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Latina

SERMONETA, CORDEN PHARMA: ILLUSTRATI I PROGETTI PER L'AMPLIAMENTO DELL'IMPIANTO DI RECUPERO SOLVENTI

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Tempo di lettura 2 minuti I vertici Corden hanno specificato come il progetto non preveda nessuna piattaforma ecologica, ma un adeguamento dell'impianto recupero solventi già esistente, per apertura a terzi.

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A.De. M.

Corden Pharma al centro dell'ultima conferenza dei capigruppo tenutasi ieri pomeriggio, convocata dal Presidente del Consiglio Luigi Torelli e alla quale hanno partecipato il capogruppo della maggioranza Claudio Damiano, il capogruppo del gruppo misto Antonio Scarsella e la consigliera Maria Marcelli delegata del capogruppo di Uniti per Sermoneta Ugo Marcocci, oltre al Sindaco di Sermoneta Giuseppina Giovannoli ed il delegato all'ambiente Mauro Battisti, insieme ai vertici della Corden Pharma con in testa l'Amministratore delegato ing. Petroselli. Oggetto dell'incontro, la questione dell'impianto di recupero solventi. I vertici Corden hanno specificato come il progetto non preveda nessuna piattaforma ecologica, ma un adeguamento dell'impianto recupero solventi già esistente, per apertura a terzi. Infatti l'attuale impianto viene sfruttato al 20% delle sue capacità. La spesa per il suo mantenimento potrebbe essere sostenuta solo se si aprisse a terzi, restando all'interno dell'autorizzazione Aia già esistente. Corden Pharma ha poi illustrato nel dettaglio il progetto ed i flussi di traffico previsti. Per quanto riguarda il quadro autorizzativo, è iniziato l'iter il 19 luglio per la verifica dell'assoggettabilità a VIA con la pubblicazione sul Burl e sull'albo pretorio del Comune di Sermoneta, scaduto il 2 settembre. A breve arriverà la risposta della Regione. Infine, per quanto riguarda la tempistica, Corden Pharma sarebbe pronta ad iniziare l'attività già nell'estate del 2013, periodo in cui si dovrà concludere la CIG. Altro aspetto, il personale. Delle 38 persone che lavorano nell'area di recupero solventi, 11 fanno parte dei 179 dichiarati in esubero, che rimarranno tali qualora il progetto venisse approvato. Se così non dovesse essere, Corden ha lasciato intendere che l'impatto sul personale sarebbe elevato. Sindaco, Presidente del Consiglio e capigruppo hanno tenuto a precisare due aspetti fondamentali: il primo, l'attività di recupero solventi dovrà rientrare all'interno delle autorizzazioni già rilasciate; secondo aspetto, l'attività di recupero solventi non deve diventare prioritaria rispetto alla piattaforma farmaceutica e quindi la salvaguardia dell'attività primaria e dei relativi posti di lavoro. Su questo Corden ha mostrato chiarezza, spiegando che l'attività di recupero solventi avrà un business nettamente inferiore a quello farmaceutico. I capigruppo hanno condiviso una linea che vedrà nuovi incontri con i dirigenti di Corden Pharma per seguire da vicino lo sviluppo della questione, per la salvaguardia dell'impatto economico, ambientale e dei posti di lavoro, ma anche e soprattutto per conoscere il futuro produttivo della Corden ed il suo piano industriale, per il mantenimento a Sermoneta del sito.
 

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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