a ridare fiducia al nostro Paese permettendogli di riacquistare una credibilità economica che il forte debito pubblica mina ormai da decenni”.


“Una iniziativa che nasce dal basso, dalle necessità dei cittadini italiani – queste le parole di Maria di Prato imprenditrice con alle spalle due referendum, rispettivamente uno contro il finanziamento pubblico ai partiti con Unione Popolare e l’altro per ridurre gli stipendi ai parlamentari – che ha come obiettivo quello di sanare tante situazioni che creano e diffondono nel nostro Paese Sprechi e Malagestione delle tante risorse economiche prodotte dai cittadini italiani”.

nella foto da sx il professor Antonio Gabino, l’architetto Roberto Mezzaroma, la giornalista Maria Grazia Giordano, la dottoressa Maria di Prato e l’avvocato Evandro Senatra, presidente del Comitato “Stiamo Uniti”

Con loro, il professor Salvatore Sfrecola, già Magistrato della Corte dei Conti ed attuale Presidente dell’Associazione Italiana Giuristi di Amministrazione, che ha lanciato l’iniziativa dell’Osservatorio di controllo e monitoraggio degli sprechi nella PA, il professor Antonio Gambino che ha tenuto una interessante relazione su temi finanziari italiani e di respiro internazionale, la dottoressa Barbara Mezzaroma, imprenditrice edile che ha denunciato la mafia di Ostia, non scendendo a patti con i criminali e ha esortato ad avere coraggio per portare avanti iniziative come quella della raccolta firme. È intervenuto anche Gianluca di Ascenzo, Presidente del Codacons, sottolineando che questa iniziativa è importante perché mirata anche alla difesa e tutela dei diritti di utenti e consumatori e l’avvocato Evandro Senatra, presidente del Comitato promotore.

Barbara Mezzaroma, imprenditrice edile

Tra i presenti anche Lombardia Civica che ha spiegato le ragioni del suo sostegno ed ha annunciato una serie di banchetti itineranti in tutta la Lombardia per la raccolta delle firme.

Una proposta che punta a far rinascere la fiducia e la speranza partendo dalla volontà stessa dei cittadini italiani desiderosi, ormai da troppo tempo, di ritrovare un paese meritocratico, capace di investire nelle proprie ricchezze e, soprattutto, scevro da ogni “spreco e malagestione”.

Al via quindi la raccolta delle firme sia telematicamente cliccando questo link https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/1200000

con l’utilizzo dello SPID o della carta elettronica che nei vari gazebo in giro per l’Italia.

foto e video by L.I.

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Cronaca

Roma, via Mezzoiuso. Lettere al giornale: “Bombole accatastate”, cresce la paura

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Sabato 28 ottobre, a partire dalle ore 18:00, si svolgerà una manifestazione a Roma, in via Mezzoiuso 38, per denunciare il degrado che affligge questa importante area del Municipio VI Roma Le Torri.

I cittadini, uniti dalle stesse preoccupazioni, si ritroveranno per far sentire la propria voce e per chiedere interventi urgenti per ripristinare il decoro e la vivibilità di questo quartiere.
Negli ultimi mesi, via Mezzoiuso 38 ha vissuto un degrado sempre più evidente, con rifiuti abbandonati, rischio incendi, microcriminalità, numerosi atti di intimidazione ai residenti.

i fili strappati delle centraline telefoniche

La situazione ha portato a una crescente preoccupazione tra i tutti coloro che, giorno dopo giorno, si trovano a vivere in un contesto di pericoli ed insicurezze.
La manifestazione non sarà solo un momento di protesta, ma anche un’occasione per sensibilizzare e raccogliere idee su come migliorare l’intero quartiere.

una delle tante email giunte alla nostra redazione

Ed alla nostra redazione, che sin dall’inizio ha dato spazio a questo crescente degrado, continuano a giungere email, video ed immagini che descrivono senza veli, la crescente preoccupazione dei cittadini.

IL VIDEO MOSTRA UNA DELLE NUMEROSE CONSEGNE DI BOMBOLE DI GAS ALL’INTERNO DELLE BARACCHE DI FRONTE AL CONDOMINIO DI VIA MEZZOIUSO 38

Anche stavolta la paura ha un nome chiaro che la scorsa settimana ha fatto tremare i cittadini nel popoloso quartiere di Torre Angela: l’uso diffuso delle bombole di gas. (leggi articolo https://www.osservatoreitalia.eu/roma-esplode-una-bombola-del-gas-nel-quartiere-di-torre-angela-gravemente-ferita-una-persona-evacuato-il-centro-di-accoglienza/)
“Balconi dove se ne accatastano in quantità” con il rischio sempre più concreto che la situazione possa diventare, come ci scrive uno dei nostri lettori, “esplosiva”
Un continuo grido di aiuto che noi giriamo, come sempre dalle nostre pagine, alle autorità e a tutti coloro i quali possono intervenire a tutela della legalità e della sicurezza delle cittadine e dei cittadini di via Mezzoiuso 38.

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