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Redazione
Il Basket Frascati riparte dalla serie C2. La società del presidente Fernando Monetti era stata anche ripescata per meriti sportivi nel campionato nazionale di Dnc, ma l'inserimento in un girone del sud che prevedeva dodici trasferte tra Sicilia e Calabria avrebbe obbligato il Basket Frascati a enormi sforzi organizzativi ed economici. «Per questo – spiega Monetti – abbiamo scelto di ripartire dal massimo torneo regionale con l'obiettivo di riuscire a riconquistare sul campo la categoria nazionale nel giro di due o tre stagioni. Intanto stiamo lavorando per completare il roster con l'innesto di un lungo, mentre siamo orgogliosi di comunicare che due nostri giovani atleti sono andati in prestito in Dnb: si tratta di Giammò, andato a Scauri, e Fiorentino, che giocherà a Montegranaro». Il girone di serie C2 di cui farà parte la squadra frascatana sarà reso noto lunedì prossimo, mentre giovedì 23 la squadra si ritroverà (ore 19,30) al palazzetto di Vermicino per il primo giorno di preparazione agli ordini del neo tecnico Nevio Ciaralli che sarà affiancato da coach Cristiano Mocci. «Essendo Fernando Monetti il mio cugino carnale, chiaramente il Frascati Basket ha sempre avuto un canale preferenziale – ha sottolineato Ciaralli,ne avevo un impegno per rimanere sulla panchina della squadra femminile del Guidonia dove mi sarebbe piaciuto restare, poi sono cambiate alcune cose ed è nata questa opportunità di ritornare a Frascati che ho colto con grande entusiasmo. Qui ci sono tutte le premesse per fare un buon lavoro». Il coach è stato sulla panchina tuscolana già qualche anno fa e ora trova una società cresciuta e rafforzata. «Conoscendo l'orgoglio di Fernando – dice Ciaralli – sapevo che avrebbe fatto un lavoro puntiglioso e certosino alla presidenza del Frascati Basket. Lui è stato giocatore e quindi sa bene cosa vuol dire per un atleta avere il supporto della società per rendere al meglio. Per esempio nella mia prima esperienza a Frascati non c'era un parquet del livello di questo che ha ora il palazzetto e su cui è un piacere giocare». Chiusura sulle questioni di natura tecnica. «Credo che abbiamo allestito una rosa con il giusto mix tra giocatori giovani ed esperti: sono convinto che il ragazzo che ha qualità, se è bravo, si imponga comunque e non solo perché ha spazio.
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