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Venezia, iniziato il count down per “The Venice Glass Week”: Festival internazionale dell’arte del vetro

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In programma a Venezia, Murano e Mestre dal 14 al 22 settembre 2024
Manca poco all’8a edizione di The Venice Glass Week, il Festival internazionale creato nel 2017 per celebrare, supportare e promuovere l’arte del vetro, in programma a Venezia, Murano e Mestre dal 14 al 22 settembre 2024. Come da tradizione, anche quest’anno la manifestazione avrà un nuovo “titolo-hashtag”: #AWorldofGlass, pensato per celebrare l’universo affascinante e ricco di creatività del vetro artistico, anche a livello internazionale.
È proprio la caratura internazionale a caratterizzare il festival di quest’anno, che ha ricevuto il più alto numero di richieste di partecipazione di sempre con oltre 300 candidature arrivate da 45 Paesi (tra cui Argentina, Armenia, Austria, Australia, Bielorussia, Belgio, Brasile, Bulgaria, Cina, Cipro, Corea del Sud, Danimarca, Egitto, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Ungheria, Iran, Irlanda, Israele, Giappone, Kazakistan, Libano, Lussemburgo, Nigeria, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Siria, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Regno Unito, Ucraina, e Stati Uniti), che sono state selezionate dal Comitato Scientifico, presieduto dalla storica del vetro veneziana Rosa Barovier Mentasti e composto da un gruppo di esperti nel settore a livello internazionale: Rainald Franz, Responsabile della Glass and Ceramics Collection al MAK-Austrian Museum of Applied Arts / Contemporary Art di Vienna; Susanne Jøker Johnsen, Responsabile delle mostre alla Royal Danish Academy – Architecture, Design, Conservation di Copenaghen e Direttore dell’European Glass and Ceramic Context a Bornholm in Danimarca; Jean Blanchaert, gallerista e curatore; Alma Zevi, storica dell’arte, scrittrice e curatrice. Queste richieste, provenienti da fondazioni, gallerie d’arte, istituzioni museali, enti culturali, università, vetrerie, fornaci, aziende e artisti italiani e stranieri, testimoniano la grande vivacità della scena artistica, culturale e produttiva non solo in città, ma anche nel resto del mondo, nel settore del vetro.
Tra le novità che caratterizzano #AWorldofGlass si segnala una nuova collaborazione con Homo Faber, che dall’1 al 30 settembre propone alla Fondazione Cini il meglio dell’alto artigianato contemporaneo. In particolare, la collaborazione con The Venice Glass Week si concretizza, nell’ambito di Homo Faber in Città, nel programma dei The Venice Glass Week Tours by Select, visite guidate gratuite con aperitivo in storiche fornaci di Murano curate da Select, anche quest’anno Official Cocktail Sponsor del festival, che non a caso si concluderanno con un momento conviviale in cui non potrà mancare lo storico aperitivo veneziano. In collaborazione con Select si svolge anche The Venice Glass Week Closing Party, l’evento speciale di chiusura del festival in programma domenica 22 settembre a Ca’ Select, luogo nato dal recupero di un laboratorio artigianale dedito alla lavorazione dei metalli nel sestiere di Cannaregio (ingresso solo su invito).
Un Glass Bateo, ideato dal Consorzio Promovetro Murano, solcha invece i canali di Venezia per tutta la durata del festival. Per l’occasione, uno dei vaporetti della flotta Actv (familiarmente chiamato “bateo” dai veneziani) viene riallestito per ospitare eventi, incontri, dimostrazioni e workshop, con l’obiettivo di far conoscere a un pubblico sempre più vasto la storia e il fascino del vetro artistico di Murano.
Tutte le informazioni sul festival sono disponibili sul sito web ufficiale www.theveniceglassweek.com e disponibili online il programma completo in PDF e in distribuzione in 15.000 copie la mappa ufficiale, realizzata in collaborazione con VeneziaNews, agli Infopoint di campo Santo Stefano a Venezia e Murano Colonna, oltre che nelle sedi dei partecipanti e nel sito web del festival. Per aggiornamenti, anticipazioni e contenuti speciali sono sempre attivi i profili sociali Facebook, X, Instagram e YouTube.
La partecipazione finlandese
Tradizionale la partecipazione finlandese, che in questa edizione si esprime in 4 iniziative:
1. Sini Majuri. Dreamweaver, in collaborazione con Berengo Studio sull’isola di Murano
2. Il postumanesimo e il tempo profondo della soffiatura del vetro
3. Linda Sofia Tidenberg. Una pozzanghera in Australia
4. 61.5°N – Evento organizzato da Dylan Katz, in collaborazione con Art Events
L’artista finlandese del vetro Sini Majuri e il suo gruppo di ingegneri presentano Dream Weaver, una fusione di lavorazione del vetro e intelligenza artificiale che svela i nostri desideri. Sini Majuri sta unendo l’intelligenza artificiale e la robotica con l’antica arte della lavorazione del vetro. Dreamcatcher, sviluppato con gli ingegneri dell’Università Aalto, fonde vetro e intelligenza artificiale per visualizzare i sogni: riflettendo su come la tecnologia distorce la nostra realtà, erodendo la nostra umanità poco a poco. Nel nostro mondo digitale, tutto è filtrato. Ci aggrappiamo alla tecnologia come un neonato alla sua madre. Ma l’IA generativa strappa le maschere – mettendo a nudo gli stereotipi della società. Ci costringe a confrontarci con verità crude e non filtrate sulla nostra epoca prima che possiamo autocensurarci. @theveniceglassweek,  SpazioB Campiello della Pescheria 4a, 30141 Murano. Qui il calendario:
Altro contributo finlandese è reperibile in ‘Il postumanesimo e il tempo profondo della soffiatura del vetro’, evento organizzato da Erin E. O’Connor e Marymount Manhattan College, USA, in collaborazione con Anna Mlasowsky, Konstack University of Arts, Crafts and Design, Sweden, Suzanne Peck, Rochester Institute of Technology, USA, Riikka Latva-Somppi, Aalto University, Finland & Michael Stern, Rochester Institute of Technology, USA
Posthumanism & the Deep Time of Glassblowing è una conferenza di discussione di artisti, accademici e professionisti del vetro che riunisce le preoccupazioni riguardanti l’esperienza umana di autodeterminazione e creatività con quelle del mondo ecologico vivente (e morente). Questa conferenza esplora domande come: “Quale filiera emerge dalla mappatura delle miniere e dei minerali del vetro da studio?”; “In che modo i minerali influiscono sulla realizzazione e sul significato del vetro da studio?”; e così via.
Orari evento
venerdì 20 Settembre Da 4:00 pma 7:00 pm
Nota: lìevento  inizierà con un servizio di caffè e biscotti. È possibile partecipare alla conferenza online seguendo il seguente link:
A sua volta, Linda Sofia Tidenberg. con ‘Una pozzanghera in Australia’ abbraccia la notte polare nel nord, dove gli ultimi fiori selvatici dell’autunno si arrendono al gelo, rimanendo testimoni silenziosi del sonno della Terra. La pozzanghera si congela in un tableau: un fiore nell’abbraccio invernale, i suoi petali intrecciati in un delicato balletto. Il movimento si ferma, ma il gambo del fiore evoca una vita vibrante, sospeso in una fantasticheria cristallina. Linda Sofia Tidenberg (Finlandia, 1994) è una studentessa di soffiatura del vetro con diploma in design d’interni, appassionata dell’unione tra creatività e artigianato. Attualmente perfeziona le sue abilità a Nuutajärvi, esplorando una profonda espressione attraverso il vetro. Questo percorso rappresenta una ricerca di conoscenza e pratica intensa, riflettendo la sua dedizione al design innovativo e all’eccellenza artigianale.
Opera in mostra presso: Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Palazzo Loredan, San Marco 2945 – 30124 Venezia; Una pozzanghera in Australia, Vetro plasmato a caldo, scolpito a caldo e sabbiato vetro con filo metallico rosso, 20 x 25 x 16 cm
Infine, la Finlandia è protagonista con “61.5°N”, titolo della prima mostra personale di Dylan Katz (USA) a Venezia, per il Festival.. Curata da Costanza Longanesi Cattani, l’esposizione presso Olivolo, presenta le sculture distintive di Katz, Uncanny Ice, che raffigurano masse di ghiaccio della Finlandia attraverso il vetro, e svela la nuova serie Northern Windows, un omaggio ai colori e alle luci del cielo del nord, creata ad hoc per questa mostra. Dylan Katz ha imparato il linguaggio intricato del vetro per raccontare una storia. Colori, forme, trasparenza, opacità, luce sono il vocabolario che usa per tessere il suo messaggio. Secondo l’artista, questa mostra non è una chiamata alle armi nella lotta contro il cambiamento climatico; è una lettera d’amore, scritta in vetro, alla nostra cara Madre Terra.
Privo di virus.www.avast.com

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Terrore in corsia: Medici e infermieri sotto assedio nel Policlinico di Foggia

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Due aggressioni in pochi giorni. Il personale sanitario grida aiuto: “Siamo stanchi e spaventati”

Nel cuore della notte, le corsie del Policlinico di Foggia si sono trasformate ancora una volta in un campo di battaglia. Un giovane di appena 18 anni, arrivato in pronto soccorso per uno stato d’ansia, ha scatenato la sua furia contro tre infermieri, sferrando calci e pugni. Questo episodio, l’ultimo di una serie allarmante, ha gettato nuovamente nel panico il personale sanitario, già provato da un’aggressione avvenuta solo pochi giorni prima.

“Non siamo più al sicuro nemmeno sul posto di lavoro,” confida Maria, un’infermiera con 20 anni di esperienza, la voce tremante. “Veniamo qui per salvare vite, ma rischiamo la nostra ogni giorno.”

L’escalation di violenza ha raggiunto un punto critico. Solo quattro giorni prima, nel reparto di chirurgia toracica, i familiari di una giovane paziente deceduta hanno aggredito il personale, costringendolo a barricarsi nelle stanze dell’ospedale per sfuggire alla loro ira.

Il dottor Antonio, chirurgo di lungo corso, racconta con gli occhi lucidi: “Ho visto colleghi piangere dopo il turno, altri che non vogliono più venire a lavorare. Siamo esausti e spaventati.”

La situazione è talmente grave che Filippo Anelli, presidente della Federazione degli Ordini dei medici, ha lanciato un appello disperato alla Premier Meloni: “Abbiamo bisogno di un piano di sicurezza immediato. Altrimenti ce ne andiamo tutti.”

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, fa eco a questa richiesta, invocando un aumento del presidio delle forze di polizia negli ospedali. “I nostri angeli in camice bianco non possono trasformarsi in bersagli,” afferma con fermezza.

Mentre le istituzioni dibattono, il personale sanitario ha proclamato lo stato di agitazione. Una manifestazione unitaria è prevista per il 16 settembre a Foggia, un grido collettivo per chiedere protezione e rispetto.

“Ogni volta che sento una voce alterata, il cuore mi batte all’impazzata,” confessa Lucia, giovane specializzanda. “Non è questo che sognavo quando ho deciso di diventare medico.”

La proposta del senatore Ignazio Zullo di introdurre un “daspo sanitario” per chi aggredisce il personale medico ha acceso un dibattito infuocato. “Tre anni senza cure gratuite potrebbero far riflettere chi pensa di poter usare la violenza,” sostiene il senatore, pur garantendo che le cure salvavita e urgenti sarebbero sempre assicurate.

Mentre il dibattito infuria, nei corridoi del Policlinico di Foggia regna un silenzio teso. Medici e infermieri continuano il loro lavoro, con la paura negli occhi ma la determinazione nel cuore. “Abbiamo giurato di curare, e lo faremo sempre,” afferma il dottor Giovanni, primario di pronto soccorso. “Ma abbiamo bisogno di sentirci protetti per poter proteggere gli altri.”

La città di Foggia, e con essa l’Italia intera, trattiene il respiro, sperando che questa spirale di violenza possa finalmente interrompersi. Nel frattempo, gli “angeli in camice bianco” continuano la loro missione, eroi silenziosi di una battaglia che non avrebbero mai voluto combattere.

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Bufera al Ministero della Cultura: Giuli chiamato a rispondere sulle “nomine dell’ultimo minuto” di Sangiuliano

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L’opposizione chiede chiarimenti su decreti e incarichi conferiti da Sangiuliano prima dell’addio

Il neo Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, si trova catapultato in una tempesta politica ancor prima di potersi ambientare nel suo nuovo ruolo. L’opposizione, con in prima linea esponenti del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle, ha richiesto un suo intervento urgente in Parlamento per far luce su una serie di atti controversi compiuti dal suo predecessore, Gennaro Sangiuliano, negli ultimi scampoli del suo mandato.

Al centro della polemica c’è quella che viene definita una vera e propria “pioggia di nomine” effettuata da Sangiuliano in extremis. In particolare, si contesta la nomina di 18 consulenti, definiti dall’opposizione come “amici, parenti e conoscenti” del ministro dimissionario. Questa mossa ha sollevato dubbi sulla trasparenza e l’imparzialità del processo di selezione.

Ma non è tutto. Un’altra questione scottante riguarda l’istituzione di una commissione da 50 milioni di euro destinata al finanziamento di progetti cinematografici. La composizione di questa commissione è finita sotto i riflettori, con l’opposizione che accusa Sangiuliano di aver selezionato membri a lui vicini per “competenza, amicizia e affiliazioni politiche”. Tra i nomi circolati sulla stampa figurano critici cinematografici di spicco come Paolo Mereghetti e Valerio Caprara, il giornalista Francesco Specchia, lo scrittore Luigi Mascheroni e l’intellettuale Stefano Zecchi.

Un caso particolarmente delicato è quello di Beatrice Venezi, nominata consulente del Ministero per la musica con un compenso annuo di 30.000 euro. Questa nomina è stata citata dall’imprenditrice Boccia durante una trasmissione televisiva come esempio di incarico conferito per “amicizia”, sollevando interrogativi su possibili conflitti di interesse. In risposta, Venezi ha annunciato di aver dato mandato ai suoi legali per tutelare la propria reputazione professionale.

Il Ministro Giuli si trova ora nella scomoda posizione di dover fornire spiegazioni su decisioni prese dal suo predecessore. L’opposizione chiede chiarimenti sulla correttezza dell’iter di nomina e sulla effettiva firma dei decreti in questione. La situazione mette in luce la delicatezza del passaggio di consegne in un dicastero chiave come quello della Cultura, e solleva interrogativi sulla continuità e la trasparenza nell’amministrazione pubblica.

Mentre il dibattito politico si infiamma, cresce l’attesa per l’intervento di Giuli in Parlamento. Il nuovo Ministro dovrà dimostrare abilità diplomatica e fermezza nel gestire questa eredità complessa, cercando di rassicurare l’opposizione e l’opinione pubblica sulla correttezza delle procedure e sulla sua volontà di garantire trasparenza nel suo mandato.

La vicenda solleva questioni più ampie sulla gestione del potere e sulla pratica delle nomine di fine mandato, un tema ricorrente nella politica italiana che continua a suscitare polemiche e richieste di riforma. Il modo in cui Giuli affronterà questa prima sfida potrebbe definire il tono del suo ministero e influenzare la percezione pubblica della sua leadership in un settore cruciale come quello della cultura.

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Civitavecchia, emergenza minori stranieri non accompagnati: il Comune in difficoltà, la Prefettura cerca soluzioni

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Civitavecchia – L’emergenza dei minori stranieri non accompagnati (MSNA) a Civitavecchia continua a mettere a dura prova il sistema di accoglienza locale. Negli ultimi mesi, con il crescente numero di arrivi di navi ONG presso il porto della città, il Comune ha dovuto affrontare una situazione di estrema difficoltà nel gestire l’accoglienza di questi giovani migranti, spesso privi di una rete familiare o di sostegno.

Il problema è reso ancora più complesso dalla carenza di strutture idonee e dalle risorse finanziarie limitate a disposizione del Municipio. Secondo quanto emerge da una recente determina del Comune di Civitavecchia, le spese per l’accoglienza dei minori sono aumentate in modo esponenziale, spingendo l’amministrazione a sollecitare un intervento urgente da parte della Prefettura e del governo centrale.

Le spese sostenute dal Comune

L’ultima determina comunale, datata 16 agosto 2024, fornisce un quadro dettagliato dei costi legati all’accoglienza dei minori non accompagnati ospitati presso strutture fuori dal territorio comunale. Tra queste, spiccano due case famiglia: Il Ciclamino, situato a Santa Maria Capua Vetere, e La Ginestra. Il Comune è tenuto a coprire i costi di accoglienza per un importo giornaliero pro-capite di 100 euro, IVA inclusa, una cifra che viene rimborsata trimestralmente dalla Prefettura ma solo entro il limite delle risorse disponibili.

Nel periodo compreso tra il 1° novembre e il 31 dicembre 2024, l’amministrazione locale si è impegnata a sostenere un costo complessivo di 12.200 euro per i minori ospitati presso la struttura Il Ciclamino. Questi costi sono stati contabilizzati nel bilancio comunale sotto specifici capitoli di spesa, ma il peso economico dell’emergenza rischia di aggravare ulteriormente la situazione finanziaria del Comune, che ha già evidenziato l’impossibilità di far fronte autonomamente all’emergenza.

La Prefettura e le misure in corso

Sin dall’inizio dell’anno, il Comune di Civitavecchia ha inviato ripetute segnalazioni alla Prefettura di Roma, denunciando il carattere insostenibile dell’emergenza. In una lettera inviata il 13 febbraio 2023, il sindaco ha descritto la situazione come “emergenziale”, sottolineando la mancanza di strutture adeguate e risorse per gestire il crescente numero di minori stranieri non accompagnati. Anche la Prefettura, attraverso una nota del 14 febbraio 2021, ha rideterminato il contributo giornaliero per l’accoglienza dei MSNA a 100 euro pro-capite, ma l’importo non sempre copre l’intero fabbisogno, lasciando il Comune in difficoltà.

Attualmente, il Comune si trova a dover gestire minori di varie nazionalità, molti dei quali richiedono assistenza e cure specifiche, aggravando ulteriormente il carico di lavoro per i servizi sociali locali. La Prefettura di Roma sta cercando di predisporre soluzioni più strutturate, ma al momento non è stato ancora definito un piano d’azione risolutivo che possa alleggerire il peso economico e organizzativo sul Comune di Civitavecchia.

Un sistema al collasso?

Con l’arrivo delle navi ONG al porto, il sistema di accoglienza della città è stato messo sotto una pressione senza precedenti. La mancanza di una rete di accoglienza locale e la necessità di collocare i minori presso strutture fuori città rappresentano un costo notevole, che l’amministrazione non è in grado di sostenere a lungo termine. Le difficoltà economiche e logistiche si sommano alla necessità di garantire a questi minori un percorso di inclusione sociale, educativo e psicologico adeguato.

Secondo la determina, l’importo complessivo necessario per il mantenimento dei minori presso le strutture di accoglienza per soli due mesi (novembre e dicembre 2024) ammonta a 12.200 euro, una cifra che, pur sembrando contenuta, risulta insostenibile per il Comune se proiettata su tutto l’anno, soprattutto in assenza di fondi nazionali adeguati e di soluzioni strutturali.

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