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Roma

CANALE MONTERANO, RISERVA NATURALE O PARCO DEL MATTONE?

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Tempo di lettura 3 minuti La presenza di necropoli etrusche all'interno dell'area determina ulteriori vincoli archeologici

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[DELIBERA NR° 37 – AGOSTO 2012 CANALE MONTERANO]

Le maggiori imprese immobiliari sono calate in massa da queste parti aprendo agenzie in ogni paese: è un caso? A seguito di questo scellerata scelta della Giunta, possiamo dare un addio a quella continuità ecologica, presupposto per la conservazione della biodiversità, che caratterizza questi territori.

 

Loris Pietrelli

Il Consiglio Comunale di Canale Monterano ha approvato una proposta di delibera (37 del 3 agosto 2012) che sostanzialmente modificherà l’assetto della Riserva Regionale di Canale Monterano, 1.000 ettari di archeologia e natura. In poche parole la delibera tende ad avallare cambiamenti di destinazione di uso dei territori agricoli senza tenere conto dei vincoli in essi ricadenti. Si potranno realizzare manufatti con un indice di edificabilità fondiaria pari a 0.03 mc/mq. In sostanza questo significa che con la scusa di realizzare edifici dedicati al turismo, chi possiede, ad esempio, 10 ettari all’interno della Riserva potrà costruire un edificio di 3.000 mc, l’equivalente di oltre 80 stanze 4x3m: praticamente un albergo! E’ chiaro che a seguito di questa delibera inizierà la compravendita di piccoli appezzamenti di terreno per acquisirne la cubatura: oltretutto i furbacchioni hanno anche previsto il trasferimento delle cubature! La Giunta ha approvato questa delibera senza richiedere il parere tecnico al Direttore della Riserva. Questo rappresenta un atto gravissimo che lede l’autorità del Parco ed inoltre palesa le reali intenzioni del Sindaco: smantellare la Riserva e svendere un territorio ancora integro, situato a pochi km da Roma, ad un gruppo di investitori che probabilmente godono anche di forti appoggi politici. Questo territorio, fino a Tolfa, sembra che sia finito nelle mire di speculatori che intravedono la possibilità, con la complicità di sindaci compiacenti, di alimentare a dismisura il mercato immobiliare. Le maggiori imprese immobiliari sono calate in massa da queste parti aprendo agenzie in ogni paese: è un caso? A seguito di questo scellerata scelta della Giunta, possiamo dare un addio a quella continuità ecologica, presupposto per la conservazione della biodiversità, che caratterizza questi territori. In questa piccola porzione di territorio, ad esempio, sono stati presentati progetti per un Centro Attività Ricreative ed Agrituristiche, oltre 30.000 mc di cubatura a circa 200 m dal borgo di Montevirginio (progetto Noce Moscata), un progetto per un complesso alberghiero (progetto Airone) proprio di fronte a Monte Angiano, noto per la presenza di numerose specie di orchidee. Pare inoltre che esista anche un progetto per realizzare ex novo un certo numero di “borghetti” residenziali nei Comuni di Vejano e Oriolo a ridosso della Riserva. Attualmente la Riserva è presa d’assalto, approfittando delle scarse risorse disponibili e, soprattutto della benevolenza della Giunta Comunale che sembra avere tutto l’interesse ad incentivare il degrado in modo da giustificarne lo smantellamento. Il nostro solerte Sindaco ha subito approfittato dell’intenzione, da parte della Regione, di trasferire tutte le competenze in materia di gestione dei parchi regionali ai Comuni esautorando di fatto le responsabilità in materia ambientale della Regione. Il declassamento delle aree agricole è già cominciato fuori della riserva in quella che dovrebbe rappresentare una sorta di zona tampone. Tanto per fare un esempio dello stato delle cose, è stata autorizzata la costruzione di una “casina  di caccia” in località “la bandita” sul confine della riserva (foto 1) a pochi metri dal sito di nidificazione dell’Occhione, specie estremamente protetta da tutte le normative specifiche. La delibera del 3 agosto è solo una delle tante azioni di  una strategia messa in atto già da qualche anno. L’annosa questione di Ponte Antico, apertura di una strada abusiva all’interno della  ZPS, ne è la riprova (basta verificare su Google). Oggi la vicenda ha assunto aspetti paradossali in quanto la nuova giunta appoggia apertamente l’iniziativa dell’unico, facoltoso, utente interessato. Il Sindaco pare, infatti, che abbia richiesto finanziamenti pubblici per mettere in sicurezza un ponte costruito abusivamente da ignoti (sic). Il ponte, posto all’interno della ZPS, impedendo il libero flusso del fiume Mignone, andrebbe ad alterare una vasta area circostante. Oltretutto la presenza di necropoli etrusche determina ulteriori vincoli archeologici. Tutto ciò aggirando anche le disposizioni di divieto di transito notificate al Sindaco dal Servizio di Polizia fluviale dell’Agenzia Regionale per la Difesa del Suolo (ARDIS). Se la Riserva adottasse il Piano di Assetto elaborato anni fa e sparito in qualche cassetto, sarebbe maggiormente tutelata  dai tentativi, ormai palesi, di smantellare tutti i vincoli. Senza tutele l’integrità degli ecosistemi che caratterizzano il nostro territorio rischia di venir meno vanificando circa 30 anni di tutela.

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Roma, Ferragosto e turisti. Scattata l’operazione sicurezza: in manette 11 persone

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ROMA – In occasione della settimana di Ferragosto, per garantire una serena permanenza ai turisti e ai cittadini romani rimasti in città, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno intensificato i controlli per prevenire i furti in abitazione, presso i centri commerciali, nelle zone maggiormente frequentate dai turisti e in modo particolare a bordo dei mezzi pubblici e presso le stazioni della metro della Capitale. D’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, nelle ultime 48 ore, i Carabinieri hanno arrestato 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, del reato di furto e tentato furto aggravato in concorso.
 
Nell’area della stazione Termini, in via Gioberti, i Carabinieri di Nucleo Scalo Termini hanno arrestato un cittadino russo, già noto alle forze dell’ordine, fermato dal personale di vigilanza di un negozio di abbigliamento, dopo aver sottratto alcuni capi, ai quali aveva rimosso le placche antitaccheggio per eludere i controlli della vigilanza.
 
In via del Corso, i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due cittadini romeni – un 28enne e una 19enne, entrambi e con precedenti – sorpresi a derubare una turista cinese. I Carabinieri li hanno bloccati appena dopo aver sfilato il telefono cellulare dallo zaino della vittima.
 
In piazza del Colosseo, sempre i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due nomadi, di 26 e 40 anni, entrambe in stato interessante e con numerosi precedenti specifici, bloccate subito dopo aver asportato con destrezza una busta contenente 420 euro dallo zaino di una turista cinese.
 
I Carabinieri della Stazione Roma Macao hanno arrestato un 59enne italiano, senza fissa dimora e con precedenti, bloccato all’interno dell’autobus “H”, all’altezza della fermata Lungotevere de’ Cenci, subito dopo aver asportato con destrezza il telefono dall’interno della borsa di un 15enne.
 
Tre cittadini romeni – senza fissa dimora di 21, 38 e 58 anni – sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro che, in abiti civili, li hanno notati mentre si aggiravano con fare sospetto presso un negozio di abbigliamento in via Nazionale, rione Monti, e li hanno seguiti all’interno. Poco dopo, i tre sono stati bloccati all’uscita dell’attività perché sorpresi ad allontanarsi senza aver pagato numerosa merce, del valore di 570 euro, che avevano prelevato dagli espositori e occultato in zaini, previa rimozione delle placche anti-taccheggio.
 
Invece, all’interno di uno store del centro commerciale “Porta di Roma”, in via A. Lionello, i Carabinieri della Stazione Roma Nuovo Salario hanno arrestato un 30enne peruviano, sorpreso ad occultare prodotti di profumeria, del valore di circa 500 euro – all’interno di una borsa schermata.
 
Le vittime dei furti hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.
 
Nell’ambito delle attività, infine, i Carabinieri hanno rintracciato un 35enne romeno, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e hanno denunciato alla Procura della Repubblica un 30enne di Roma trovato in possesso di 14 dosi di cocaina.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Metropoli

Castel Madama, picchia i genitori per i soldi della droga

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I Carabinieri della Stazione di Vicovaro hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino italiano di 24 anni, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione.
A Castel Madama, un piccolo comune nella valle dell’Aniene vicino Roma, la vita di una famiglia è stata turbata per anni da un figlio con problemi di droga. Il giovane, di 24 anni, per ottenere il denaro necessario all’acquisto di stupefacenti, ha ripetutamente minacciato e maltrattato i suoi genitori.
Una sera, la situazione è degenerata; durante una violenta lite, il ragazzo ha aggredito il padre, provocandogli delle lesioni. Questo episodio ha spinto la famiglia a denunciare tutto ai Carabinieri, che hanno attivato immediatamente la procedura del “codice rosso”.
Il dramma familiare ha raggiunto il culmine il 6 agosto, quando il giovane, in preda all’ira, ha iniziato a prendere a calci e pugni la porta d’ingresso della casa dei genitori. Non contento, ha minacciato e spinto la madre, riuscendo a estorcerle 30 euro e causandole delle contusioni. La donna, disperata, ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente, fermando il figlio e mettendo fine a questo incubo. Ora il 24enne si trova nel carcere di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli.

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Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

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“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

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