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Castelli Romani

Monte Compatri – Pantano, metro C: il capolinea della paura, tra aggressioni, droga e omicidi

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Una giovane ragazza aggredita in pieno giorno, un quattordicenne ucciso e spaccio dilagante: il capolinea della Metro C diventa l’emblema di una comunità ostaggio della criminalità. Cittadini in rivolta contro il sindaco Ferri

Ancora una volta, il capolinea della Metropolitana C di Monte Compatri Pantano si trova al centro di un inquietante episodio di cronaca nera. Ieri pomeriggio, intorno alle 14, una giovane ragazza è stata vittima di un’aggressione da parte di due individui che, in pieno giorno, le hanno sottratto il portafogli. Questo episodio porta alla luce una realtà sempre più allarmante: il capolinea sembra essere diventato un terreno fertile per la criminalità.

Negli ultimi giorni, il capolinea Monte Compatri Pantano ha visto crescere il numero di eventi violenti e illeciti. Solo pochi giorni fa, si era registrata una tentata violenza su una minorenne, suscitando l’indignazione della comunità e richiamando l’attenzione delle forze dell’ordine. Inoltre, un controllo programmato della Guardia di Finanza era stato attuato per contrastare il fenomeno dello spaccio di droga che affligge la zona. E non si può dimenticare l’efferato omicidio di Ivan Alexandru, un quattordicenne ucciso nei primi giorni di gennaio in quello che si sospetta essere un regolamento di conti legato al crimine organizzato.

Le voci di protesta e preoccupazione si fanno sempre più forti tra i cittadini di Monte Compatri, molti dei quali puntano il dito contro il sindaco Francesco Ferri, accusato di “immobilismo” di fronte a una situazione che sembra sfuggire di mano. Post sui social media sono pieni di critiche nei confronti dell’amministrazione comunale, considerata incapace di garantire sicurezza e tranquillità agli abitanti.

Nonostante le misure adottate, come il Daspo emesso dall’amministrazione e i vari incontri con il Prefetto di Roma, la percezione di insicurezza continua a crescere. I residenti chiedono a gran voce interventi concreti e una maggiore presenza delle forze dell’ordine per contrastare un fenomeno che sembra non avere fine.

La situazione a Monte Compatri Pantano è critica e, con l’aumento dei reati, il capolinea della Metropolitana C si trasforma in un simbolo di una lotta quotidiana contro la criminalità che chiede risposte immediate e decisive. I cittadini non possono più aspettare; la sicurezza è un diritto fondamentale che deve essere garantito a tutti.