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Roma

ALBANO INCENERITORE, FORTINI E NOBILIO SE LE DANNO A SUON DI RESPONSABILITA'… SIA PD CHE PDL AVREBBERO AUTORIZZATO

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Tempo di lettura 6 minuti Marrazzo e Mattei sotto accusa

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Nobilio: "Nel Luglio del 2007, su esplicita richiesta del monopolista dei rifiuti della Regione Lazio Avvocato Manlio Cerroni, venne costituita ai Castelli Romani una “commissione per l’emergenza” guidata dall’allora sindaco di Albano Laziale e attuale assessore all'ambiente della Regione Lazio, Marco Mattei (poiché Sindaco del comune ospitante la discarica). Commissione che ha ben accolto e, subito dopo, ben sostenuto in sede commissariale (regionale) sia il progetto Co.E.Ma. di costruzione dell’inceneritore di Albano (con relativa localizzazione nella discarica di Roncigliano) sia il progetto del VII invaso."

 

Angelo Parca

Dopo l'articolo di ieri 23 settembre (ALBANO, NOBILIO: "MA LA PDL DI ALBANO VUOLE L'INCENERITORE?….") l'esponente del Pdl Ariccino PierLuigi Fortini ha rilasciato su Fb la seguente dichiarazione: "Ma il PD di Albano e dei castelli romani , insieme ai verdi dove erano quando Marrazzo insieme al PD regionale e ai verdi autorizzavano l inceneritore? Dove era la Nobilio quando uscì fuori che lo scomparso Di Carlo mangiava la coda alla vaccinara insieme al proprietario della discarica di roncigliano?…. Nobilio attendiamo risposte…." Fortini aggiungeva inoltre: "Sbaglio o la Nobilio è del PD come lo era Di Carlo?….."

Non si è fatta attendere la risposta di Federico Nobilio che ha inviato una nota alla nostra redazione.

Riceviamo e pubblichiamo da Federica Nobilio impegnata nella lotta contro l'inceneritore di Albano

"Rispetto alle sollecitazioni arrivate da diversi esponenti della PDL locale (molte domande ma nessuna risposta…) facciamo un po' di chiarezza.
Non ho mai negato e anzi in più occasioni ho criticato fortemente le discutibili scelte del Presidente Marrazzo, a cominciare dal decreto di pubblica utilità del Dicembre 2007. E della sua giunta regionale rispetto alla localizzazione dell'impianto di incenerimento ad Albano Laziale. Le responsabilità dell'allora Presidente della Regione Lazio nonché Commissario Straordinario dei rifiuti è storia nota a tutti.
Ma c'è un'altra storia meno nota contro la quale punto ugualmente e anzi ancor di più l'indice perché racconta le origini di un dramma annunciato. Nel Luglio del 2007, su esplicita richiesta del monopolista dei rifiuti della Regione Lazio Avvocato Manlio Cerroni, venne costituita ai Castelli Romani una “commissione per l’emergenza” guidata dall’allora sindaco di Albano Laziale e attuale assessore all'ambiente della Regione Lazio, Marco Mattei (poiché Sindaco del comune ospitante la discarica). Commissione che ha ben accolto e, subito dopo, ben sostenuto in sede commissariale (regionale) sia il progetto Co.E.Ma. di costruzione dell’inceneritore di Albano (con relativa localizzazione nella discarica di Roncigliano) sia il progetto del VII invaso. Gli esiti dei lavori della commissione intercomunale (meglio nota anche come conferenza dei sindaci alla quale partecipavano tutti i dieci comuni che sverzano i propri rifiuti indifferenziati nella discarica di Roncigliano: Albano, Ariccia, Rocca di Papa, Marino, Castel Gandolfo, Ardea, Pomezia, Lanuvio, Genzano, Nemi) hanno portato, il 20 Luglio del 2007 alla redazione di una lettera controfirmata dai dieci sindaci, Mattei capofila, che formalizzava al Commissario Marrazzo la disponibilità del sito.
Cosa è successo dopo? Mattei ha pensato di redimersi con la costituzione ad adiuvandum insieme ai comitati contro l'inceneritore? Oppure la sua decisione, che contraddiceva nei fatti quanto scritto e sottoscritto personalmente nella famigerata lettera a Marrazzo, maturò perché escluso, di fatto, proprio in sede regionale, dalla grossa e sostanziosa “partita politica ed economica” relativa proprio all’inceneritore di Albano? Questo per ora rimane un interrogativo senza risposta. Ma di sicuro non si spacci per difensore dell’ambiente chi ha, sul tema, la coscienza nera come la pece. E la lettera del Luglio 2007 (non l’unica, tra l’altro!), da lui scritta e sottoscritta, sta li a dimostrarlo.
Dunque le domande più pertinenti alla quale non solo io, ma l'intera comunità, pretende ora una risposta sono:
1. Dove eravate voi in questi anni egregi consiglieri della PDL durante tutte le innumerevoli occasioni di mobilitazione popolare contro la realizzazione dell'impianto? (Perché dove ero io è noto a tutti, come tutti sanno cosa e quanto sono stata disposta su questa battaglia a mettere in gioco).
E ancora:
2. E' vero o no che il consigliere della PDL di Albano, Romeo Giorgi, ha presentato un esposto ai vigili contro gli striscioni, espressione della volontà popolare e formalmente richiesti in sede di conferenza dei sindaci, affissi presso gli uffici comunali “NO ALL'INCENERITORE SI ALLA SALUTE”?
3. E se è vero tale iniziativa rappresenta una azione autonoma del consigliere Giorgi o la volontà del gruppo di cui egli fa parte di prendere la distanze dalla battaglia contro l'inceneritore?
4. E dunque la PDL di Albano è a favore o contraria alla realizzazione dell'ecomostro dei Castelli?
In attesa di risposte…
GLI STRISCIONI NON SI TOCCANO"

tabella PRECEDENTI:

 

Castelli Romani

Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Castelli Romani

Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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Roma

Roma, metro Piramide: la banchina degli impuniti

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È senza soste l’impegno della vigilanza nelle stazioni metro di Roma.
Ma come potete vedere dalle foto le difficoltà maggiori avvengono in questo preciso momento presso la stazione Piramide della Linea B (sono circa le 18) dove un folto gruppo di borseggiatori bosniaci, si ostina a restare sulla banchina incurante degli avvisi della Guardie Giurate predisposte al servizio che li stanno invitando a lasciare la stazione.
Una situazione a dir poco incresciosa che mostra in pieno i limiti di un sistema giuridico che rischia di confermare sempre di più il concetto di “impunità” per chi si macchia di tale reati.

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