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C.R.
“Libertà e Amore” questo il titolo dell’affascinante raccolta di poesie e versi della scrittrice Alba Ferrara. Due parole, “libertà” e “amore” che non soltanto vestono in maniera autobiografica l’autrice del libro ma vibrano nella loro interezza attraverso splendidi, sibillini, melodici, urlanti, ermetici versi. Alba canta alla libertà e urla all’ingiustizia che sussulta e si snoda tra colori e sfumature cieche. Una cecità che va oltre il tempo e l’eternità, affidando una disarmante ermeticità nelle mani di un pierrot che sentendo e vedendo soffre e gode. Sorrisi e lacrime di un fascino leopardiano contaminato dal simbolismo e trapuntato dal “mal de vivre” proiettato alla rinascita interiore. Un connubio dunque tra passione, ermetismo, simbolismo che dialogano e danzano fino ad arrivare ad un circolo perfetto eppure etereo. E mentre s’infrange, riprende subito forma. Delle vibrazioni tristi e gioiose che lasciano senza fiato. Dei granelli di sabbia che Alba Ferrara, già docente di lettere al liceo artistico Ripetta e poi al Pascal di Roma, ha saputo plasmare con la sua arte di rappresentazione dell’essere. Vincitrice di numerosi premi letterari, Ferrara, è un affascinante ritratto retrò di un futurismo avanzato. La scrittrice si rifugia e vive nelle bellezze di Nemi.
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