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Roma

ANGUILLARA, LE FALSITA’ DOCUMENTATE

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Tempo di lettura 4 minutiA vari cantanti del coro di Anguillara, che pare abbiamo in repertorio solo il tormentone “è falso, è falso” diciamo che di falso qui , in quello che scriviamo, non c'e' nulla.

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Emanuel Galea

Anguillara (RM) – Scriveva Publio Cornelio Tacito, storico romano del 1°- 2° secolo: "Irritarsi per una critica vuol dire riconoscere d’averla meritata". E proprio questa è stata la reazione, di qualche consigliere dell’attuale Giunta comunale e del gruppo di amici che a questi fanno capo, in merito a ciò che stiamo scrivendo su questo giornale. Forse, non sapendo quale risposta dare ai vari quesiti posti, si preferisce ricorrere al solito luogo comune ormai logorato di gridare “è falso”.

Si sono citati fatti e non si è ascoltato. Abbiamo indicato le fonti delle nostre informazioni e quasi tutti hanno girato le spalle. Abbiamo segnalato numero e data dei documenti e tutto è caduto in orecchie sorde. Ogni volta, il coro del gruppo di amici ha intonato “è falso”.

Con riferimento al pensiero di Ezra Pound, intendendiamo le critiche che vengono scritte, nella speranza che le cose migliorino, perché, parafrasando  Nietzsche, gli insetti pungono non per cattiveria ma perché vogliono vivere anche loro; Lo stesso è per i cittadini, vogliono il dovuto, non la mortificazione degli amministratori.

Tutto quello che si è scritto fino ad ora secondo questo gruppo è falso. Visto e considerato che ogni critica fatta prendeva spunto da un documento ufficiale dell’Ente, sarebbe ora di riprodurre il documento incriminato e qualora risultasse falso quello che abbiamo scritto, tutto sarebbe dovuto. Secondo l’ipotesi degli amici summenzionati, i documenti prodotti sarebbero poco attendibili. Ci estraniamo completamente da questa tesi e riaffermiamo che il documento ufficiale sia più che attendibile.

Forse abbiamo messo troppa “carne al fuoco” su ogni articolo, più di quanto il lettore sia disposto a sopportare. Intendiamo quindi rimediare e proporre un articolo per “ogni falso documentato”.

Oggi torniamo sull'argomento della ormai nota determina dirigenziale n. 878 dello scorso 7 settembre. Nel nostro articolo intitolato [ ANGUILLARA, DETERMINE DIRIGENZIALI: E' TEMPO DI SALDI. PAGHI TRE E PRENDI DUE ] trattavamo di due bagni chimici che si trovano disastrati al mercato del lunedì nel piazzale delle case popolari. Un’attenta lettura della determina, a firma Villelma Carucci, dimostra come, la dirigente convinta, paga per tre bagni, ignara che sono stati forniti solamente due.

Appena uscito l’articolo, la notizia in parte è stata ignorata e in parte si è sentito il solito coro che intonava  “è falso, è falso”. Presa coscienza della situazione, l’assessore all’Ambiente, anziché squalificare la notizia per “falsa”, molto saggiamente ha incaricato i tecnici dell’ufficio “costi” di indagare sulla vicenda. 

Con il dovuto rispetto ricordiamo all’ assessore che due più due fa quattro. L’indagine dei tecnici non dovrebbe presentare eccessive difficoltà.  I bagni sono due, le fatture pagate sono per tre bagni. La società Toi Toi srl dovrebbe restituire le migliaia di euro versate in più indebitamente. 

A vari cantanti del coro di Anguillara, che pare abbiano in repertorio solo il tormentone “è falso, è falso” diciamo che di falso qui , in quello che scriviamo, non c'e' nulla. Qui, al contrario c'e' dell’altro. Siamo certi che terminata l’indagine, l’assessore la voglia rendere pubblica sul sito ufficiale del Comune.

Pubblico è stato l’atto indebito e, secondo chi scrive, pubblico dovrebbe essere il risultato dell’indagine. Ci si stupisce che la società Toi Toi srl, fornitore di fiducia del Comune di Anguillara, emetta 2 fatture, la prima a marzo e la seconda a giugno, per complessivi euro 7.260,00, incassa per tre bagni (come riportato nella determina)  e non si accorge che ne ha forniti solo due.

Si presume che già sia stata emessa la fattura di settembre. Le nostre supposizioni si basano sul contenuto della determina e pertanto aspettiamo la versione ufficiale che vorrà fornirci l’assessore. Sconcerta non poco la dichiarazione sottoscritta dal responsabile dell’Area, Villelma Carucci. Autorizzando la spesa, dichiara testualmente: "viste le relative fatture emesse dalla ditta incaricata ad eseguire il servizio di nolo di n. 3 (tre) bagni chimici occorsi per lo svolgimento del mercato comunale; Accertato che le fatture corrispondono agli interventi affidati al servizio…." Dopo questa solenne premessa autorizza quindi il pagamento.  Chi è l’addetto al Comune che ha il compito di controllare gli ordinativi con le consegne effettive? Chi è che ha fatto sbagliare, in buona fede, l’architetto Carucci?

Qualcuno dal gruppo dei fan del consigliere, senza meno dirà: "vabbé, per una manciata di migliaia di euro tutta questa  tragedia". A prescindere che, la manciata di euro non sono soldi del consigliere bensì della comunità. E’ una questione anche di principio morale. La gente vive anche di questi principi mentre la credibilità dell’Ente si fonda sulla sua trasparenza amministrativa. Ha scritto bene Somerset Maugham: la gente ti chiede una critica, ma in realtà vuole solo una lode.

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