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Cozzi: "Ancora una volta si favorisce il conferimento in discarica anzichè il recupero dei materiali, e il raggiugimento del 65 % di raccolta differenziata entro il 2012 si allontana sempre di più."
Redazione
Ladispoli (RM) – L’impianto della Recin chiude. "In seguito alla chiusura dell’attività i dipendenti della Recin, quest’anno per Natale, troveranno sotto l’albero una bella lettera di licenziamento. – Scrive in una nota Marina Cozzi presidente del Comitato Rifiuti Zero Ladispoli – Alle famiglie che perderanno il lavoro – prosegue Cozzi – e agli imprenditori costretti a interrompere la propria attività lavorativa va tutta la solidarietà del Comitato Rifiuti Zero di Ladispoli. Purtroppo dopo anni di campagne di disinformazione e allarmismi ingiustificati la storia dell’impianto di recupero di inerti e sfalci verdi di Monteroni si conclude nel peggiore dei modi con danni enormi agli imprenditori, ai dipendenti e alla collettività che vede l’interruzione di un servizio pubblico indispensabile per una corretta gestione dei rifiuti.
Ancora una volta si favorisce il conferimento in discarica anzichè il recupero dei materiali, e il raggiugimento del 65 % di raccolta differenziata entro il 2012 si allontana sempre di più. – La nota conclude – In quanto alla motivazione della chiusura dell’impianto di smaltimento di inerti e verde che, secondo quanto sostiene l’amministrazione comunale, mette a repentaglio “la vocazione agricola e agroturistica della campagna di Monteroni” , secondo la nostra visione di sviluppo sostenibile del territorio è soprattutto la cementificazione il nemico da combattere, non un impianto che trasforma i residui verdi in compost fertilizzante per il terreno.
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