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Sta per arrivare la lista nera dei “cittadini cattivi pagatori”. Una black list che conterrà i nominativi di quegli utenti che per i più svariati motivi non pagano le bollette di luce e gas o le pagano in ritardo.
Redazione
“Al fine di adottare provvedimenti per la revisione dei meccanismi di contenimento del rischio credito e di riconoscimento agli esercenti la maggior tutela degli oneri legati alla morosità dei clienti finali” Questo quanto scritto nella premessa del testo approvato dalle Commissioni X di Camera e Senato, ora in consultazione pubblica su internet fino al 9 ottobre. In pratica sta per arrivare la lista nera dei “cittadini cattivi pagatori”. Una black list che conterrà i nominativi di quegli utenti che per i più svariati motivi non pagano le bollette di luce e gas o le pagano in ritardo. Questa, in poche parole, la proposta che arriva dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas. Ma come avverrebbe questa schedatura? Attraverso quattro differenti attività, come si evince dal testo recapitato al parlamento. La prima: il “controllo del cliente al momento dell’acquisizione”. Un’attività che, suggerisce l’Autorità, comprende tutte “le attività di controllo della qualità creditizia del cliente finale”. La seconda: la “minimizzazione del rischio di mancato incasso. Comprende, ad esempio, l’attività di controllo e di validazione del canale di pagamento utilizzato (come, ad esempio, la verifica dell’esistenza del numero della carta di credito comunicata)”. La terza: “la minimizzazione dell’esposizione al rischio. Comprende le attività di riscontro tempestivo dei pagamenti, l’invio del sollecito di pagamento dopo la scadenza della fattura, le attività finalizzate alla sospensione della fornitura quali la costituzione in mora e la richiesta al distributore di riduzione/sospensione della fornitura, la risoluzione del contratto”. La quarta e ultima: l’attività “di gestione del credito in sofferenza. Comprende, a titolo di esempio, il recupero stragiudiziale e/o giudiziale del credito, la cessione del credito”. Ma non finisce qui. Infatti tra le proposte dell’Authority c’è anche “il rialzo del livello deposito cauzionale, che sarà commisurato alla spesa di un mese di erogazione del servizio, proprio al fine di ridurre l’esposizione creditizia degli esercenti in caso di mancato pagamento”. Le società energetiche potranno poi “astenersi dall’eseguire l’erogazione della fornitura nei confronti del cliente finale con situazioni di morosità pregressa, fintanto che tale cliente non provveda a saldare gli importi ancora dovuti in relazione ai precedenti rapporti contrattuali, maggiorati di eventuali interessi di mora. La stessa norma prevede inoltre che il deposito cauzionale per i clienti risultati inadempienti in relazione a precedenti rapporti contrattuali e che vogliono tornare ad essere serviti in maggior tutela, sia fissato pari al doppio del livello previsto per la generalità dei clienti (fatto salvo l’obbligo di restituzione di tale maggiorazione al cliente che dopo un anno sia risultato in regola con tutti i pagamenti)”. Chi entrerà a far parte della black-list, dovrà pagare un deposito doppio rispetto ai clienti corretti. Il tutto “nel rispetto della privacy”.
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