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[ IL VIDEO DELL'INTERVENTO DELLA POLIZIA LOCALE DI GENZANO ]
Chiara Rai
Genzano (Rm) – Tanto rumore ma alla fine, dopo oltre trenta giorni, con l’aiuto di un gruppo di cittadini attivi, siamo riusciti a far mettere i sigilli a quella che inizialmente abbiamo denunciato come “baraccopoli”. Sì proprio la grossa discarica in via del Perino a Genzano sul costone verde che si affaccia sul lago di Nemi è stata sequestrata questo tardo pomeriggio dal comando di polizia locale diretto da Giulio Bussinello insieme al tenente di giudiziaria Gianfranco Silvestri. Termina così un traffico di rifiuti che stava diventando ingestibile. Di giorno in giorno, il cumolo di immondizia, tra cui rifiuti pericolosi, è cresciuto a vista d’occhio. Tanto che sul ripidissimo costone che si affaccia sul lago di Nemi si possono ancora scorgere contenitori arrugginiti in latta che solitamente contengono solventi chimici o vernici, lastre di eternit, bombole di gas, elettrodomestici, sedie, blocchi in cemento, stracci, ferrame, mobilio, cavi elettrici, bidoni ossidati, utensili, un coltello, delle maioliche, calcinacci, plastica, massi, e pezzi di cancello, pneumatici, ombrelli e scaffalature in metallo. Tutto materiale, di cui parte, senza dubbio con il forte temporale di oggi 31 ottobre, sarà probabilmente caduta anche a valle, a due passi dallo “specchio di Diana”. Circa un mese fa L’osservatore laziale grazie al puntuale megabinocolo del nostro amico incognito “WikiLeaks” ha denunciato la presenza di rifiuti ingombranti, proprio in quel punto. Allora non erano tanti come risultano oggi, ma già i cittadini di Genzano, l’associazione La Fonte, il Movimento Cinque Stelle di Genzano e soprattutto “Brutte Foto” che ha fornito successivo materiale fotografico, oltre al presidente dei Verdi Lazio Nando Bonessio si mobilitarono da subito. Insieme chiedemmo al sindaco Flavio Gabbarini di intervenire. La redazione de L’osservatore laziale ha sollecitato al Comune numerose volte delle risposte. E, fatte salve le lungaggini burocratiche, il primo cittadino ha sollecitato la polizia locale nel procedere al sequestro cautelativo. Nel mettere in campo l’operazione c’è stato anche un preventivo dialogo con la Forestale di Velletri diretta da Giuseppe Di Filippo, già allertato sul caso. Il Comando di polizia locale si è autonominato custode giudiziario in attesa che subentri la Procura e ha provveduto a emettere una denuncia nei confronti di ignoti. Ciononostante la discarica sia ricadente in una proprietà privata. La polizia ha infatti, diversi giorni fa, inoltrato all’ufficio Tecnico comunale la richiesta di identificazione del proprietario dell’area e ha inoltre provveduto ad allertare la Asl. Ma l’operazione non è finita. Su un altro terreno vicinissimo a quello sequestrato c’è altro materiale simile oltre ad una ruspa da almeno 140 hp, un piccolo rullo e una spianatrice di asfalto con tanto di automobile Renault Espace senza targa. Li si faranno gli accertamenti del caso. Intanto il primo cittadino Gabbarini apre la caccia all’abusivismo: “Colpiremo i responsabili di questi danni ambientali ma anche di abusi edilizi di proprietà comunale e non. Intendiamo riappropriarci di ciò che è nostro e garantire la tutela del territorio ai cittadini”. All’articolo mancano sicuramente delle foto essenziali, quelle ddi tutte le persone che hanno concretamente contribuito ad ottenere questo risultato. Se oggi è stata ristabilita la dovuta legalità (ma monitoreremo affinché oltre ai sigilli vengano rimossi dal proprietario tutti quei rifiuti) è prima di tutto merito dei cittadini, il vero motore de L’osservatore laziale.
tabella PRECEDENTI:
19/10/2012 GENZANO E NEMI: I CITTADINI SI ATTIVANO NELLA "VALLE DEL SILENZIO"
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