Costume e Società
4 errori da non fare per arredare la propria casa
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Se si stanno cercando consigli su come arredare la nuova casa, qui si potranno trovare alcuni errori che vengono fatti spesso dalle persone e che possono rovinare il risultato dei diversi ambienti.
Nell’importante fase dell’arredamento, gli showroom, come quello di Roma Arredamenti, sono punti di riferimento importanti per trovare i mobili più adatta alla propria nuova casa. Ma è altrettanto importante seguire uno schema per ottenere il risultato desiderato. Andiamo quindi a vedere gli errori più comuni da non commettere per arredare casa.
1. Avere fretta di comprare i mobili
Comprare tutto e subito è un errore commesso da molte persone, che si lasciano conquistare dalla voglia di riempire velocemente la casa di mobili e complementi di arredo. In realtà sarebbe meglio scegliere accuratamente uno stile, acquistando con gradualità e seguendo man mano le proprie esigenze. In questo modo è possibile evitare di ritrovarsi in casa elementi in stile diverso, che occupano più spazio del dovuto o che non si accostano armoniosamente tra loro.
Il risultato perfetto si ottiene partendo dai mobili più grandi e di primaria importanza, come la cucina, il bagno, tavoli e mobili primari della sala, il letto e l’armadio della camera, per passare poi ai complementi di arredo con gradualità e seguendo lo stesso stile.
2. Non scegliere uno stile preciso
Come menzionato già nel punto precedente, scegliere uno stile unico d’arredamento è importante per non ritrovarsi di fronte a un insieme di mobili e complementi di arredo che non hanno nulla a che vedere tra loro. Se così fosse, si creerebbe una forte disarmonia nello stesso ambiente di casa. A volte le persone pensano di non averne bisogno e che, una volta giunte nei negozi specializzati, sceglieranno gli arredamenti direttamente vedendoli. Questo è molto sbagliato, perché non si ha la possibilità di creare una visione d’insieme e si rischia, appunto, di acquistare elementi che non daranno il risultato finale ricercato.
3. Scegliere i colori senza uno schema
Scegliere anticipatamente i colori è fondamentale per ottenere un arredamento armonioso in ogni stanza. È un discorso che va seguito sia per la vernice delle pareti, nel caso in cui si volessero cambiare, sia per i mobili e i complementi di arredo.
Saltare questo passaggio e non scegliere una palette di colori porterebbe a un risultato finale poco gradito, dove un singolo ambiente di casa risulterebbe caratterizzato da un insieme di troppi colori mischiati o, al contrario, da una ripetizione pesante alla vista dello stesso colore.
4. Non studiare le luci negli ambienti di casa
Un altro errore che spesso viene commesso, perché lo si ritiene un passaggio non necessario, è quello di non decidere anticipatamente come posizionare le luci nelle diverse stanze e che tipologia scegliere. Trascurare l’illuminazione è grave perché serve per garantire la visibilità e la praticità nelle ore più buie.
Ad esempio, se una stanza serve per studiare o lavorare, è fondamentale trovare in partenza un’illuminazione che consenta di leggere e scrivere perfettamente, senza alcuno sforzo. Ogni luce deve essere posizionata in modo che ogni parte della stanza venga illuminata a sufficienza per praticare qualsiasi attività e non soltanto per dare visibilità all’ambiente. Ecco perché l’aiuto di professionisti è importante quando si studia un arredamento.
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Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario
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15 Luglio 2024![](https://www.osservatoreitalia.eu/wp-content/uploads/2024/07/IMG_5243.jpeg)
Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.
Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.
L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione
Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.
Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”
L’Umanità di Francesco Tagliente
Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.
La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.
Un Esempio di Vita
La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.
Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.
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