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iPhone 16 Plus, prestazioni di alto livello che si avvicinano al modello Pro

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Negli ultimi anni, le versioni base degli iPhone sono rimaste più di un passo indietro rispetto alle più costose e prestanti versioni Pro. Bene, questo trend è destinato a cambiare in questo 2024, con la presentazione degli iPhone 16. Sia l’omonimo telefono che la variante Plus possono infatti contare su un comparto hardware in grado più di ieri di dare del filo da torcere ai top di gamma dell’azienda, votati ad un utilizzo da parte dei professionisti di foto e video. Di fatto, l’iPhone 16 Plus può rappresentare una valida alternativa, anche in termini di prezzo, ai modelli più costosi della Mela. Le funzionalità premium un tempo esclusive dei modelli iPhone Pro si concentrano sul pulsante Azione, la fotografia macro e il ray tracing per i giochi. Apple ha inoltre dato a iPhone 16 Plus nuove funzionalità e miglioramenti, come il pulsante “Controllo fotocamera” e la ricarica MagSafe più veloce. Non manca Apple Intelligence, con le funzionalità di intelligenza artificiale, che però non sono disponibili nel nostro Paese e nel resto d’Europa. La speranza è di vederle più avanti nel corso del 2025. In aggiunta a ciò, una fotocamera ultra-grandangolare migliorata e stili fotografici da aggiungere dopo aver scattato una foto, con i modelli base di iPhone 16 che continuano a sfumare il confine tra le opzioni entry-level e quelle Pro. Unico appunto è il display “obsoleto” da 60 Hz, visto che i pannelli ad alta frequenza restano una caratteristica dei modelli Pro. L’ iPhone 16 Plus ha un design più simile all’iPhone 15. Tuttavia, l’isola della fotocamera sul retro è ora un ovale a forma di pillola con due lenti che ricorda l’iPhone X e l’iPhone XS. Questo allineamento consente all’iPhone 16 di girare video spaziali stereoscopici per la visualizzazione con il visore Apple Vision Pro. Il colosso di Cupertino ha introdotto inoltre due nuovi pulsanti nei modelli base di iPhone 16: il pulsante Azione, adottato dai modelli Pro e che sostituisce l’interruttore suoneria/silenzioso, e un nuovissimo pulsante di controllo della fotocamera, presente in tutta la serie iPhone 16. Il pulsante Azione è una scorciatoia per funzioni e caratteristiche utili, come l’attivazione/disattivazione della torcia o una modalità Focus che limita le distrazioni. È più utile del vecchio interruttore Modalità silenziosa anche se può essere confuso con il pulsante di aumento del volume. Cuore pulsante dell’iPhone 16 Plus è il processore A18, che diventa “Pro” sulle versioni top di gamma. Cambia qualcosa ma non in maniera rivoluzionaria: le prestazioni sono tali da permettere di eseguire qualsiasi app o gioco senza alcun intoppo. Specialmente per il gaming, il processore A18 è abbastanza potente da supportare titoli di gioco di livello alto, in precedenza esclusivi dei modelli iPhone 15 Pro. Inoltre, iPhone 16 Plus è il primo telefono base di iPhone a supportare il ray tracing per una migliore grafica di illuminazione. Quelli fino ad ora elencati sono aggiornamenti interessanti ma, come anticipato, bisogna accontentarsi di uno schermo con una frequenza di aggiornamento di 60 Hz anziché 120 Hz, come i modelli iPhone 16 Pro e tutti gli iPhone Pro a partire dalla serie iPhone 13. C’è una differenza innegabile: le animazioni sono molto più fluide a 120 Hz e anche alcuni giochi che supportano 120 frame al secondo (fps) possono essere eseguiti in modo ottimale. In confronto, le animazioni su un display a 60 Hz sembrano discontinue, dando l’impressione che le prestazioni del telefono siano lente, il che non è assolutamente il caso dell’iPhone 16. Per quello che concerne le fotocamere, il sensore principale, da 48 megapixel dell’iPhone 16, è identico a quello dell’iPhone 15 ma c’è un dettaglio. Il sensore, ora chiamato Fusion, evidenzia l’opzione di zoom ottico 2x e la nuova funzione di filtri che regolano tinta e tonalità con consapevolezza contestuale. Ad esempio, uno stile vibrante potrebbe saturare profondamente i colori, ma lo farà in modo più delicato per i volti. Ci sono 11 nuovi stili e controlli migliorati per adattare ogni stile all’aspetto desiderato. La parte migliore di questo aggiornamento è l’opportunità di aggiungere e regolare stili fotografici dopo aver scattato una foto. Lo zoom 2x non è esteso quanto lo zoom 5x sui modelli iPhone 16 Pro, ma è comunque una buona opzione per avvicinarsi un po’ di più ai soggetti. L’iPhone 16 Plus ha inoltre una nuova fotocamera ultrawide che può catturare più luce rispetto ai precedenti iPhone, e si nota soprattutto negli scatti in condizioni di scarsa illuminazione. Il nuovo allineamento verticale consente all’iPhone 16 di scattare foto e video spaziali per la prima volta in un modello base. A livello di miglioramenti la novità clou è la ricarica MagSafe da 25 W più veloce con il nuovo caricabatterie MagSafe rispetto alle velocità da 15 W dell’originale. È più o meno veloce quanto la ricarica cablata con la porta Usb-c, con Apple che sottolinea come entrambe possano ricaricare l’iPhone 16 Plus al 50% in 35 minuti. L’azienda non ha aggiornato la porta di alimentazione per supportare velocità di trasferimento più elevate ma non un fattore decisivo, poiché il trasferimento di dati da e verso un altro dispositivo non è così comune come una volta. Tirando le somme possiamo dire che l’iPhone 16 Plus è portatore di diversi aggiornamenti chiave che lo rendono il migliore “melafonino” entry-level dell’azienda di Cupertino. Il pulsante Azione, il Camera Control, il processore A18 di nuova generazione, una fotocamera ultrawide migliorata, la fotografia macro sono solo alcuni. E quando arriverà Apple Intelligence, si aprirà un mondo ulteriore di possibilità creative e di ottimizzazione, grazie alle potenzialità dell’IA generativa. Insomma, mai come quest’anno è consigliabile acquistare una versione Plus.

F.P.L.

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Sword Art Online Fractured Daydream, l’ultimo capitolo della serie

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Sword Art Online: Fractured Daydream, l’ultimo videogame della saga, è uscito finalmente per PlayStation 5, Xbox Series X|S, Nintendo Switch e PC tramite Steam. Il titolo è la prima avventura multiplayer live-service su vasta scala in assoluto nella serie videoludica di Sword Art Online. Il titolo offre una storia completamente nuova per l’avventura sviluppata da Reki Kawahara. Kirito e i suoi compagni si trovano all’interno del famoso sistema ALfheim Online e l’introduzione del misterioso sistema Galaxia sconvolge l’universo, dando vita a una trama intrigante e coinvolgente. In esso infatti i protagonisti possono rivivere eventi del loro passato. Sulla carta tutto questo suona molto bene ma presto tutto andrà storto e sarà il momento in cui diverse linee temporali si uniranno seminando il caos. Questa trovata rappresenta qualcosa di molto positivo, in quanto non è necessario aver giocato ai precedenti titoli proprio perché Fractured Daydream aggiunge vari eventi che ora possono essere rivissuti, ma da diversi punti di vista. Che si sia fan sfegatati del franchise o ci si avvicini per la prima volta alla saga, ci si potrà comunque divertire senza avere addosso quella fastidiosa sensazione di essersi persi qualcosa. La fusione dei mondi virtuali ha permesso agli sviluppatori di creare una storia originale che riunisce tutti i personaggi amati dagli estimatori, offrendo ai giocatori la possibilità di impersonare il loro preferito in un roster particolarmente ricco. Fractured Daydream si distingue per una narrazione lenta e ben costruita, che si sviluppa in modo graduale senza svelare troppo fin da subito. A differenza dei capitoli precedenti, i dialoghi sono più naturali e incisivi, evitando le forzature narrative che spesso caratterizzavano la serie. La storia, pur essendo originale, è ricca di riferimenti al passato e di parallelismi con altre opere, creando un legame profondo con i fan di lunga data. La localizzazione in italiano, poi, aggiunge un ulteriore livello di profondità all’esperienza di gioco. La trama si sviluppa in modo fluido e coinvolgente, grazie anche a un game design ben studiato che permette ai giocatori di esplorare liberamente il mondo di gioco e di interagire con i personaggi in modo significativo. Un aspetto particolarmente apprezzabile è la longevità dell’avventura. La trama principale è ben strutturata e offre numerose ore di gioco, mentre le attività secondarie e il multiplayer aggiungono un ulteriore livello di profondità e rigiocabilità. La possibilità di giocare in cooperativa con gli amici rende l’esperienza ancora più divertente e coinvolgente.

A livello di giocabilità il nuovo capitolo della saga di Sword Art Online introduce un approccio diverso da quanto visto in passato. Abbandonando le vaste aree esplorative, Fractured Daydream si focalizza infatti su spedizioni intense e dinamiche. Questa scelta si rivela vincente, offrendo un’esperienza di gioco più focalizzata e coinvolgente. Ogni missione è una sfida unica, che richiede ai giocatori di adattarsi a diverse situazioni e di sfruttare al meglio le abilità dei loro personaggi. Il sistema di combattimento è fluido e reattivo, con una vasta gamma di attacchi e combinazioni di mosse a disposizione. Le abilità speciali e le magie aggiungono un ulteriore livello di profondità al gameplay, consentendo ai giocatori di personalizzare il proprio stile di gioco e di affrontare le sfide in modo creativo. L’universo di gioco, pur essendo più circoscritto rispetto ai precedenti capitoli, è denso di dettagli e di atmosfere suggestive. Le ambientazioni variano da foreste incantate a dungeon oscuri, offrendo un’esperienza visiva sempre stimolante. Inoltre, la presenza di eventi dinamici e di nemici imprevedibili contribuisce a rendere ogni missione un’avventura unica. Un altro elemento che distingue Fractured Daydream è la forte enfasi sulla progressione del personaggio. Grazie a un sistema di livellamento e di sblocco delle abilità chiaro e intuitivo, i giocatori possono personalizzare i loro personaggi in modo profondo, adattandoli al proprio stile di gioco preferito. Insomma, Fractured Daydream è senza ombra di dubbio un importante passo avanti per il franchise di Sword Art Online, in grado di garantire un’esperienza di gioco coinvolgente grazie a una narrazione avvincente e a un gameplay dinamico. Tuttavia, alcuni aspetti, come ad esmpio l’art direction, mostrano ancora margini di miglioramento. Il gameplay è indubbiamente il punto di forza del titolo. Le spedizioni, ispirate a Granblue Fantasy: Relink, sono divertenti e sfidanti, e il sistema di combattimento è fluido e reattivo. La possibilità di personalizzare profondamente i personaggi e di sperimentare diverse combinazioni di abilità aggiunge un ulteriore livello di profondità al gameplay. Tuttavia, alcuni giocatori potrebbero trovare la curva di difficoltà iniziale un po’ troppo ripida, soprattutto nelle prime fasi del gioco. Ma una volta che si prende la mano i divertimento è assicurato. Tirando le somme, Sword Art Online: Fractured Daydream è senza dubbio un punto di svolta per la serie, in quanto dona un’esperienza di gioco più completa e coinvolgente rispetto ai suoi predecessori. Il titolo vanta un sistema di combattimento dinamico e appagante, un’ampia rosa di personaggi personalizzabili e una storia veramente avvincente. La possibilità di giocare sia in solitaria che in cooperativa con gli amici aggiunge poi un ulteriore livello di rigiocabilità e siamo sicuri che tale aspetto sarà molto apprezzato da chi lo giocherà. Perché diciamocelo, più un gioco dura, più si è felici.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 8,5
Sonor: 8,5
Longevità:8,5
Gameplay: 9

VOTO FINALE: 8,5

Francesco Pellegrino Lise

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Torna Maker Faire, 350 stand dal 25 al 27 ottobre a Roma

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Innovazione, creatività e scoperta: queste le tre parole chiave che fungeranno da tema portante della dodicesima edizione della “Maker Faire Rome – The European Edition”, l’evento promosso e organizzato dalla Camera di Commercio di Roma che torna dal 25 al 27 ottobre negli spazi del Gazometro Ostiense. Oltre 350 gli stand espositivi dove si potranno toccare con mano centinaia di progetti di innovatori, creativi, startup, aziende, studenti, università e istituti di ricerca.Non mancheranno poi conferenze, attività didattiche, lezioni e laboratori aperti a tutti. Al centro di questa edizione ci saranno temi caldi come l’intelligenza artificiale, l’Internet delle cose, la manifattura digitale, l’economia circolare, l’agritech, per arrivare fino alle ultime scoperte nel campo sanitario, del metaverso e della realtà aumentata. Tante le novità che verranno presentate, come il nuovo dispositivo robotico per la riabilitazione FloatEvo, sviluppato da Istituto Italiano di Tecnologia e Inail, così come un innovativo progetto sulla Digital Fabrication che punta a dimostrare come le tecnologie di fabbricazione digitale possano rilanciare il Made in Italy. Grande spazio verrà dedicato alla robotica, in collaborazione con l’Istituto di Robotica e Macchine Intelligenti presieduto da Antonio Bicchi e il Laboratorio nazionale di Intelligenza Artificiale del Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica. In parallelo e in sinergia con Maker Faire Rome si svolgerà sempre al Gazometro anche la sesta edizione dell’evento I-RIM 3D, dove si potranno conoscere i più recenti progressi nel campo della robotica e delle macchine intelligenti anche grazie a speaker di rilievo internazionale provenienti da Giappone, Germania e dal Mit di Boston. Per la prima volta la Maker Faire si allargherà dal Gazometro anche agli spazi adiacenti dell’Istituto Superiore Antincendi, dove sarà possibile visitare “The new Green is Black”, la prima mostra collettiva di arte contemporanea sul Biochar, ovvero il carbone vegetale ottenuto per riscaldamento ad alte temperature di scarti (biomasse perlopiù certificate) in assenza di ossigeno e risultante dall’evitamento di combustione e di emissione di anidride carbonica in atmosfera, oltreché prezioso alleato nella cattura e nello stoccaggio della stessa CO2. Insomma, anche quest’anno alla fiera dedicata agli inventori e all’innovazione ne vedremo delle belle.

F.P.L.

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Mortal Kombat 1 Kaos Sovrano, la storia continua con la nuova maxi espansione

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Con Kaos Sovrano, Mortal Kombat 1 (qui la nostra recensione), il picchiaduro uscito l’anno scorso su Pc e consoles torna alla riscossa proponendo una vasta gamma di novità. La nuova corposissima espansione del titolo pubblicato da Warner Bros e sviluppato da NetherRealms Studios introduce non solo la nuova storia di gioco, ma anche 6 nuovi Kombattenti, ma anche altri aggiornamenti, come le Animality e la nuova Stagione delle Invasioni, (questi ultimi due) disponibili però anche per chi possiede l’edizione base. Tre dei nuovi personaggi, ovvero Cyrax, Sektor e Noob Saibot, sono disponibili fin da subito e fanno la loro comparsa anche all’interno della storia, mentre gli altri 3 sono i nuovi Guest Character che verranno rilasciati soltanto in seguito (Ghostface da Scream, T-1000 da Terminator 2 e Conan il Barbaro dall’omonima serie). Ma veniamo alla storia: Kaos Sovrano ha inizio esattamente pochi istanti dopo il finale di Mortal Kombat 1, dove quello che sembra essere un periodo di pace viene improvvisamente interrotto da una rivolta di Sub-Zero, che non intende ancora tenere a bada le sue ambizioni. Chiamando a sé Cyrax e Sektor – che in questa nuova linea temporale sono donne – intende sorprendere Scorpion nel giorno del suo matrimonio, sfruttando un disonorevole effetto sorpresa. Mentre Sektor si trova perfettamente d’accordo con il suo piano, Cyrax è turbata dai dubbi, finendo anche per abbandonare il clan Lin Kuei non appena scopre la verità sul conflitto tra i due fratelli.

Mentre si sta cercando di stabilire il da farsi, si apre un varco temporale dal quale emerge il Titano Havik, che riesce a rapire Geras per mettere in atto il suo folle piano: portare caos e anarchia in ogni variante dimensionale degli universi di Mortal Kombat. Riesce inoltre a intrappolare Sub-Zero, che aveva temporaneamente messo da parte la sua ambizione per proteggere il mondo, al fine di torturarlo e trasformarlo nel pericoloso Noob Saibot. Liu Kang sceglie dunque di mandare in missione un piccolo gruppo composto da Scorpion, Cyrax e Sektor, al fine di salvare la vita a Geras e organizzare un contrattacco per fermare il folle piano del malvagio Havik. A patto di essere dei veri appassionati di Mortal Kombat 1 e dei picchiaduro in generale, quest’espansione rappresenta un’ottima ragione per tornare a giocare al titolo di NetherRealm Sudios. Provare e padroneggiare le nuove mosse dei nuovi personaggi del DLC è sicuramente qualcosa di estremamente divertente, ma anche giocare la nuova storia ci è piaciuto particolarmente, anche se c’è da dire che ha meno mordente dell’originale ed è sicuramente più breve. Insomma, tirando le somme, con Kaos Sovrano Mortal Kombat offre un ottimo motivo per tornare a giocare, anche se qualcosina in più a livello di lunghezza della trama e di personaggi giocabili a nostro avviso avrebbe giovato sicuramente di più alla longevità. In ogni caso a nostro avviso, da veri fan della saga, non acquistare l’espansione sarebbe un vero peccato.

GIUDIZIO FINALE: 8,5

Francesco Pellegrino Lise

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