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FROSINONE, PROVINCIA. SCHIETROMA (PSI): IANNARILLI SI DIMETTA, AVENDO TRADITO GLI ELETTORI.

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Schietroma: "Stando così le cose, Antonello Iannarilli, se è uomo d’onore, dovrebbe prendere atto del suo clamoroso fallimento proprio nella materia che è stata il suo cavallo di battaglia elettorale e trarne le ovvie conseguenze, dimettendosi immediatamente"

 

Redazione

Quando il Presidente della Provincia, Antonello Iannarilli, è in difficoltà perché non ha validi argomenti per replicare, allora cerca di fare confusione, tentando di falsare la verità dei fatti. E la verità è che nell’Assemblea dei Sindaci dell’ottobre 2011 sono state presentate due proposte di modifica della tariffa idrica provvisoria di 0,94 Euro a metro cubo: 1) quella del Presidente Iannarilli che, anno per anno dal 2006 al 2011, prevedeva vari aumenti della tariffa, addirittura fino a 1,26 Euro a metro cubo per i primi sette mesi del 2011, con un incremento massimo del 33,33%; 2) quella dei cinque Sindaci socialisti, che prevedeva, invece, varie riduzioni della tariffa, anno per anno, fino ad un minimo di 0,71 Euro a metro cubo a partire dal 21.7.2011. Ad ogni buon fine, per maggiore precisione, allego la tabella analitica relativa alle due proposte. La proposta di Iannarilli (che, ad un certo punto, egli ha addirittura rinnegato, scaricando la responsabilità sui tecnici) è stata clamorosamente bocciata da tutti i Sindaci, non riportando nemmeno un voto favorevole, perché tutti hanno ritenuto assurdo aumentare la tariffa in considerazione dei mancati investimenti e del pessimo servizio del gestore. Subito dopo il Presidente Iannarilli si è fattivamente adoperato, mandando via i Sindaci del PDL, per far mancare il numero legale sulla proposta dei Sindaci socialisti di diminuire la tariffa. Ciò ha comportato l’arrivo del Commissario ad acta, il quale ha fissato la tariffa a 1,35 Euro a metro cubo. Quanto al resto, va ricordato che Iannarilli ha vinto di un soffio le elezioni provinciali 2009, soprattutto facendo false promesse in materia di acqua. Ebbene, dopo tre anni di amministrazione Iannarilli, ecco i risultati da lui ottenuti in questa materia:

a)-la tariffa idrica è aumentata da 0,94 a 1,35 Euro a metro cubo;
b)-il gestore Acea Ato 5 non ha effettuato assolutamente gli investimenti previsti negli impegni contrattuali;
c)-le carenze idriche ed i gravi disagi a carico dei cittadini sono addirittura aumentati.


Stando così le cose, Antonello Iannarilli, se è uomo d’onore, dovrebbe prendere atto del suo clamoroso fallimento proprio nella materia che è stata il suo cavallo di battaglia elettorale e trarne le ovvie conseguenze, dimettendosi immediatamente. Ma non seguirà il mio consiglio perché è attaccato alla poltrona, anzi alle poltrone, visto che continua imperterrito, con grande presunzione, nell’assurda pretesa di fare contemporaneamente il Deputato ed il Presidente della Provincia, con il risultato scontato di produrre solo danni sia in Parlamento sia all’Amministrazione provinciale.           

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