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Emanuel Galea
Quello che si vuole rappresentare non è una fiaba che si racconta ai piccoli per farli addormentare. Al contrario è qualcosa che si vuole nascondere ai grandi per non farli agitare.
La fascia del sindaco e l’IMU rappresentano due voci nel bilancio del Comune. Sono due simboli indicativi di come si può amministrare il bene pubblico. La prima la troviamo seminascosta tra le pieghe delle uscite e la seconda, l’imposta, la troviamo ben evidenziata tra le entrate. Le due voci di per se non meriterebbero spazio tra le notizie se non per il periodo contingente che stiamo vivendo. Sparare sulla Croce Rossa non rientra certo tra le nostre abitudini, ma se l’autista dell’ambulanza della Croce Rossa non si ferma e tira dritto sulla folla, diventa un obbligo civile per chiunque sparare, ovviamente in senso figurato, e quantomeno mirando alle gomme del veicolo per evitare tragedie maggiori.
Il Comune di Anguillara, come la maggior parte dei comuni d’Italia se la passa molto male. Dalla giunta di centro sinistra che governa attualmente la cittadina, ci si aspettava ben altro approccio politico ai problemi locali. Nel Consiglio Comunale del 13 settembre, il primo cittadino ha dato la buona notizia che le casse comunali, per la prima volta dopo diversi anni, si presentano in attivo. Peccato però che subito dopo ha dato una cattiva notizia, anzi pessima: l’aliquota IMU sulla prima casa passerà dallo 0,4% allo 0,5% e quella sulla seconda abitazione dallo 0,76% all’1,06%.
Mentre, per esempio, a Tarquinia, pur garantendo i servizi essenziali, la Giunta ha deciso di lasciare le aliquote IMU invariate, riducendole addirittura sui terreni e sulle attività produttive. Come ad Anzio l’amministrazione è andata ben oltre. riducendo l’aliquota IMU sull’abitazione principale e accompagnando il provvedimento con un messaggio: “con la riduzione dell'IMU, sull'abitazione principale, abbiamo voluto dare un messaggio di speranza ai tanti cittadini del nostro territorio, già vessati da tutta una serie di tributi statali resi necessari dalla complicata situazione economica nazionale ed europea”.
Il messaggio del Sindaco di Anguillara ai tanti cittadini stremati da tasse, imposte, sacrifici e quanto altro c’è stato. Forse non tutti l’hanno notato. Si trova sempre tra le ben note pieghe delle voci d’uscita del bilancio. Si trova all’allegato al rendiconto 2011 sotto il titolo “Spese di rappresentanza”. E’ l’acquisto di una fascia tricolore per il sindaco, in occasione del 25 aprile, festa della liberazione. costo della fascia, euro 367,20. Tutto regolare! La fascia del sindaco vale una mensilità di una vecchietta con il minimo della pensione. Quanto oro zecchino orna questa fascia che fa dimenticare ogni rigore al nostro sindaco? Da una piccola indagine sul mercato abbiamo appreso che “Fascia Sindaco modello lusso, in seta pura tricolore, con stemmi del Comune e della Repubblica ricamati, frangia in canuttiglia viene messa in vendita per euro 270,00 + IVA per un totale di euro 326,00. Precisiamo che questo modello rappresenta il tipo extra lusso perché esistono anche fasce per Comuni che non se la passano tanto bene al costo di euro 100.00. Sarebbe interessante sapere dove è stata acquistata la fascia del primo cittadino e chi ha optato per questa scelta. Non certo il Sindaco che sicuramente era a conoscenza che fra lì a poco, dal lusso della fascia tricolore modello extra lusso doveva calarsi per strada, guardare la gente in faccia per comunicargli che stava preparando per loro gli aumenti delle aliquote IMU. La fascia tricolore del Sindaco, acquistata a prezzi fuori portata delle possibilità del Comune è rappresentativa di tutte le altre spese, che se riviste, potevano evitare l’aumento ingiusto del balzello, perlomeno sulla prima abitazione. L’acquisto della fascia modello extra lusso rappresenta l’incarico del tecnico esterno, consulente ad euro 50.000,00 annui. Rappresenta le altre spese di consulenza, agraria, sanitaria o quant’altro. Rappresenta il mancato controllo dell’alta percentuale d’assenze del personale del Comune, che varia da un tasso del 20% in bassa stagione per salire al 25/28% in alta stagione. Non sappiamo se il Sindaco Pizzorno sia ancora in tempo per ripensare ad un’aliquota più bassa, almeno per la prima abitazione. Si spera che voglia per lo meno provarci. La vecchietta che abita a pochi metri lontano dal palazzo del Comune ed il pensionato che stanzia al sole sulla panchina fuori Porta Castello, faranno ben volentieri il tifo ad un sindaco con una fascia tricolore modesta sapendo però che l’aliquota prima abitazione è stata ridotta. Un sindaco con fascia modello extra lusso con frangia dorata e pennacchio scintillante reo di un accanimento impositivo, non può che raccogliere dissenso.
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