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LATINA, METROPOLITANA: LA REGIONE SI ACCOLLA I COSTI DI GESTIONE

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Tempo di lettura 2 minuti I costi di realizzazione anche attraverso COTRAL

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Alberto De Marchis

La Giunta regionale, nella seduta di questo pomeriggio, ha deliberato di “dichiarare l’interesse della Regione alla realizzazione e gestione della Metropolitana di Latina, sostenendone la realizzazione anche attraverso l’Azienda regionale COTRAL S.p.A.” Ha deliberato, inoltre, di “promuovere la partecipazione della Società di trasporto regionale COTRAL S.p.A: alla Società Metro Latina, sia quale partecipazione finanziaria in conto capitale, sia quale gestore dell’infrastruttura e del relativo servizio”.
La Giunta ha motivato tale provvedimento ritenendo “che la realizzazione e la gestione della linea tranviaria di cui trattasi coinvolge l’interesse sicuramente di un’area più vasta rispetto al T.P.L. dedicato alla sola città di Latina, quale sistema di adduzione e collegamento tra la stazione FS di Latina e il nodo di scambio ove si attesteranno i mezzi COTRAL per il trasporto urbano da e verso tutti i centri minori che gravitano sul circondario del comune di Latina, e che esiste, quindi, un interesse sovracomunale per la realizzazione e la gestione di detta tranvia; che la realizzazione della predetta tranvia e la relativa gestione adempie agli obiettivi regionali di integrazione nodale fra i vari sistemi di trasporto, realizzando un moderno veloce sistema di adduzione al servizio ferroviario regionale”.
Nel motivare la sua decisione, la Giunta regionale ha inoltre ritenuto “che la realizzazione del sistema tranviario di cui trattasi è quindi di interesse della Regione Lazio, in quanto aderente alle finalità e agli obiettivi perseguiti dalla Regione, così come indicati nella L.R. 30/1998 e nelle Linee Guida del Piano Regionale della Mobilità e dei Trasporti”.

L’amministrazione comunale prende atto con grande soddisfazione della decisione adottata dalla Regione. Come espresso, infatti, nel programma sindacale e in diverse altre occasioni dalla maggioranza che sostiene il Sindaco Di Giorgi, e nella recente seduta di bilancio del Consiglio comunale, dallo stesso primo cittadino, il progetto della Metropolitana leggera era ritenuto interessante ma non sostenibile dal punto di vista finanziario, quindi non realizzabile a quelle condizioni. L’amministrazione comunale, quindi, ritenendo che l’infrastruttura fosse di interesse extra cittadino per il suo collegamento alla ferrovia Roma-Napoli e con i comuni limitrofi a Latina, ha chiesto alla Regione nei mesi scorsi di valutare se l’opera fosse di interesse regionale e quindi accollarsi gli eventuali costi annuali di gestione dell’opera, che altrimenti sarebbero ricaduti sul Comune di Latina. Con la delibera di oggi, la Regione ha ritenuto di interesse regionale il progetto di Metropolitana leggera di Latina e di farsi carico della gestione e dei relativi costi insieme ai privati. L’amministrazione comunale di Latina, in particolare il Sindaco Di Giorgi, preso atto positivamente della decisione della Regione, ringrazia la presidente Renata Polverini per l’interesse mostrato verso il progetto e, più in generale, per il sistema di mobilità della città di Latina, e l’assessore regionale Francesco Lollobrigda per il grande impegno profuso in  questa vicenda, così come l’intera giunta regionale.
Essendo stato centrato il primo obiettivo di spostare il contesto e i relativi costi del progetto dall’ambito comunale a quello regionale, da qui l’amministrazione comunale riparte per valutare il progetto, il percorso, il tracciato della Metropolitana leggera che ora è sostenibile dal punto di vista finanziario, non comportando esborsi di gestione per il Comune di Latina e potrebbe invece far  ricadere sulla città investimenti per circa 135milioni di euro.                                            
 

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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