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La donna si era rifiutata di dargli del cibo senza pagare
ROMA – Un episodio di violenza ha sconvolto la comunità di Ariccia, seminando paura e sconcerto tra i residenti. I Carabinieri della Stazione di Cecchina hanno arrestato un uomo di 33 anni, cittadino nigeriano, già conosciuto dalle forze dell’ordine, con l’accusa di tentata estorsione e lesioni personali. L’uomo è sospettato di aver aggredito brutalmente una barista, colpendola al volto con una torcia elettrica, dopo che la donna si era rifiutata di dargli del cibo senza pagare.
L’incidente è avvenuto in un bar di via Fontana di Papa. Una chiamata al 112 ha fatto scattare l’allarme, e i Carabinieri sono intervenuti prontamente, trovando la donna in stato di shock. Secondo il suo racconto, l’aggressore si era allontanato da poco dopo averla attaccata, ma le forze dell’ordine sono riuscite a rintracciarlo nelle vicinanze e a bloccarlo.
La vittima è stata trasportata d’urgenza al pronto soccorso del Nuovo Ospedale dei Castelli, dove i medici le hanno diagnosticato lesioni con una prognosi di 20 giorni. L’aggressione ha lasciato un segno indelebile non solo sulla barista, ma anche sulla tranquillità del quartiere.
Il rapido intervento dei Carabinieri ha permesso di raccogliere prove decisive contro l’uomo, che è stato arrestato e trasferito al carcere di Velletri, dove il suo arresto è stato convalidato dal Tribunale.
L’episodio ha scatenato reazioni di paura e rabbia tra i residenti di Ariccia, che ora si dicono preoccupati per la loro sicurezza. “Non ci sentiamo più al sicuro nemmeno nel nostro quartiere,” ha dichiarato una commerciante della zona. “Un’aggressione così brutale è un fatto gravissimo, e speriamo che le autorità facciano il possibile per garantire che non accada più.”
Un altro residente ha aggiunto: “Conosciamo la barista, è una persona gentile e sempre disponibile. Pensare che qualcuno possa aggredirla in questo modo ci fa venire i brividi. Non dovremmo aver paura di andare al lavoro o anche solo di uscire per prendere un caffè.”
Questo episodio ha portato all’attenzione la necessità di un maggiore controllo e una presenza più capillare delle forze dell’ordine per garantire la sicurezza di tutti, in un contesto in cui la violenza sembra sempre più vicina alla porta di casa.
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