Colleferro (Rm) – Il Colleferro ha calato il tris. La squadra di mister Pietro Bosco ha vinto la terza gara consecutiva violando di misura (1-0) il campo del Nettuno e centrando il secondo successo esterno in una settimana. “Una partita complicata, resa ancor più insidiosa da un terreno di gioco molto fangoso che di certo non agevolava le nostre qualità – dice il portiere classe 2000 Lorenzo Manni, ritratto nella foto di Leonardo Pera – Nel primo tempo siamo riusciti a sbloccare il risultato con un gol di Di Placido, poi abbiamo sfiorato il raddoppio con Amici il cui tiro è stato respinto sulla linea da un difensore avversario. Nella ripresa il Nettuno è rimasto anche in inferiorità numerica: forse avremmo potuto chiudere prima i conti, ma abbiamo gestito bene senza correre grossi pericoli”. Manni e compagni guardano oltre: “Abbiamo centrato tre vittorie consecutive e questo sicuramente ci dà una spinta e una speranza in più in vista del finale di stagione. Seguiremo con interesse anche l’avventura del Terracina nella Coppa Italia nazionale perché magari, con una vittoria della formazione pontina, potrebbe tornare utile anche il terzo posto nel nostro girone per fare i play off promozione. Ma ora dobbiamo continuare a concentrarci sulle nostre partite e non fare troppi calcoli”. Nel prossimo turno al “Caslini” arriva il Certosa, attuale terza forza del campionato con sei punti di vantaggio sui rossoneri… “Una partita molto importante che può dire tanto sul nostro futuro, ma è ancora presto per definirla decisiva. Finalmente torniamo a giocare sul nostro campo e davanti ai nostri tifosi e vogliamo continuare a fare bene”. La chiusura di Manni è sulla sua scelta di accettare la proposta del Colleferro: “Volevo fortemente tornare nel Lazio dopo l’esperienza in C col Siena che poi è fallito e mi ha lasciato senza squadra. Sono andato al Sulmona per giocare nell’Eccellenza abruzzese, ma ho preferito riavvicinarmi a casa. A Colleferro ho trovato un ambiente sereno, uno spogliatoio sano e un gruppo unito, oltre a una società che non ci fa mancare nulla. Inoltre ho ritrovato il preparatore dei portieri Marco Vari che mi ha allenato ad Artena e con cui sono rimasto sempre in contatto”.
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