Lariano (Rm) – Una novità epocale per il calcio dilettantistico laziale che non può che far discutere. Pochi giorni fa il comitato regionale ha deciso di abolire l’obbligo dell’utilizzo dei giovani (i cosiddetti “under in età di lega”) nei prossimi massimi campionati dilettantistici del Lazio. Riccardo Palmieri, co-presidente dell’Atletico Lariano assieme a Loris Di Giacomantonio, è fortemente contrario rispetto a questa novità: “Facendo un calcolo molto semplicistico, fino a questa stagione in Promozione c’erano almeno sette o otto giovani in età di lega per ogni squadra, quindi oltre cento calciatori giovani per ogni girone della categoria. A questi bisognava aggiungere quelli dell’Eccellenza e, a mio parere, questo era un bene per i nostri ragazzi, ma anche per tutto il movimento che, va ricordato, è dilettante. Invece con questa innovazione credo che il rischio sia tornare a vedere delle società che spendono cifre assurde per vincere campionati dilettantistici, ovviamente allestendo organici senza giovani nella maggior parte dei casi. Quali allenatori rischiano di lanciare un giovane rispetto a un giocatore “formato” e più esperto? I ragazzi ne usciranno fortemente penalizzati, già lo si è visto in Prima categoria con l’abolizione degli obblighi che erano comunque minimi fino a poco tempo fa. Ora cosa faranno una volta usciti dall’Under 19? Si potrebbe pensare a un campionato Under 23 che li tuteli, magari. Ma credo che si potessero mantenere tre “under” nel campionato di Promozione, magari accorpando le fasce d’età obbligatorie: dal prossimo anno, ad esempio, si poteva mettere l’obbligo di schierare tre ragazzi dal 2004 in avanti”. Palmieri, comunque, fa capire quali saranno le mosse dell’Atletico Lariano per il prossimo futuro: “Noi non cambieremo filosofia: continueremo a investire sui ragazzi, anche se ovviamente incontreremo tante formazioni molto più esperte. Con la riforma una società come la nostra poteva pensare di fare il salto in avanti nella prossima stagione, così diventa tutto più complicato. Ma la nostra migliore vittoria sarà sempre portare i ragazzi del settore giovanile e del territorio a vestire la maglia della prima squadra. Quella maglia vestita con onore anche da elementi storici che possono trasmettere ai più giovani i valori che rappresenta”.
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