Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 4 minuti
A suo tempo le falde d’acqua dalle quali si approvvigionava una parte del paese, furono gravemente inquinate e molti residenti del luogo giurano che gli effetti nefasti di tale vicenda abbiano pesato gravemente sulla salute della popolazione, tanto che si dice che fino a pochi anni fa diverse persone, che abitavano nell’area in questione, si siano ammalate di cancro e leucemia e che alcune siano morte (se ne fa cenno in diverse interrogazioni parlamentari).
Intervista ad un testimone oculare, il quale fa anche cenno ad un possibile nesso fra l’individuazione di siti in Riano come discarica e la costruzione ed il cambio di destinazione d’uso di enormi strutture (capannoni) proprio in località Piana Pierina in Riano, intervista realizzata in tre parti ai seguenti link: [PARTE PRIMA] – [PARTE SECONDA] – [PARTE TERZA]
Gabriella Resse
Nell’articolo de L’osservatore laziale dello scorso 4 aprile (RIANO VERITA’ SHOK: INSABBIATI RIFIUTI E POI SILENZIO. I CITTADINI VOGLIONO SAPERE LA VERITA’, ADESSO) abbiamo parlato dei fusti tossici sotterrati alla fine degli anni 80 sotto la cava di Piana Perina che in gran parte dovrebbero essere ancora lì, se non altro, sembrerebbe ci sia ancora gran parte del loro pericoloso contenuto. Il terreno circostante e le falde d’acqua sottostanti potrebbero ancora essere fortemente inquinati. A tutt’oggi, anche se i reati connessi alla vicenda sono andati in prescrizione e l’area è stata dissequestrata, non si trova da nessuna parte ,un riferimento certo riguardo la totale bonifica dell’area.
A suo tempo le falde d’acqua dalle quali si approvvigionava una parte del paese, furono gravemente inquinate e molti residenti del luogo giurano che gli effetti nefasti di tale vicenda abbiano pesato gravemente sulla salute della popolazione, tanto che si dice che fino a pochi anni fa diverse persone, che abitavano nell’area in questione, si siano ammalate di cancro e leucemia e che alcune siano morte (se ne fa cenno in diverse interrogazioni parlamentari).
Ora Piana Perina è disseminata da giganteschi capannoni industriali e non è ancora chiara quale sarà la loro destinazione d’uso .Sarebbe opportuno chiedere nuove verifiche da parte degli organi competenti, effettuare una bonifica seria e far si che i risultati delle indagini sul suolo e sulle acque circostanti siano rese pubbliche. Essendo il territorio già gravemente compromesso dal punto di vista ambientale, a rischio Seveso, come si suol dire oggi, si auspica un’applicazione della legge e non si vada ad inquinare ambienti già inquinati e che invece ancora non sono stati bonificati del tutto.
Riano Quadro Alto e la cava di Pian dell’Olmo, sono entrambi siti che distano poco più di 2 km dalle cave di Piana Perina. E già questo fatto, oltre a tutti gli altri in discussione, li rendono totalmente ed immediatamente inidonei ad ospitare qualsiasi tipo di discarica presente e futura. Questa tesi è suffragata da una serie di documenti ufficiali, nonché da un’ampia rassegna stampa, reperibile anche sul web oltre a interviste video di un testimone oculare.
Sulla base di queste argomentazioni un cittadino di Riano, del quale per ora omettiamo il nominativo, ha presentato un esposto a:
– Alla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Tivoli – Viale Niccolò Arnaldi n. 19 / Tivoli;
– Alla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Roma – P.le Clodio / 00195 Roma
– Alla c.a. del Sig. Procuratore aggiunto dott. Roberto Cucchiari
– Alla c.a. del Sig. Sostituto procuratore dott.ssa Maria Cristina Palaia
– Alla c.a. del Sig. Sostituto procuratore dott. Alberto Galanti
E per conoscenza
– Al N.O.E. Comando Carabinieri Nucleo Operativo Ecologico Largo Lorenzo Mossa, 8/a 00165 – Roma
Ecco il testo originale dell’esposto :
ESPOSTO
Il sottoscritto………………………………………………
PREMESSO CHE
A Riano in località Piana Perina negli anni ’70 è stato rinvenuto un deposito nascosto sotto ad una collina contenente migliaia di fusti tossici ove confluirono illecitamente fra l’altro i rifiuti di una società farmaceutica: in particolare, come riportato dall’Osservatore Laziale in data 04/04/2012 (http://www.osservatorelaziale.it/index.asp?art=1146) “alla fine degli anni ’70 e per gran parte degli anni ’80 la cava venne utilizzata come discarica illegale di rifiuti tossici. Furono interrati fusti di metallo contenenti scarti ospedalieri e farmaceutici provenienti dalla Liguria e dalla Lombardia. Le scorie furono anche riversate nel terreno. Tutto questo con la complicità dell’allora sindaco di Riano, successivamente arrestato nel 1989. E insieme all’ex sindaco finirono a giudizio i proprietari dell’area per aver omesso la messa in sicurezza e la bonifica dei luoghi. Dopo alcune interrogazioni parlamentari e una Commissione d’inchiesta il sito venne posto sotto sequestro fino ad una parziale bonifica. Nel 2004, la zona fu nuovamente posta sotto sequestro dalla Forestale di Castelnuovo a seguito del riscontro, dopo la parziale bonifica, di materiale tossico nocivo. Nel 2005 i rilevamenti effettuati dall’lstituto Nazionale di Geofisica stabilirono che nel sottosuolo erano presenti materiali ferromagnetici. E nello stesso anno furono chiusi i pozzi artesiani dell’area adiacente, dopo le indagini sulle acque ordinate dalla Procura di Tivoli. Nel 2010 l’area viene dissequestrata, senza che sia stata operata una bonifica definitiva del sito”;
Che secondo quanto mi ha riferito il mio medico curante, dott. Fernando Gori, sebbene gli strumenti di rilievo adoperati in quella zona non mostrino valori oggi allarmanti per metalli ed altre sostanze, tuttavia per quanto a lui possa constare tutt’oggi sembrerebbero esservi a Riano un numero di casi di tumore e leucemia superiori alla media nazionale;
Che quanto sopra – se rispondente al vero – dovrebbe ipso facto richiedere tanto una immediata bonifica definitiva quanto una particolare attenzione laddove si individui Riano come sito ove smaltire rifiuti solidi urbani;
Che io ho potuto intervistare un testimone oculare dei summenzionati sversamenti, il quale fa anche cenno ad un possibile nesso fra l’individuazione di siti in Riano come discarica e la costruzione ed il cambio di destinazione d’uso di enormi strutture (capannoni) proprio in località Piana Pierina in Riano, intervista realizzata in tre parti tutte da me pubblicate sul sito internet YOU TUBE rispettivamente alle pagine:
http://www.youtube.com/watch?v=prLwUb5HioY&feature=youtu.be (parte prima);
http://www.youtube.com/watch?v=xay5kgRAOSk&feature=youtu.be (parte seconda);
http://www.youtube.com/watch?v=yWB5sI9U-Bg&feature=youtu.be (parte terza)
RICHIEDE
Alle Procure di Roma e di Tivoli di verificare quanto sopra ed assumere le necessarie determinazioni.
Riano, addì 11/06/2012
In fede,…………………………………………………
Correlati