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Cronaca

Il mondo della cultura piange la scomparsa di Elvino Echeoni

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I Funerali si terranno a Roma Martedì 27 agosto alle ore 10:30 presso la parrocchia di San Giustino

La notizia della scomparsa di Elvino Echeoni, artista poliedrico e figura di spicco nel panorama culturale italiano, ha lasciato un profondo vuoto nel cuore di chi lo conosceva e lo ammirava. Pittore, musicista e cantante di fama internazionale, Echeoni ha dedicato la sua esistenza all’arte e alla diffusione della cultura, con un particolare impegno verso le periferie italiane. La sua improvvisa dipartita rappresenta una perdita inestimabile per il mondo della cultura e per tutti coloro che hanno avuto il privilegio di incontrarlo e di essere toccati dalla sua generosità e dal suo inesauribile entusiasmo.

Il Maestro Elvino Echeoni intervistato da Chiara Rai durante Officina Stampa del 28/03/2019

Nato nel 1950, Echeoni ha passato gli ultimi venti giorni della sua vita presso l’ospedale Gemelli, dove la sua lotta si è conclusa in modo tragico e inatteso. Da quel momento, la comunità di artisti e amici ha iniziato a condividere ricordi e emozioni, testimoniando l’impatto profondo che Elvino ha avuto su chiunque abbia incrociato il suo cammino. Tra coloro che hanno voluto onorare la sua memoria, spicca Pina Di Tano, scrittrice e pittrice, che ha reso pubblica la notizia della sua scomparsa con parole cariche di dolore.

L’impegno di Echeoni nella promozione della cultura e dello sport, in particolare nei quartieri in cui ha vissuto, è stato instancabile. Con il suo compagno di avventure, Remo Panacchia, ha guidato per oltre cinquant’anni la Galleria Il Mondo dell’Arte, trasformandola in un luogo di incontro e scambio per artisti e appassionati. La sua dedizione verso l’arte e la comunità ha lasciato un segno indelebile, facendolo diventare una figura di riferimento per molti.

Elvino Echeoni era noto e apprezzato non solo per il suo talento artistico, ma anche per il legame profondo che aveva con la comunità. La Galleria Il Mondo dell’Arte, che aveva fondato insieme a Panacchia, era un faro di cultura, sempre attiva nel promuovere nuovi talenti e iniziative artistiche. Recentemente, il 13 maggio, un articolo ha celebrato il cinquantesimo anniversario di attività della galleria, sottolineando il coraggio e la determinazione con cui Echeoni e Panacchia hanno portato l’arte nelle periferie di Roma.

La storia di Echeoni è quella di un uomo che ha vissuto la sua passione con perseveranza e dedizione

Oltre alla sua carriera pittorica, ha utilizzato la musica come mezzo di espressione, esplorando temi profondi legati all’esistenza e all’immortalità dell’arte. Una delle sue canzoni più significative, “La vita se ne va”, riflette pensieri e sentimenti che ora suonano come un messaggio lasciato a chi lo ricorda.

La morte di Elvino Echeoni ha lasciato un vuoto incolmabile nelle vite di chi lo ha conosciuto, ma la sua arte e il suo spirito continueranno a vivere attraverso le sue opere e le numerose iniziative culturali che ha sostenuto. La settimana della sua scomparsa sarà ricordata anche per una mostra personale del Maestro Gianni Testa, in programma il 24 maggio presso la Galleria Il Mondo dell’Arte, un evento che conferma l’importanza di mantenere viva la memoria di Elvino attraverso l’arte.

Il mondo dell’arte e della cultura non dimenticherà facilmente Elvino Echeoni

Le sue opere, il suo sorriso e la sua voce rimarranno nei cuori di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, e la sua eredità continuerà a ispirare generazioni di artisti e amanti della cultura. Le più sentite condoglianze vanno alla sua adorata moglie e ai suoi figli, mentre la sua luce continua a brillare attraverso l’arte e la memoria di chi lo ha amato.

Sulla pagina Facebook del Maestro il messaggio

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Roma, violenza domestica: tenta di entrare con forza nell’abitazione della ex per vedere i figli minori

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Una scena di terrore si è consumata nel pomeriggio di ieri, quando un uomo di 38 anni, in preda alla furia, ha tentato di entrare con la forza nell’abitazione della sua ex compagna, seminando il panico.

L’uomo, italiano, è stato arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri della Stazione di Roma Appia, che lo hanno bloccato mentre continuava a minacciare e aggredire la donna.

Tutto è iniziato quando la vittima, una donna di 41 anni, ha chiamato disperata il numero di emergenza 112. Il suo ex compagno, furioso per non poter vedere i figli minori, aveva iniziato a colpire violentemente con calci e pugni la porta di casa, urlando minacce di morte. La situazione è precipitata rapidamente, spingendo la donna a cercare aiuto prima che la violenza potesse degenerare ulteriormente.

I Carabinieri sono arrivati sul posto in pochi minuti, ma la presenza delle forze dell’ordine non è bastata a calmare l’uomo. Nonostante i tentativi di fermarlo, ha continuato a comportarsi in modo aggressivo e minaccioso nei confronti della sua ex compagna, mostrando chiaramente un’intenzione pericolosa.

Dopo aver ascoltato la testimonianza della donna e raccolto elementi sufficienti a confermare la gravità della situazione, i militari hanno proceduto all’arresto dell’uomo. Il 38enne è stato condotto al carcere di Regina Coeli, dove il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto, riconoscendo i gravi indizi di colpevolezza per il reato di atti persecutori.

L’episodio ha scosso profondamente la comunità locale, che ora si interroga su come sia possibile che una situazione di tale violenza si sia sviluppata all’interno di una tranquilla zona residenziale. “Non avremmo mai pensato che potesse accadere qualcosa di simile qui,” ha commentato una vicina di casa, ancora sotto shock. “È spaventoso pensare che una persona possa perdere il controllo in questo modo, mettendo a rischio la vita degli altri.”

Questo arresto rappresenta un importante intervento a tutela delle vittime di violenza domestica, ma al contempo evidenzia la necessità di prevenzione e protezione più efficaci per evitare che simili episodi possano ripetersi.

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Naufragio veliero Bayesian: sub recuperano 2 corpi

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Nelle acque profonde al largo di Porticello, si è consumata una tragedia che ha lasciato il segno: i sommozzatori dei Vigili del Fuoco hanno recuperato i corpi senza vita di due dei dispersi del naufragio dello yacht di lusso Bayesian. Il ritrovamento, avvenuto all’interno dell’imbarcazione, è solo l’inizio di una drammatica operazione di recupero, che potrebbe rivelarsi ancora più cupa. Altri due corpi sono stati individuati, ma il loro recupero è reso estremamente complesso dalle condizioni dell’imbarcazione e dalla posizione in cui si trovano.

I sub, affiancati da un veicolo subacqueo a controllo remoto (ROV), stanno lottando contro il tempo e le avversità tecniche per portare alla luce le vittime di questa sciagura, avvenuta in circostanze ancora tutte da chiarire. Nel frattempo, la Procura di Termini Imerese, affiancata dalla Capitaneria di Porto, ha interrogato il comandante della Bayesian, James Cutfield, per oltre due ore, nel tentativo di ricostruire l’esatta sequenza degli eventi che ha portato all’affondamento improvviso dell’imbarcazione.

Le indagini proseguono senza sosta: tutti i sopravvissuti, ospitati nel resort Domina-Zagarella, vengono ascoltati dagli inquirenti per far luce su cosa abbia potuto provocare l’inabissamento quasi istantaneo dello yacht. Le prime immagini e i dati registrati dal ROV, capace di operare a profondità di 300 metri, offrono spunti cruciali per l’inchiesta, ma restano molti interrogativi. Il relitto, adagiato sul fondale a circa 50 metri, non mostra segni evidenti di danni strutturali, alimentando ulteriori dubbi sulle cause del disastro.

La vicenda assume contorni ancora più tragici alla luce delle personalità coinvolte. A bordo dell’imbarcazione si trovavano figure di spicco come il magnate britannico Mike Lynch, sua figlia Hannah, e il presidente di Morgan Stanley International, Jonathan Bloomer, con la moglie. La nave, che doveva essere il simbolo di un successo e di una celebrazione, si è trasformata in una tomba subacquea per i suoi illustri passeggeri.

Secondo Brent Hoberman, imprenditore e amico di Lynch, quanto accaduto è una tragedia degna di Shakespeare. Lynch, reduce da una lunga e difficile battaglia legale che si era appena conclusa con la sua assoluzione, aveva deciso di festeggiare con questo viaggio. Ma il destino, in modo crudele e inaspettato, ha spezzato quei momenti di gioia, lasciando solo dolore e domande senza risposta. E mentre le ricerche continuano, l’angoscia cresce, in attesa di quel “clamoroso secondo atto” che possa portare a un miracolo ormai insperato.

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Palermo, naufragio veliero: proseguono le ricerche di 6 dispersi

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Il numero uno della finanza internazionale, Jonathan Bloomer, presidente della nota banca d’affari Usa Morgan Stanley International è tra le persone disperse del naufragio del Bayesian, il veliero naufragato a Porticello. A confermare le notizie diffuse dai quotidiani britannici è il direttore della Protezione Civile siciliana, Salvo Cocina.

Tra le sei persone nell’elenco dei dispersi quindi, oltre a Mike Lynch, il tycoon britannico proprietario dell’imbarcazione, la figlia diciottenne Hannah, anche Bloomer e la moglie, e ancora Christopher Morvillo, avvocato di Lynch dello studio legale di Londra Clifford Chance, insieme alla moglie Nada Morvillo. Delle 22 persone a bordo del veliero naufragato al largo della costa palermitana sono invece quindici le persone tratte in salvo, tra cui la moglie di Lynch Angela Bacares e una bimba di pochi mesi. Nel bilancio provvisorio al momento figura un morto, Ricardo Thomas, canadese con passaporto dell’Antigua. Era il cuoco della barca, a riconoscerlo sono stati gli altri membri dell’equipaggio superstiti.

Nella tarda serata di ieri, lunedì 19 agosto, gli speleosub dei Vigili del fuoco giunti da Cagliari, Sassari e Roma avevano terminato con esito negativo a prima ispezione all’interno del relitto che si trova adagiato a 49 metri di profondità e a mezzo miglio dalla costa di Porticello. Le ricerche dei sei dispersi, che potrebbero essere rimasti intrappolati all’interno dell’imbarcazione, sono riprese questa mattina, martedì 20 agosto.

La Procura di Termini Imerese ha intanto aperto un’inchiesta per accertare l’esatta dinamica del naufragio. Le indagini sono condotte dalla Guardia costiera di Porticello.

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