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Roma

REGIONE LAZIO, VERITA’ E RESPONSABILITA’ DI UN RICOVERO BLINDATO

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Tempo di lettura 4 minuti Non c’è stato alcun film girato e quindi la capo sala deve spiegare perché ha raccontato una cosa che non corrisponde al vero.

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C’è da scommettere che la signora Renata si era regolarmente prenotata in tempo debito e pazientemente aspettava che la chiamassero. Iter regolare che segue ogni comune cittadino.  Magari la signora Renata al momento che l’avevano chiamata per presentarsi al ricovero si è trovata impreparata. Aggiungo pure per correttezza, sempre magari, che la signora abbia pagato il ricovero ed il trattamento speciale come servizio intramoenia.

[IL VIDEO COMPLETO DEL SERVIZIO DE LA7PIAZZAPULITA http://www.la7.it/piazzapulita/pvideo-stream?id=586967]

 

Emanuel Galea

La notizia ha avuto la massima pubblicità dopo il servizio realizzato da La7. E la circolazione del video girato all’interno dell’ospedale S. Andrea ha poi dato polvere alla miccia mediatica. A quanto si apprende dal servizio di La7, "la notizia (del ricovero della presidente, n.d.r) non doveva circolare. La caposala di quel reparto – racconta una persona in video, dal volto e dalla voce camuffati per essere irriconoscibile – ha chiamato degli ausiliari per rifare i letti e mettere in ordine il reparto perché si girava un film". Appresa la notizia in circolazione, la presidente Polverini ha deciso quindi di procedere per vie legali contro quella che ritiene "una vergognosa strumentalizzazione politica di un fatto privato che comporta una lesione gravissima dell'immagine e del diritto alla privacy.” Non è stato richiesto alcun privilegio, ha chiarito Irma Conti, avvocato della Polverini. Il legale ha inoltre annunciato che procederà in ogni sede giudiziaria, civile e penale nei confronti del consigliere regionale Enzo Foschi (Pd) "per la divulgazione di un fatto personale e relativo alla salute della Presidente". Questa in sintesi la trama del misterioso ricovero.

Personalmente non sposo alcuna tesi. Registro i fatti come li ho appresi dal video e dall’ammissione dello stesso avvocato. Un ricovero c’è stato, e lo ha ammesso il legale stesso. L’apertura di un reparto, fino a quel momento chiuso, è un altro dato acquisito. Non c’è stato alcun film girato e quindi la capo sala deve spiegare perché ha raccontato una cosa che non corrisponde al vero. Le carte bollate, che con tutta probabilità, saranno a carico dei contribuenti, dovranno chiarire se è stato occupato tutto il reparto oppure solamente una sola stanza. Chiariranno se è stato seguito il normale iter burocratico. In tutta questa nebulosa vicenda c’è un responsabile che ha abusato del suo ufficio per favorire la governatrice. L’episodio assume una luce più fosca se consideriamo l’insufficienza delle stanze e un reparto di trenta letti a disposizione di una semplice cittadina. La mancanza delle stanze emerge chiaramente ascoltando le interviste sul video. Se, ed in quale misura la Presidente abbia approfittato della sua carica lo sapremo quando verrà data risposta all’interrogazione del consigliere regionale Pd Enzo Foschi e della consigliera Idv Giulia Rodano. Conclusione: Secondo l’avvocato Conti, la notizia non doveva circolare. Non è stato chiesto alcun privilegio. (Voglio proprio vedere n.d.r.). Nessun intervento sull'organizzazione ospedaliera è stata effettuato dalla Regione Lazio, dalla Polverini  e tanto meno dall’avvocato. C’è da scommettere che la signora Renata si era regolarmente prenotata in tempo debito e pazientemente aspettava che la chiamassero. Iter regolare che segue ogni comune cittadino. Magari all’interno dell’ospedale S. Andrea c’è stato qualcuno molto zelante che si è sentito fiero ed orgoglioso di rendere un servizio alla donna Presidente e si è prodigato a suo favore. Sempre e comunque all’insaputa della Presidente. Magari la signora Renata al momento che l’avevano chiamata per presentarsi al ricovero si è trovata impreparata. Aggiungo pure per correttezza, sempre magari, che la signora abbia pagato il ricovero ed il trattamento speciale come servizio intramoenia. Ciò detto rimane da individuare il misterioso funzionario o capo reparto dell’ospedale pubblico per stabilire a quale titolo ha potuto disporre, a suo piacimento provvedimenti straordinari per favorire una persona vip. Perché lo ha fatto?. Che cosa si aspetta dal gesto generoso? Se tu, lui, il sig. xyz.  o chicchessia telefonasse a questa ignota persona del S.Andrea, chiedendo di essere ricoverato ecc. ecc… cosa gli verrebbe risposto? La questione è tutta qui. Sono questi i tumori da estirpare.Sono risposte alle quali solo pochi possono rispondere. Uno di loro, talvolta sbirciando dai buchi della serratura oppure ascoltando le intercettazioni o addirittura curiosando sotto le lenzuola di qualche politico, riesce a beccare il mariuolo con il dito dentro la marmellata.  Possiamo sperare di conoscere chi è lo zelante e servizievole personaggio all’ospedale S. Andrea che anziché girare un film ha messo sotto i riflettori una delle ennesime tristi storie italiane? Ne dubito!

tabella PRECEDENTI:

  31/08/2012 ROMA OSPEDALE S. ANDREA, REPARTI CHIUSI E… REPARTI APERTI… AD HOC?

 

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Roma, Ferragosto e turisti. Scattata l’operazione sicurezza: in manette 11 persone

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ROMA – In occasione della settimana di Ferragosto, per garantire una serena permanenza ai turisti e ai cittadini romani rimasti in città, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno intensificato i controlli per prevenire i furti in abitazione, presso i centri commerciali, nelle zone maggiormente frequentate dai turisti e in modo particolare a bordo dei mezzi pubblici e presso le stazioni della metro della Capitale. D’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, nelle ultime 48 ore, i Carabinieri hanno arrestato 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, del reato di furto e tentato furto aggravato in concorso.
 
Nell’area della stazione Termini, in via Gioberti, i Carabinieri di Nucleo Scalo Termini hanno arrestato un cittadino russo, già noto alle forze dell’ordine, fermato dal personale di vigilanza di un negozio di abbigliamento, dopo aver sottratto alcuni capi, ai quali aveva rimosso le placche antitaccheggio per eludere i controlli della vigilanza.
 
In via del Corso, i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due cittadini romeni – un 28enne e una 19enne, entrambi e con precedenti – sorpresi a derubare una turista cinese. I Carabinieri li hanno bloccati appena dopo aver sfilato il telefono cellulare dallo zaino della vittima.
 
In piazza del Colosseo, sempre i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due nomadi, di 26 e 40 anni, entrambe in stato interessante e con numerosi precedenti specifici, bloccate subito dopo aver asportato con destrezza una busta contenente 420 euro dallo zaino di una turista cinese.
 
I Carabinieri della Stazione Roma Macao hanno arrestato un 59enne italiano, senza fissa dimora e con precedenti, bloccato all’interno dell’autobus “H”, all’altezza della fermata Lungotevere de’ Cenci, subito dopo aver asportato con destrezza il telefono dall’interno della borsa di un 15enne.
 
Tre cittadini romeni – senza fissa dimora di 21, 38 e 58 anni – sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro che, in abiti civili, li hanno notati mentre si aggiravano con fare sospetto presso un negozio di abbigliamento in via Nazionale, rione Monti, e li hanno seguiti all’interno. Poco dopo, i tre sono stati bloccati all’uscita dell’attività perché sorpresi ad allontanarsi senza aver pagato numerosa merce, del valore di 570 euro, che avevano prelevato dagli espositori e occultato in zaini, previa rimozione delle placche anti-taccheggio.
 
Invece, all’interno di uno store del centro commerciale “Porta di Roma”, in via A. Lionello, i Carabinieri della Stazione Roma Nuovo Salario hanno arrestato un 30enne peruviano, sorpreso ad occultare prodotti di profumeria, del valore di circa 500 euro – all’interno di una borsa schermata.
 
Le vittime dei furti hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.
 
Nell’ambito delle attività, infine, i Carabinieri hanno rintracciato un 35enne romeno, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e hanno denunciato alla Procura della Repubblica un 30enne di Roma trovato in possesso di 14 dosi di cocaina.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Metropoli

Castel Madama, picchia i genitori per i soldi della droga

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I Carabinieri della Stazione di Vicovaro hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino italiano di 24 anni, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione.
A Castel Madama, un piccolo comune nella valle dell’Aniene vicino Roma, la vita di una famiglia è stata turbata per anni da un figlio con problemi di droga. Il giovane, di 24 anni, per ottenere il denaro necessario all’acquisto di stupefacenti, ha ripetutamente minacciato e maltrattato i suoi genitori.
Una sera, la situazione è degenerata; durante una violenta lite, il ragazzo ha aggredito il padre, provocandogli delle lesioni. Questo episodio ha spinto la famiglia a denunciare tutto ai Carabinieri, che hanno attivato immediatamente la procedura del “codice rosso”.
Il dramma familiare ha raggiunto il culmine il 6 agosto, quando il giovane, in preda all’ira, ha iniziato a prendere a calci e pugni la porta d’ingresso della casa dei genitori. Non contento, ha minacciato e spinto la madre, riuscendo a estorcerle 30 euro e causandole delle contusioni. La donna, disperata, ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente, fermando il figlio e mettendo fine a questo incubo. Ora il 24enne si trova nel carcere di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli.

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Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

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“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

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