Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
Redazione
“È sbagliato parlare di “aumenti”: quelli operati sulle tariffe taxi sono “adeguamenti” al rincaro del costo della vita, per dare una boccata d’ossigeno alla categoria e allo stesso tempo non gravare sulle tasche dei consumatori” così Marco Ricco, presidente Cna di Roma Taxi. “Abbiamo fatto un passo indietro sulle tariffe e abbiamo garantito la trasparenza, grazie anche alle tariffe predeterminate, e gli utenti hanno ben compreso il nostro sacrificio. Sull’adeguamento delle tariffe, siamo andati incontro all’amministrazione. Abbiamo infatti accettato che il costo chilometrico di 1,10 euro passasse a 1,30 a chilometro dai 14 euro in su, contro i 10 euro proposti da noi. Nelle nostre richieste avevamo poi ricordato la differenza tra l’incremento dell’indice Istat trasporti a livello nazionale, di oltre il 20%, e di quello locale, che non supera il 14%. Ma quest’ultimo è falsato dall’incidenza del trasporto pubblico locale, per il 97% in mano alle municipalizzate. Nonostante questo abbiamo accettato che, nell’adeguare le tariffe, l’amministrazione tenesse conto proprio di quello locale, anche se non rappresentativo delle spese di gestione sopportate dai tassisti” conclude Ricco.
Correlati