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Roma

GROTTAFERRATA, RESTA INASCOLTATO IL GRIDO DISPERATO DI MAMMA STEFANIA: "RIDATEMI I MIEI FIGLI"

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Tempo di lettura 2 minutiD'Acunto: "Non ho un compagno e per questo non posso allevare i miei figli. Con questo principio, dovrebbero togliere i figli a tutte le donne rimaste vedove?

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[DECRETO CORTE D'APPELLO DI ROMA SEZIONE MINORENNI DEL 16 AGOSTO 2012]

 

Angelo Parca

La Corte d'Appello di Roma Sezione Minorenni dice no a mamma Stefania. I due bambini Lorenzo 12 anni e Soraya 7 anni resteranno nelle rispettive case famiglia di Rocca di Papa. "Questa mattina 16 agosto ho ritirato il Decreto emesso dalla Corte d'Appello di Roma, in cui viene respinta la mia richiesta di riavere i bambini con me! – dichiara Stefania D'Acunto – Sono considerata non idonea ad occuparmi di loro per i conflitti (ovviamente generazionali, data l'età!) che abbiamo mia mamma ed io. Inoltre c'è un altro grosso problema – prosegue la D'Acunto – per i giudici: non ho un compagno e quindi non posso offrire ai miei figli una figura paterna, specialmente a Lorenzo, che dicono essere “aggressivo”. Sicuramente questa sua aggressività non pensano sia il risultato dei 5 anni di trattamento forzato in casa famiglia, dal doversi difendere da solo dalle angherie e dai soprusi dei ragazzi più grandi, dalla mancanza di affetto e dall’essere trattato come il figlio di nessuno? Ma non lo ammetteranno mai che la colpa è loro! Lorenzo aveva 7 anni quando l’hanno preso ed era un bambino vivace e dolcissimo! Infine, nel Decreto ritirato oggi, si evince che sono state prese in considerazione solo alcune motivazioni, quelle che loro più gradivano, ignorando le relazioni positive sulla mia persona. Sono molto sconfortata. E' agosto, la città è ferma….  mentre io fremo e aspetto che tutto ricominci a prendere vita, per presentare il ricorso in Cassazione e per rivedere finalmente i miei figli il 4 settembre.”    

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