Costume e Società
Packaging: come si incartano i dolciumi
Pubblicato
8 mesi fail
I dolci non sono altro che particolari tipologie di alimenti; in quanto tali per il loro confezionamento valgono tutte le normative che si applicano a qualsiasi altro cibo. Sono regole valide a livello europeo, che tutelano i consumatori, evitando così che negli alimenti si verifichino contaminazioni esterne. Grazie al packaging adatto i dolci arrivano sulle tavole dei consumatori in condizioni perfette e si possono conservare anche per vari mesi, senza subire alcun tipo di modificazione nel sapore, nell’aspetto e nelle caratteristiche che li contraddistinguono.
Come si confeziona un dolce
Chi si occupa del confezionamento di dolci deve preoccuparsi di una serie di problematiche, la cui natura dipende anche dal singolo alimento di cui ci si sta occupando. I dolci hanno consistenza morbida, sono prodotti con grassi vegetali o animali econtengono solitamente zuccheri, che sono igroscopici e devono essere conservati lontano dall’umidità.
Tutte queste caratteristiche pongono delle sfide importanti, perché una confezione non adatta può causare importanti cambiamenti in un alimento, non conservandolo in modo idoneo. Alcune tipologie di incarti si sfruttano da tantissimi anni, è il caso ad esempio del film twist per alimenti e regali o della carta. Nel primo caso si tratta di film plastici che possono essere utilizzati sia per produrre confezioni a cuscino, sia torcendone le estremità per chiudere una caramella o un dolce di dimensioni più grandi. La carta invece viene spesso utilizzata insieme ad altri materiali, ad esempio altre tipologie di film plastici o anche l’alluminio. In entrambi i casi la confezione ottenuta mantiene l’alimento al riparo dall’umidità e dagli scambi gassosi con l’ambiente esterno, preservandolo nel tempo.
Cosa dicono le norme
Le normative che riguarda il confezionamento di dolciumi sono le medesime che sono dedicate agli alimenti in genere. Riassumendole in breve si tratta di regole che obbligano i produttori di dolci a incartarli utilizzando materiali che non vadano a modificare in alcun modo le loro caratteristiche organolettiche. In pratica un incarto non deve rilasciare sostanze nocive all’interno di un alimento, ma neppure liberare sostanze che possano risultare nocive per la salute.
Proprio la presenza di zuccheri e grassi, che abbiamo citato poco sopra, rende particolarmente complessa la predisposizione di incarti per dolci, obbligando spesso i produttori a prediligere packaging multistrato. Solo in questo modo infatti si isola l’alimento da una parte dell’incarto che potrebbe rovinarsi o dal contatto con l’ambiente esterno. Queste norme ci permettono di tenere in tasca una caramella senza che questa si sciolga, o di mangiare un biscotto glassato che sembra appena preparato.
Diversi prodotti, diversi incarti
Quando si parla di dolci ci si riferisce a unampio settore alimentare e merceologico. Le aziende che producono packaging offrono diverse tipologie di confezioni a seconda del prodotto che devono incartare. Oltre a questo alcune aziende sono in grado anche di proporre ai produttori di dolciumi un servizio completo, che comprende anche la fornitura dei macchinari per il confezionamento.
Quando tale servizio coinvolge prodotti da forno, o alimenti che devono essere conservati a specifiche temperature o condizioni climatiche, il confezionamento avviene direttamente sul sito di produzione. Cosa che garantisce un’ottima conservazione dei prodotti, che si mantengono freschi e gustosi per lunghi periodi di tempo.
Correlati
Potrebbe interessarti
Costume e Società
Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario
Pubblicato
1 giorno fail
15 Luglio 2024
Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.
Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.
L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione
Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.
Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”
L’Umanità di Francesco Tagliente
Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.
La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.
Un Esempio di Vita
La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.
Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.
Correlati
Costume e Società
Successo per la 4a edizione di “Puglia, uno stile di vita”, con turismo e cultura come catalizzatori
Pubblicato
2 settimane fail
1 Luglio 2024Tempo di lettura 4 minuti
Privo di virus.www.avast.com |
Correlati
Costume e Società
Visitare Norimberga: da Roma 2 voli a settimana con Eurowings
Pubblicato
3 settimane fail
28 Giugno 2024Tempo di lettura 3 minuti
Privo di virus.www.avast.com |