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Redazione
Lazio – Protesta vivamente il Presidente delle donne dell’ANCI LAZIO Gabriella Sisti in merito al mancato accordo sulla legge che avrebbe dovuto introdurre l’obbligo di almeno il 40% di donne nei consigli di Amministrazione delle grandi aziende europee quotate in borsa.
La proposta, presentata dal Commissario Europeo Viviane Reding, andava nella direzione di garantire un’adeguata uguaglianza di genere in settori fino ad oggi totalmente proibiti per il sesso femminile.
“Mentre noi amministratrici del Lazio stiamo raccogliendo le firme per sanare una situazione di arretratezza democratica che l’Italia si porta dietro da tanti anni – afferma Gabriella Sisti – tanto che in fatto di presenza femminile il nostro paese si colloca all’84 posto dopo il Mozambico, dall’ Europa arriva un segnale deludente.
La nostra Carta dei Diritti delle Donne in Politica sta girando per i 378 comuni del Lazio per lamentare un gap salariare, una reale limitazione dell’accesso alle posizioni di dirigenza , una grande difficoltà da parte della donna a diventare protagonista di processi politico-istituzionali.
E’ necessario quindi, attivare urgentemente quel processo di valorizzazione delle donne in tutti gli ambiti per promuovere quell’empowerment di genere necessario a valorizzare quel capitale irrinunciabile chiamato donna".
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