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Roma

NEMI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE COLABRODO: LA REGIONE, IL COMUNE E I CITTADINI PAGANO, SCHIAFFINI INCASSA E IL TRASPORTO DOV'E'?

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Tempo di lettura 3 minuti Residente: “A Nemi andiamo di male in peggio. Le autolinee Schiaffini servizio privato credo pagato dal Comune di Nemi effettua il servizio a secondo dell'umore dei suoi autisti"

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[DETERMINAZIONE N° 58 DEL 28.05.2012 CONTRATTO INTEGRATIVO TRASPORTO PUBBLICO LOCALE DITTA SCHIAFFINI TRAVEL S.P.A. ANNO 2011]

[APPENDICE AL CONTRATTO DI SERVIZIO DEL TRASPORTO PUBBLICO DEL COMUNE DI NEMI]

 

Angelo Parca

“A Nemi andiamo di male in peggio. Le autolinee Schiaffini servizio privato credo pagato dal Comune di Nemi effettua il servizio a secondo dell'umore dei suoi autisti. – Denuncia un residente del luogo, che prosegue a raccontare – Venerdì scorso, 27 luglio mia moglie ha preso il pullman della Schiaffini delle ore 16:45 dopo aver letto sul sito della ditta di trasporto che la stessa effettua il seguente giro con la linea 2: Nemi piazza Roma, valle delle Colombe, via Nemorense, bivio Nemi – Genzano, valle delle Colombe, Nemi piazza Roma. L'autista ha pensato bene di finire la corsa a Nemi in piazza Roma tralasciando la fermata di valle delle Colombe che dalla piazza dista circa 1,5 km,  per di più in salita e che di questi giorni con queste temperature sono un vero toccasana per la salute. L’autista ha detto: ‘la corsa finisce qui’. Mia moglie ha fatto presente che avrebbe dovuto proseguire la corsa fino a valle delle Colombe, avendo regolarmente pagato il biglietto, ma il conduttore si è rifiutato rispondendo a malo modo e dicendo che la corsa finiva li, aggiungendo inoltre di non rompergli le scatole. In conclusione , mia moglie ha dovuto proseguire a piedi fino a valle delle Colombe, e una volta arrivata a casa si è sentita poco bene, a causa della fatica e del gran caldo. A quel punto ho contattato personalmente la Schiaffini Travel ma colti come si dice ‘in fallo’ hanno cercato le scuse più assurde tentando di coprire la grave mancanza del loro dipendente. – Il residente prosegue poi, rivolgendosi alla redazione de L’osservatore Laziale – Quindi chiedo a voi di informarvi se il Sindaco di Nemi è a conoscenza del modo di lavorare di questi signori? Siccome non è la prima volta che ho da ridire sull'operato di quest'azienda perché ho potuto constatare personalmente che non effettua seriamente il servizio per cui è pagata dal comune di Nemi. A Nemi io ci vivo da 31 anni e il servizio pubblico non è mai esistito, speravo con quest'ultima amministrazione nelle cui fila è presente il Sig. Libanori che è membro del Cda del Cotral, potesse cambiare qualcosa, ma ad oggi la Cotral è quasi assente nel Comune Di Nemi, la Schiaffini Travel servizio privato oltre ad avere degli orari assurdi o affiancati a quelli della Cotral fanno si che a Nemi se non hai il mezzo privato è meglio che te ne vai da un'altra parte. Spero che vogliate rinfrescare la memoria all'amministrazione comunale perché nel 2012 certe situazioni non sono più ammissibili. Vi ringrazio e speriamo, ma ci credo poco, che la situazione migliori.” Il cittadino, che per il momento preferisce restare anonimo, ha poi contattato il Sindaco di Nemi il quale in merito all’accaduto gli avrebbe detto che  prenderà provvedimenti dopo aver accertato quanto successo, su quale linea si è verificato il disservizio e l’orario dell'accaduto.

Intanto, in attesa che il primo cittadino accerti quanto accaduto al fine di poter prendere provvedimenti, siamo andati a curiosare sul sito del Comune di Nemi e presso l’Albo Pretorio abbiamo trovato  la determinazione numero 58 del 28 maggio 2012 con oggetto: contratto integrativo trasporto pubblico locale ditta Schiaffini Travel S.P.A. anno 2011 per euro 114.835,02 . Nell’allegato alla determina (proroga) si legge altresì: che la Regione Lazio con nota del 18/07/2011 pervenuta in data 26/07/2011 Prot. 5756 ha comunicato l’approvazione del Piano di riparto dei finanziamenti con l’assegnazione al Comune di Nemi dell’importo annuo complessivo di € 83.971,89 correlato ad una percorrenza minima annua di Km 44.348 subordinando l’erogazione del rateo di pagamento all’attestazione bimestrale resa, a consuntivo, dal Comune dalla quale risulti:
– La percorrenza svolta in servizio di linea;
– Lo svolgimento del servizio con regolarità ed in conformità al
programma di esercizio;
– La verifica dell’avvenuto assolvimento, da parte del gestore del
servizio, degli obblighi previdenziali, assistenziali ed
assicurativi relativamente al personale dipendente;

Dunque questo significa che la Regione paga il trasporto, il Comune integra il pagamento e il cittadino paga il biglietto nonché le tasse e quindi, di conseguenza i finanziamenti pubblici. Ma bada bene che se la Regione dovesse accorgersi che “lo svolgimento del servizio non avviene regolarmente e in conformità al programma di esercizio, potrebbe, e avrebbe ragione a farlo, non concedere più finanziamenti a Nemi per il trasporto! Dunque, auspichiamo che il primo cittadino non prenda ‘sotto gamba’ questa annosa questione ma, come promesso, vada davvero fino in fondo e, nel caso, prenda gli opportuni provvedimenti.

tabella PRECEDENTI:


 

Castelli Romani

Frascati, Libri in Osteria: appuntamento giovedì 18 luglio con Antonella Prenner

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Cosa lega Tullia, figlia di Cicerone, Servilia, madre del cesaricida Bruto, e Messalina?

Al di là di essere tre figure della Storia antica di Roma sono le protagoniste di alcuni romanzi della filologa e scrittrice Antonella Prenner, docente di Lingua e letteratura latina all’università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

la scrittrice Antonella Prenner

Antonella Prenner ed i suoi romanzi saranno i protagonisti giovedì 18 luglio in piazza dell’Olmo a Frascati, a partire dalle ore 18, del salotto letterario di Emanuela Bruni, Libri in Osteria assieme allo scrittore e giornalista Pino Donghi.
Le loro vite, le loro esperienze e i loro rapporti, spiega Emanuela Bruni “offrono un punto di vista non ufficiale, emotivo, disvelando pieghe e zone d’ombra di una storia sempre scritta dagli uomini e per gli uomini”.
Quindi si avrà la possibilità di cambiare la prospettiva di lettura di una storia che vede queste figure troppo spesso relegate al ruolo di comprimarie pur essendone protagoniste ed attrici principali.
Non mancherà un breve approfondimento sull’ultima fatica di Antonella Prenner “Lucano. Nostalgie di libertà” ove l’autrice descrive l’età di Nerone e di una generazione infelice, che assiste all’esercizio di un potere politico iniquo e impossibile da contrastare perché assoluto, e che vagheggia di tornare a un tempo irripetibile, quando “res publica” romana significava “libertà”.

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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