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Roma

ROMA, RIFIUTI: SOTTILE CONFERMA LA SCELTA DI MONTI DELL'ORTACCIO

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Tempo di lettura 3 minutiZaratti (Sel):"Anche le inchieste della Procura di Roma sulla gestione del ciclo dei rifiuti nel Lazio, dovrebbero indurre il Commissario Sottile a desistere da questa scelta inopinata."

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Angelo Parca

Roma – ''Io confermo la scelta di Monti dell'Ortaccio quantomeno nelle intenzioni del mio ufficio, per la semplice considerazione che non vedo altri siti idonei''. Questo quanto dichiarato dal commissario straordinario all'emergenza rifiuti di Roma, prefetto Goffredo Sottile, in audizione alla Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti. ''Qui comanda l'urgenza – ha aggiunto – Malagrotta si sta esaurendo, bisogna agire con tempestivita' nel trovare il sito sostitutivo''.  Immediato il riscontro di Filiberto Zaratti, Consigliere regionale di Sinistra ecologia e libertà con Vendola alla Regione Lazio che ha dichiarato:  “Le dichiarazioni di Sottile, durante l’audizione in commissione parlamentare sul ciclo dei rifiuti, confermano quanto sia fallimentare la sua strategia sulla vicenda dei rifiuti a Roma. Non ci voleva un Commissario straordinario per arrivare all’ennesima proroga di Malagrotta”. Il Consigliere ha inoltre dichiarato – “Sostenere poi che Monti dell’Ortaccio sia l’unico sito idoneo per il post Malagrotta significa candidare la Valle Galeria ad essere l’Ilva di Roma  Esistono studi e risultanze epidemiologiche  che pongono in evidenza come in quel territorio si registri già oggi un aumento di malattie e patologie legate all’inquinamento ambientale. Anche le inchieste della Procura di Roma sulla gestione del ciclo dei rifiuti nel Lazio, dovrebbero indurre il Commissario Sottile a desistere da questa scelta inopinata." Zaratti ha poi concluso: “Se infine venissero confermate le iniziative del sindaco Alemanno per trasferire all’estero i rifiuti indifferenziati – conclude Zaratti – si confermerebbe il giudizio negativo sul valore del Patto per Roma firmato dal Ministero dell’ambiente e le istituzioni locali, che fino ad oggi non ha prodotto alcun passo in avanti sulla raccolta differenziata.  In realtà, quel Patto è stato di fatto la deroga concessa dal Ministro Clini al Campidoglio sugli obiettivi della raccolta differenziata previsti dalla legge e dal Piano regionale dei Rifiuti”.

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