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Roma

ANGUILLARA, UN OCCHIO ALL’AMBIENTE E UN ALTRO AL DECORO

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Tempo di lettura 3 minuti Chiediamo di considerare la possibilità di riservare una delle spiagge libere, appositamente per la balneazione dei cani. Recintarla e segnalarla ai detentori dei cani che intendono farne uso."

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Emanuel Galea

Probabilmente a qualcuno non piacerà quello che sto per scrivere. Ma ho scelto di essere libero da qualsiasi ideologia partitica proprio per poter esprimere critiche oppure applaudire a seconda delle occasioni. Non mi sono sfuggiti alcuni segnali positivi, anche se timidi, che ho accolto con favore ed incoraggiato. L’osservatore attento non può non aver notato questi segni. Questa politica volta ad una maggior salvaguardia dell’ambiente va accolta positivamente. La mia speranza è far capire che anche qui è possibile una realtà sociale ed economica, fondata sulla legalità, sul rispetto della persona umana e dell’ambiente. Se manca il rispetto dell’ambiente s’impoverisce la stessa struttura del nostro habitat. Per questa ragione e non solo, accolgo positivamente gli sforzi e le piccole innovazioni messi in atto dall’assessorato all’ambiente. Mi riferisco  in particolar modo agli accorgimenti lungo le spiagge di viale Reginaldo Belloni. Sulle spiagge libere, fino a qualche anno fa si assisteva a scene incivili, specialmente la domenica sera, dopo la partenza dei bagnanti. Sulla battigia si trovava di tutto: lattine, bottiglie ,buste di plastica e rifiuti vari. Oggi, pare che invogliati dai vari raccoglitori colorati, messi a disposizione, l’orrendo scenario sia finalmente in declino. Le accortezze messe in atto sono anche una forma di educazione per i nostri bambini. Quest’ultimi impareranno a rispettare l’ambiente e diventeranno degli adulti responsabili consapevoli che l’ambiente è qualcosa che gli appartiene e pertanto và difeso. Un’iniziativa che merita ogni incoraggiamento. Non ho potuto fare a meno di notare i raccoglitori di rifiuti in ghisa distribuiti lungo la passeggiata “Belloni”. Oltre che arricchire l’arredo urbano, si presentano più resistenti agli atti vandalici. Danno un tono alla passeggiata e fanno sembrare il viale più ordinato. Ritengo che la segnaletica di divieto di balneazione ai cani ripetuta lungo le spiagge, sia un segno di civiltà e rispetto verso l’altro.  Non tutte le persone che vanno a fare il bagno nel lago, condividono l’idea di farlo assieme ai cani oppure gradiscono sdraiarsi a prendere il sole con il cane del vicino che scodinzola a pochi centimetri di distanza. Non a tutti può allietare l’idea di vedere il proprio bambino scavare in quella sabbia, làddove pochi minuti prima qualcuno munito di paletta (nel caso ci si imbattesse in persone civili) ha finito di rimuovere i bisogni lasciati  dal suo cagnolino. Si dovrebbero rispettare le scelte degli altri. La propria libertà finisce laddove inizia quella dell’altro. Forse è ora di sfatare un modus facendi che si sta radicando fra molti di noi. Chi decide di avere un cane come amico, fa una buona scelta e va rispettato. Chi questa scelta non la fa, non dovrebbe incassare giudizi negativi. Ciò non significa che i primi sono dei bravi cittadini e i secondi no.  Le ragioni dei secondi possono essere molteplici. C’è chi ha paura di avvicinarsi ai cani. Altri soffrono d’allergia ai peli di quest’animale. Altri non lo fanno per ragioni d’igiene. Sono tutte ragioni validissime che vanno rispettate. In considerazione di quanto sopra ci permettiamo avanzare una proposta all’assessore all’ambiente. Chiediamo di considerare la possibilità di riservare una delle spiagge libere, appositamente per la balneazione dei cani. Recintarla e segnalarla ai detentori dei cani che intendono farne uso. Le Bau Beach esistono dal 1998 e al Lido di Ostia ne esiste una molto all’avanguardia.  E’ giusto che anche chi ha scelto di essere accompagnato dal suo cane possa godere del diritto e la libertà di farsi il bagno con il proprio cucciolo senza la preoccupazione di dare fastidio a chi non condivide o non può, per svariati motivi, condividere questa  scelta. Siamo fiduciosi che, l’assessore, attento com’è ai problemi ambientali, non mancherà di esaminare la presente  proposta. In paese c’è spazio per tutti. Il rispetto delle altrui scelte facilita la civile convivenza.

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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