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Dal primo ottobre partiranno i lavori della commissione mensa per il controllo del cibo distribuito nei plessi scolastici del territorio.
Alberto De Marchis
Aumenta la mensa scolastica ad Albano Laziale. Il Comune ha introdotto il primcipio di “progressività”: fino a 9 mila euro di reddito ISEE il costo è rimasto identico, fino a 15 mila euro ha subito un aumento di 0,30 centesimi, con riduzioni per il secondo e per l'eventuale terzo figlio. L'aumento di 1,09 euro colpirà le famiglie con redditi Isee superiori a 21 mila euro oltre che per i non residenti in virtù del fatto che il Comune di Albano attraverso i servizi sociali contribuisce a sostenere la spesa di famiglie meno abbienti del territorio che si rivolgono a strutture scolastiche di altri Comuni. Intanto il primo cittadino Nicola Marini, precisa, tra l’altro: “il costo del buono pasto non subiva modifiche dal 2006 – dice il sindaco – e quindi è sembrato ragionevole pensare ad un ritocco che almeno coprisse la dinamica inflattiva. Inoltre, il “buono mensa” grava per circa 350 mila euro sulle casse comunali e di conseguenza si è dovuto, come per molti altri settori, trovare misure che portassero ad un risparmio”. Buone nuove invece, sotto il profilo della garanzia di qualità: dal primo ottobre partiranno i lavori della commissione mensa per il controllo del cibo distribuito nei plessi scolastici del territorio. I controlli avverano sia nei locali di refezione scolastica degli istituti sia nel centro di cottura. Negli ultimi due mesi, la commissione mensa ha lavorato anche su il menù invernale, che partirà dal primo novembre, apportando delle modifiche considerevoli, basate sulle linee guida ministeriali.
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